«Commissario, stop alle nomine»

[lidia.pege]

«Commissario, stop alle nomine» (Il Gazzettino)

Altolà in una lettera di ex consiglieri di opposizione
(Al.Ma.)
Un altolà, meglio, una richiesta di fare un passo indietro. La rivolgono con una lettera alcuni degli ex consiglieri d’opposizione durante l’amministrazione Claudio 2011-2016 al commissario Pasquale Aversa, e per conoscenza anche al Prefetto Patrizia Impresa, a proposito della scelta di procedere all’assunzione di due dirigenti a tempo indeterminato nell’organico cel Comune di Abano. «In qualità di ex consiglieri comunali», concludono infatti la missiva Vanessa Camani, Lidia Pege, Andrea Cosentino, Davide Faggion e Gian Pietro Bano, «chiedono che la nomina dei dirigenti di cui s’intende dar corso, siano a tempo determinato, sino all’insediamento della nuova amministrazione comunale». Il commissario Aversa aveva spiegato che per un Comune delle dimensioni di Abano meglio si addicevano dirigenti inseriti nella pianta organica. La politica, però, norme alla mano, rivendica i propri spazi e il diritto di fare le proprie scelte. «Si esprime viva preoccupazione circa l’intenzione di procedere alla nomina di due dirigenti per il nostro Comune da immettere in ruolo. Tale scelta infatti, a nostro avviso andrà inevitabilmente a limitare l’azione della nuova amministrazione, qualunque essa sia». Il Commissario ha scelto di dotare il settore finanziario e quello tecnico di dirigenti di ruolo. Per la prima figura dirigenziale si è già chiuso il termine di presentazione delle candidature, per la seconda deve ancora essere pubblicato il bando. «Il Tuel (Testo Unico Enti Locali, nda)», motivano la richiesta gli ex consiglieri, «prevede che il sindaco nomini i responsabili degli uffici e dei servizi, attribuisca e definisca gli incarichi dirigenziali e quelli di collaborazione esterna». Di più: «Secondo l’art. 109 del Tuel, negli enti locali gli incarichi dirigenziali sono conferiti a tempo determinato, con provvedimento motivato e con le modalità fissate dal regolamento sull’ordinamento degli uffici e dei servizi». Non sfugge che la scelta del commissario è giunta dopo la tempesta giudiziaria che vede anche imputati due ex dirigenti a contratto dell’ufficio tecnico e un funzionario. Si è dibattuto se sia preferibile avere dirigenti di ruolo che nel tempo diventano veri e propri poteri, o dirigenti pro tempore legati a un’amministrazione e a un sindaco da cui dipendono. Le cronache portano abbondanti esempi di corruzione per entrambe le tipologie contrattuali.
20 novembre 2016