«Il Consiglio va sciolto»

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«Il Consiglio va sciolto»

Messaggioda lidia.pege » mar lug 12, 2016 2:56 pm

«Il Consiglio va sciolto»
Il Pd contro il commissario «Il Consiglio va sciolto» (Il Mattino 11 luglio 2016)

Pronti due esposti in Procura sulla mail dal carcere di Claudio e sulle minacce
Camani: «Ci sono continue violazioni, chi ha la responsabilità non si nasconda»
(Federico Franchin)
Dopo le dimissioni disgiunte dei dieci consiglieri di maggioranza e la susseguente rinuncia alle surroghe, secondo il commissario prefettizio Pasquale Aversa il Consiglio comunale in seconda convocazione, con i sei consiglieri di minoranza, potrebbe ancora stare in piedi. Il commissario chiede quindi le dimissioni dei sei consiglieri di opposizione per rendere più fluida la situazione e poter quindi chiedere al prefetto Patrizia Impresa lo scioglimento del consiglio per “improcedibilità”.
Camani attacca. Le dimissioni però al momento non arrivano e, anzi, l’ex consigliere e ora deputata del Pd Vanessa Camani sferra un attacco al commissario Pasquale Aversa. «Leggo con stupore le dichiarazioni del commissario Aversa», afferma Vanessa Camani. «Non condivido minimamente il principio in base al quale per lo scioglimento del Consiglio comunale servano le dimissioni dei sei consiglieri di minoranza. Noi lo sosteniamo da giorni: il Consiglio va sciolto a prescindere dalle dimissioni di una parte. Va sciolto per le reiterate violazioni di legge a cui stiamo assistendo, da mesi come in questi giorni. Chi ha la responsabilità di farlo non dovrebbe nascondersi dietro nulla. Ci sono le condizioni per sciogliere immediatamente il consiglio». Camani e Alessandro Naccarato, entrambi deputati del Pd, qualche giorno fa hanno depositato un’interrogazione al Ministero dell’Interno con cui hanno chiesto ad Angelino Alfano lo scioglimento del consiglio dopo i gravi fatti che stanno emergendo attorno al sindaco di Abano Luca Claudio (vedi testo completo interrogazione).
Consiglio imminente. In attesa di capire quale sarà la strategia dei consiglieri di minoranza, il commissario prefettizio non ha ancora fissato ufficialmente la data del prossimo consiglio comunale. Un Consiglio che teoricamente dovrebbe consentire le surroghe dei consiglieri di maggioranza dimessi (la maggioranza però ha già deciso che nessun candidato prenderà il posto dei dimissionari) e per eleggere il presidente del consiglio comunale. In prima convocazione verrebbe certamente a mancare il numero legale (9), mentre sarebbe garantito in seconda (6), dato che ci sono ancora in carica i sei consiglieri di minoranza, assieme al commissario, che fa numero. «Ci incontreremo domani (oggi, ndr) per decidere tutti assieme cosa fare», spiega il consigliere del Pd Francesco Pozza. «Se decideremo di dimetterci prima di arrivare in consiglio o durante la seduta, la decisione dovrà essere condivisa da tutti i consiglieri di minoranza».
Esposti. Il Pd e in particolare i deputati Camani e Naccarato hanno pronti due esposti in Procura. Oggi verrà depositato il primo contro l’atto inviato dal carcere da parte dei sindaco (approvato in Consiglio comunale) con cui Claudio attesta di essere nelle condizioni di fare il consigliere. Secondo i deputati del Pd avrebbe dovuto essere respinto. Il secondo riguarda le minacce avanzate qualche giorno fa dal suocero di uno degli arrestati nei confronti di Nicola Zanardo, dipendente comunale “talpa”. «Il commissario ha fatto denuncia?», si chiede Vanessa Camani.

Oggi sarà sentito Trevisan il prestanome di Claudio
(Enrico Ferro)
Gli investigatori della Guardia di finanza oggi interrogheranno Massimo Trevisan. L’uomo è stato arrestato (ai domiciliari) in qualità di amministratore della Rls Srl. Nell’ordinanza del gip Margherita Brunello viene individuato come il prestanome di Claudio, colui che intascava le mazzette mascherate da contratti di consulenza con la Rls. I militari del tenente colonnello Luca Lettere lo devono sentire nuovamente alla luce degli sviluppi investigativi conseguenti alla nuova ondata di arresti che hanno coinvolto anche il capo ufficio tecnico Maurizio Spadot e il responsabile dell’Ufficio ambiente Guido Granuzzo. Massimo Trevisan, ufficialmente, figura come amministratore della Rls Srl, azienda che ha la stessa sede di altre due imprese riconducibili al sindaco di Abano Luca Claudio: la Soleluna Srl e la Soluzioni assicurative Srl. Tutte e tre si trovano a Ponte San Nicolò in via Guido Rossa. Nonostante sia Trevisan l’amministratore, i finanzieri hanno le prove che, in realtà, l’azienda Rls Srl veniva gestita da Luca Claudio. Tanto per fare un esempio, era lui che rispondeva alle mail e ne gestiva la contabilità. Prova di questo è stata trovata durante la perquisizione nella sua abitazione. Il sospetto dei finanzieri è che le tangenti più grosse venissero mascherate come contratti di consulenza intestati a questa azienda. Per ricoprire questo ruolo Trevisan veniva pagato con uno stipendio mensile. Durante questa settimana saranno interrogate anche altre persone sospettate di fare parte del “sistema” creato da Claudio.
Lidia Pege
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