Sospettata di riciclaggio
Interrogata ex moglie di Claudio
Spunta una lettera che accusa Stefania Bisaglia nel giorno in cui l’ex sindaco va in Aula
PADOVA Nel giorno in cui si celebra l’udienza preliminare che deciderà le sorti dell’ex sindaco di Abano Terme (che probabilmente chiederà di patteggiare) e dei suoi 23 complici, spuntano due documenti che mettono nei guai la sua ex moglie Stefania Bisaglia, sospettata di riciclaggio per essere stata complice occulta della finta società di consulenza che serviva a Claudio per raccogliere tangenti. A fare il nome della ex compagna del sindaco è Massimo Trevisan, titolare di facciata della Rls srl di Ponte San Nicolò, che emetteva false fatture per incassare mazzette. Trevisan ha presentato agli investigatori la prova che lui era solo un amministratore di facciata della Rls srl, mentre Bisaglia e Claudio ne erano i veri proprietari. Il primo documento è una scrittura privata che attesta i ruoli dei tre firmatari. Trevisan figura come l’amministratore, anche se sarebbe più il caso di chiamarlo il «firmatore» delle fatture emesse in cambio di false consulenze che mascheravano le mazzette incassate dalla società. Il secondo documento è un testamento che mette al sicuro le quote della famiglia Claudio, stabilendo che l’eredità della Rls srl sarebbe andata ai tre figli di Claudio e Bisaglia.
I due documenti sono stati consegnati ai finanzieri guidati dal tenente colonnello Luca Lettere, che qualche giorno fa ha interrogato Stefania Bisaglia chiedendo conto del suo ruolo. A meno che l’ex del sindaco non presenti una difesa inconfutabile a breve anche lei rischia di essere iscritta nel registro degli indagati con l’accusa di riciclaggio. Attraverso la Rls srl sono passati gran parte dei 524.895 euro che tra il 2008 e il maggio 2016 Luca Claudio avrebbe ricevuto dai suoi amici imprenditori in cambio di agevolazioni sugli appalti e gare pilotate. Il primo passo della battaglia giudiziaria si gioca oggi davanti al Gup Tecla Cesaro, primo giudice chiamata a esprimersi sul futuro della cricca delle Terme che per anni ha tenuto in piedi il cosiddetto «sistema del 15%» che aveva in Luca Claudio il suo inventore e in Massimo Bordin (prima suo vicesindaco e poi sindaco a Montegrotto) uno dei più importanti promotori.
07 dicembre 2016 Corriere Roberta Polese