Alìper non si arrende, già partiti i lavori per la nuova bretella
Nonostante lo stop in Regione al nuovo centro commerciale prosegue anche la posa del campo in erba sintetica
Il Gruppo Alì-Alìper non molla la presa dopo il “no” arrivato mercoledì dalla conferenza decisoria svoltasi in Regione, a Venezia, che doveva concedere l’autorizzazione commerciale per la costruzione del nuovo centro commerciale Alìper in zona Dancing P1, ad Abano.
Nella rotonda di uscita dalla bretella di curva Boston sono infatti comparse le linee di segnaletica orizzontale di colore giallo, che stanno a segnalare che c’è un cantiere in corso. Il cantiere è quello relativo alle opere di urbanizzazione, per le quali il gruppo Alì-Aliper ha ottenuto l’autorizzazione dal Comune di Abano. Autorizzazione indipendente da quella commerciale.
La ditta, leader nel settore dei supermercati, andrà a realizzare tra l’uscita della bretella e via Romana Aponense, l’ingresso al centro commerciale, che quindi avverrà dalla rotatoria. Sempre ieri sono ripresi vicino al centro commerciale Ca’ Grande i lavori di realizzazione, a cura del Gruppo Alì-Aliper, del campo in erba sintetica. Opera che rientra nella perequazione tra ditta e Comune, che comprende anche la realizzazione di una pista ciclabile, dal centro commerciale verso via Flacco, del valore complessivo di circa un milione di euro. «Noi, la pista ciclabile non la vogliamo», osserva il sindaco Federico Barbierato. «Chiederemo qualcosa di diverso per la collettività».
Quanto al campo da calcio in erba sintetica, la ditta incaricata dal Gruppo Alì-Alìper, la Sartori di Casalserugo, ha rimesso in moto i mezzi. I lavori, che hanno un valore stimato di circa 700 mila euro, saranno completati entro la fine di ottobre. Per il gruppo Alì-Aliper sono intanto giorni di analisi, dopo la bocciatura da parte di Regione, Provincia e Comune, avvenuta in conferenza decisoria. Entro l’8 ottobre, data prorogabile di 30 giorni, ci sarà di fatto l’esame di riparazione. Non dovesse passare nemmeno quello, il gruppo Alì-Alìper dovrà riavviare da capo la procedura per ottenere l’autorizzazione commerciale. «Come Comune analizzeremo la questione legata alla distanza tra Villa Mocenigo Mainardi e l’ipermercato», spiega il sindaco. «Se sarà superiore ai 200 metri sarà valida la variante parziale datata 2004, altrimenti servirà qualcosa di diverso e in quel caso la Soprintendenza potrebbe dire qualcosa al riguardo, essendoci un vincolo architettonico». Intanto esulta per il “no” arrivato mercoledì da Venezia la leader di 35zero31 Monica Lazzaretto. «Le osservazioni fatte dal nostro gruppo di lavoro erano quindi esatte», osserva. «Siamo soddisfatti che ci sia stata una sospensione, ma certo non basta, si deve fare chiarezza su quanto è successo, accertare le responsabilità senza sconti, con determinazione riportare la legalità e garantire il chiaro vantaggio a favore della nostra comunità e, soprattutto, si devono fermare i lavori. Siamo in attesa della convocazione del consiglio, durante il quale presenteremo una mozione sul centro commerciale».
8 settembre 2017(Federico Franchin)(Il Mattino)