Abano “sfratta” il Museo del Vetro Montegrotto se lo deve riprendere (Il Mattino)
Il sindaco Mortandello: «Ennesimo pasticcio dell’era Claudio, per ora li metteremo in magazzino»
(Federico Franchin)
Il Comune di Abano restituisce il Museo del Vetro al Comune di Montegrotto. Ha del clamoroso la scelta operata dal municipio aponense che, dopo appena un anno e mezzo, ha deciso di liberarsi del Museo del Vetro ereditato dall’amministrazione sampietrina. «Mi è giunta», spiega il sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello, «una lettera da parte dell’Ufficio Cultura e Manifestazioni di Abano, con la quale il nostro Comune viene invitato a venirsi a riprendere i pezzi della collezione del Museo del Vetro. Abano non ha più interesse a tenersi un Museo che non considera suo e quindi ha deciso di liberarsene».
Il Museo del Vetro, collocato in uno dei due padiglioni del parco Montirone, è stato inaugurato nella primavera del 2015. Era stato trasferito ad Abano in seguito ad un accordo intercorso tra i due ex primi cittadini, Luca Claudio per Abano e Massimo Bordin per Montegrotto.
Il trasferimento si era reso necessario in quanto i due Comuni avevano deciso di liberare gli spazi del rustico di Villa Draghi per poter realizzare il Museo del Termalismo. Museo che in questi mesi è in fase di allestimento e che dovrebbe essere inaugurato entro la fine del 2017. «Il guaio è che ora il patrimonio del Museo del Vetro non sappiamo dove collocarlo», svela Mortandello. «Al momento il Comune non ha locali disponibili. Il rustico di Villa Draghi sarà interamente dedicato al Museo del Termalismo e di spazi liberi non ce ne sono».
Il sindaco di Montegrotto sarà allora costretto a fare di necessità virtù: «L’unica cosa che possiamo fare al momento è andare a riprendere i pezzi della collezione, che appartengono al nostro Comune, per poi collocarli con cura nel magazzino comunale. Cercheremo di conservare con cura i pezzi di una collezione alla quale noi, è giusto precisarlo, teniamo e per la quale abbiamo tanto rispetto. Non so francamente che convenzione sia stata messi in piedi da parte dei due ex sindaci, ma di certo è stato fatto un gran pasticcio. Ora proveremo a studiare con gli uffici il da farsi, nella speranza che esca una soluzione idonea a far ripartire il Museo del Vetro senza disperdere il patrimonio artistico».
Il Museo del Vetro è costituito da più di 500 pezzi artistici, in cui significative sono le presenze del maestri Del Negro e Guarnieri e di una pregiata collezione storica dei contenitori della ditta Luxardo, oltre che opere di maestri muranesi come Cenedese e figli, Giuman, Masciarelli, Ceccocilli, Venini e i fratelli Toso.
19 gennaio 2017