Eretici, su Loft il programma di Montanari sui “sovversivi” del pensiero: “Socrate il primo esempio della storia”
di F. Q. | 28 Febbraio 2019
“La parola “eretico” viene da un verbo greco che significa “scegliere”: gli eretici sono coloro che scelgono con la propria testa, non si accontentano di quella che tutti dicono essere l’opinione giusta, l’ortodossia. Per scegliere pagano un prezzo e se noi oggi possiamo ancora scegliere, ogni giorno della nostra vita, lo dobbiamo agli eretici”. Con queste parole Tomaso Montanari apre il suo nuovo programma, intitolato, per l’appunto, “Eretici”, realizzato da Loft Produzioni in esclusiva per la piattaforma Loft (www.iloft.it e app Loft), da un’idea di Alessandro Garramone e Annalisa Reggi con la collaborazione di Matteo Billi, Nanni Delbecchi e Simone Rota. Dieci personaggi – Socrate, Giorgio La Pira, Paolo Veronese, Tina Anselmi, Francesco Borromini, Don Milani, Piero Calamandrei, Hannah Arendt, Papa Francesco e Danilo Dolci – attraverso i quali Montanari scandaglierà ogni aspetto dell’eresia, di coloro che alcuni hanno considerato sovversivi mentre per altri hanno rappresentato modelli di libertà.
Si parte con Socrate, “un essere più divino che umano, un grande animo, altissimo, filosofico nel vero senso della parola”, come lo definiva Erasmo da Rotterdam. Capostipite di tutti gli eretici di ogni tempo, un uomo che ha pagato il suo dissenso con la vita, venendo condannato a morte per empietà e corruzione dei giovani. Per ricostruire questa grande figura del mondo greco, lo storico dell’arte si avvale del libro “Indagine su Socrate. Persona, filosofo e cittadino” di Maria Michela Sassi (Einaudi ed.). Innanzitutto si analizza la “bruttezza” esteriore di Socrate, un concetto non superficiale se si considera che, nell’Atene del V secolo, bellezza e virtù erano due concetti indivisibili. Così, il fatto che un uomo così orribile riuscisse con le sue idee ad attirare a sé tanti giovani con la bellezza del proprio pensiero, rappresenta la prima eresia di Socrate. Inoltre, il filosofo greco non è mai portatore di una filosofia ultima, se non quella della propria ignoranza: “Io so di non sapere”, è il suo motto. Il dubbio è il seme che pianta nelle menti di coloro che lo ascoltano. Il potere, che da sempre si nutre di certezze e da esse trae la propaganda, non può accettare i dubbi di Socrate e nel 399 a.C. lo condanna a morte: dovrà bere la cicuta, l’estratto di una pianta velenosa. “Socrate non fugge, accetta di patire un’ingiustizia e non da parte di un regime tirannico, ma da parte di una democrazia – spiega Montanari. Ed ecco il parallelo con il contemporaneo: “Siamo in un’epoca che rivendica la sovranità del popolo, ma dobbiamo essere molto consapevoli che il popolo può essere pericoloso quando non ha gli elementi profondi del giudizio, della conoscenza – ragiona lo storico dell’arte – Il giudizio popolare, la democrazia popolare, il poter votare tutti su qualunque argomento sono portati avanti come baluardi, ma quando ci interroghiamo, innanzitutto noi stessi, allo specchio, interroghiamo i nostri concittadini sulla fondatezza delle loro idee, davvero queste idee sono fondate?”.
“Eretici” (10 episodi X 16 minuti) è un programma originale realizzato da Loft Produzioni in esclusiva per la piattaforma Loft (www.iloft.it e app Loft).