Primo Maggio

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Messaggioda lidia.pege » mer mag 01, 2019 1:36 pm

Primo Maggio a Bologna,

C'è poi, ed è l'emergenza di questi mesi, la questione dell'economia che continua a stagnare, anche se proprio ieri l'Istat ha segnalato l'uscita dalla "recessione tecnica" grazie al fatto che nel primo trimestre del 2019 il Pil è risalto leggermente, dello 0,2 per cento. "02 è un prefisso buono per i telefoni di Milano - attacca con una battuta il segretario della Uil Carmelo Barbagallo - ma non mi tranquillizza per niente. I dati dicono quello che sosteniamo da tempo: l'unico settore che va bene sono le esportazioni. I consumi interni invece languono, perché i lavoratori e i pensionati non hanno il potere d'acquisto necessario per comprare ciò che produciamo. Quindi cominciamo a ridare potere d'acquisto. Lo si può fare soltanto in due modi: con i contratti, e il governo dovrebbe aprire subito la contrattazione sul pubblico impiego, e con la riduzione delle tasse. Invece riducono le tasse a chi le evade ma non toccano il cuneo fiscale (il gap tra il salario lordo e quanto effettivamente finisce in busta paga, ndr), che anche Confindustria sostiene debba partire dai lavoratori e dai pensionati".

Dello stesso tenore le riflessioni di Landini: "Chi oggi plaude ai dati dell'Istat, cioè il Governo, è lo stesso che ha fatto un Def qualche settimana fa dicendo che non si cresce come si prevedeva e che, se non cambia nulla, tra tre anni la disoccupazione sarà ancora oltre il 10%".

Di politiche di rilancio parla invece la guida della Cisl, Anna Maria Furlan: "Purtroppo il Paese è bloccato. La cosa vera è questa, e noi dobbiamo sbloccarlo cambiando la linea economica che ha caratterizzato prima la finanziaria e poi il Def. Investimenti, investimenti, investimenti - scandisce -. E sblocco delle infrastrutture. Ci sono tanti miliardi, un mare di soldi già stanziati da sbloccare per creare finalmente 400 mila posti di lavoro immediati".
Primo maggio, Landini: "Salvini chiuda sedi Casapound, non porti. Fascismo è un crimine"
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I comizi. Questo, alla partenza della manifestazione. Dal palco, prevedibilmente, i comizi hanno invece preso di mira alcuni dei provvedimenti più discussi presi dal governo giallo-verde. Barbagallo, primo a parlare, ha concentrato il tiro sulle politiche sociali, sostenendo la necessità non di cancellare, ma di "modificare per correggerli i testi di legge su quota 100 (l'anticipo del pensionamento, ndr) e sul reddito di cittadinanza". Furlan, nel suo discorso, se l'è presa con il sovranismo: "Abbiano bisogno dell'Europa, altro che discorsi sovranisti. Ma abbiamo bisogno di un'Europa che non sia solo coefficienti e protocolli, ma che sia carne e ossa e anche un po' d'anima". Quanto a Landini, ribaltato il discorso leghista sulla sicurezza: "La sicurezza di questo Paese non è fare le leggi per armare i cittadini e difenderci, ma quella di non morire sul lavoro", ha attaccato. Per poi scandire: "Lo vorrei ricordare al ministro Salvini: se vuole rispettare la Costituzione su cui ha giurato non deve chiudere i porti, ma deve chiudere le sedi di Casapound". Anche perché, ha gridato al microfono chiudendo in un boato di applausi, "il fascismo non è un'idea, il fascismo è un crimine e lo dobbiamo ricordare sempre".

Al corteo erano presenti, tra gli altri, l'ex leader ella Cgil Susanna Camusso, l'arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Zuppi, rappresentanti delle istituzioni locali, col presidente di Regione Stefano Bonaccini e il sindaco Virginio Merola, e rappresentanti nazionali, come il senatore (nonché ex governatore dell'Emilia-Romagna) Vasco Errani, l'ex ministra Cecile Kyenge e l'ex presidente della Camera Laura Boldrini.
Lidia Pege
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