Prime dimissioni (Il Gazzettino)

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Prime dimissioni (Il Gazzettino)

Messaggioda lidia.pege » ven lug 08, 2016 1:44 pm

Prime dimissioni (Il Gazzettino)
Pitkanen: «Mi ha detto che era tutto falso, ho la mia dignità: me ne vado»
(Eugenio Garzotto, Alessandro Mantovani)
Dei cinque assessori “in pectore”, nominati con un fax dal carcere dal sindaco Luca Claudio, uno, Ritva Irmeli Pitkänen Espro, si è dimesso ieri mattina da consigliere comunale. Dimissioni dalla stessa carica anche per l’ex assessore allo Sport Angelo Montrone. E di dimissioni in blocco, di tutta la maggioranza, è corsa la voce per buona parte delle giornata. Massimo Barcaro, altro “assessore via fax”, nonché portavoce dei “claudiani”, al termine di una riunione del gruppo le ha però smentite: «Non ci sono novità. Per ora non ci sono dimissioni. Non potremo mai accettare avvengano con il soccorso di quelle minoranze che ci hanno offesi e presi in giro per anni». Come dire che senza i due dimissionari del mattino, che hanno ridotto temporaneamente a 8 i loro ranghi, mentre servono le dimissioni contestuali di 9 consiglieri per andare a nuove elezioni, la scelta sarebbe stata diversa? Il futuro farà chiarezza.
Del fax, vergato dal sindaco Luca Claudio il 23 giugno e spedito alle 10.28 il giorno successivo dal carcere Due Palazzi al municipio con la nomina della giunta con “decorrenza immediata”, i diretti interessati non sanno assolutamente nulla. Il documento non l’hanno visto. D’altronde, il fax in municipio non è mai arrivato per mancanza di risposta della linea.
Irmeli Pitkanen Espro, già assessore ai Servizi sociali nella passata legislatura, 66enne finlandese trapiantata ad Abano, moglie del dottor Aldo Espro, già primario di Chirurgia della Casa di cura termale, fortemente impegnata nel volontariato come conducente di ambulanza del Suem commenta. «Non so di nessuna giunta e comunque non ne avrei fatto parte. Ci ho sempre messo la faccia, ottenendo anche ottimi risultati negli ultimi cinque anni come assessore. Ho creduto a Luca Claudio, alle continue assicurazioni sulla sua innocenza. Ora non so più cosa pensare. Ma un pò mi sento tradita. Ho la mia dignità. Posso continuare a fare quello in cui credo anche senza ricoprire incarichi pubblici». «Non esiste nessuna giunta, se ci fosse non sarebbe stato inviato il commissario – dice invece Massimo Barcaro, indicato come responsabile di Lavori pubblici, Ambiente e Manutenzione. Stiamo vivendo un momento difficile, mi auguro che Claudio possa dimostrare la sua innocenza. Ma siamo finiti nel bel mezzo di una tempesta. Ognuno di noi ha un lavoro, una rete di conoscenze, una reputazione». È stata una raffica di «no», quella sparata da Luca Bordin, libero professionista, assessore alla Protezione civile nella passata amministrazione e che ora era stato destinato a Sicurezza e Sport: «No, la lettera non esiste. No, non è stata mai formata nessuna giunta. No, mai ricevuto incarichi fino a questo momento. Non ho altro da aggiungere». Segreteria telefonica sempre attiva, invece, per Sabrina Moretto, avvocato, che Claudio ha riconfermato come vicesindaco e responsabile di Bilancio e Programmazione. Squilli a vuoto anche per Claudio Benatelli, Funzionario Upa, destinato a Turismo e Termalismo, che rivesti nella prima giunta Claudio l’incarico di assessore alle Attività produttive. Anche lui è indagato, dal dicembre 2014, per concussione: avrebbe preteso tangenti dai commercianti ambulanti dei mercatini.

Angelo Montrone: «Spero sia innocente, ma io mi faccio da parte»
(Al.Ma.)
«Di quello che è emerso mi ha colpito tutto. In cinque anni che ho avuto modo di frequentare il sindaco Luca Claudio non mi sono accorto di nulla. Spero che possa dimostrare la sua estraneità alle accuse e uscirne con eleganza. Io ci credo». Così Angelo Montrone che ieri mattina ha fatto protocollare le sue irrevocabili dimissioni dalla carica di consigliere comunale. L’ex bomber del Calcio Padova era stato assessore allo Sport durante il primo mandato di Claudio ad Abano ma il suo nome non è tra quelli che ha il primo cittadino ha inserito nel fax spedito dal carcere. «Non so niente di quella lista. Se il sindaco non mi ha confermato come assessore avrà fatto le sue valutazioni e avrà avuto i suoi buoni motivi. Io mi ero ricandidato, accettando tra gli ultimi di farlo, per continuare il lavoro iniziato. Un grande lavoro fatto anche sacrificando la mia vita personale, la mia famiglia e qualche volta mettendoci del proprio». Non c’è solo il torneo internazionale “Città di Abano”, magari costoso, 125 mila euro l’ultima edizione, ma diventato la Champions League del calcio giovanile, nell’eredità che l’ex bomber lascia alla città. C’è un’incessante promozione dell’attività sportiva di base, l’aver fatto dotare tutti gli impianti sportivi cittadini di un defibrillatore, ci sono le terme diventate percorso della Maratona di S. Antonio. «La vera soddisfazione, non sono parole di circostanza, sono state le tante testimonianze di vicinanza, apprezzamento personale e per l’attività che ho svolto, che ho ricevuto da stamattina». Angelo Montrone non nega che aveva pensato alle dimissione già nell’aprile del 2015 quando l’indagine sulla Tangentopoli delle Terme deflagrò con gli avvisi di garanzia ai sindaci di Abano e Montegrotto: «Con il sindaco Claudio abbiamo avuto qualche contesto, ma i cinque anni sono stati complessivamente una grande esperienza. Sono entrato in politica spinto dal sindaco, ho affrontato l’impegno con entusiasmo, passione, cuore e testa. Evidentemente non bastano. Ho deciso di lasciare per tutelare la mia persona e la mia famiglia». Nel primo pomeriggio una riunione della maggioranza dove si discusso delle dimissioni in blocco: «Non so, magari la scelta di Irmeli e mia ha dato il via a una riflessione profonda» .

Il Pd ad Alfano: «Sciogliere il consiglio comunale»
Interrogazione di Camani e Naccarato. Stasera incontro pubblico in piazza
(Al.Ma.)
I deputati del Pd Vanessa Camani e Alessandro Naccarato hanno presentato ieri un’interrogazione al Ministro dell’Interno affinché avvii la procedura per lo scioglimento del consiglio comunale di Abano. Della stessa, e dell’ordinanza di custodia cautelare che ha portato il sindaco Claudio in carcere, i due deputati parleranno in Piazza del Sole e della Pace stasera dalle 21. Nel testo dell’interrogazione vengono riportate molte di quelle opacità di gestione amministrativa che, il Pd le denuncia da tempo, hanno contraddistinto l’amministrazione Claudio: «Un sistema finalizzato all’assegnazione di lavori pubblici in violazione delle norme sulla concorrenza in cambio di utilità e vantaggi indebiti per Claudio, Bordin, Marcolongo e altri amministratori, complicità, connivenze, omissioni di una parte della struttura amministrativa di Abano e Montegrotto», scrivono nella interrogazione i due deputati che poi aggiungono: «Il clima di intimidazione e omertà è stato favorito da una sorta di impunità che ha consentito a Claudio e agli altri associati di agire indisturbati». I due parlamentari sostengono poi che «il clima di omertà, intimidazione e impunità ha condizionato lo svolgimento dell’ultima campagna elettorale amministrativa consentendo a Claudio e ai suoi sostenitori di violare norme sulla campagna elettorale senza subire sanzioni».

Vertice in Procura. Le indagini si allargano, al setaccio tutti gli appalti
Si è tenuto un vertice in Procura, ieri mattina, per il caso tangentopoli alle Terme. Presenti il procuratore capo Matteo Stuccilli (in foto), il sostituto procuratore Federica Baccaglini e il tenente colonnello della Finanza Luca Lettere. Gli inquirenti hanno analizzato tutte le carte in loro possesso per dare una svolta alle indagini. Nei prossimi giorni saranno passati al setaccio tutti gli appalti effettuati da Luca Claudio e non sono stati esclusi dagli investigatori nuovi importanti risvolti nello scandalo che ha travolto i comuni di Abano e Montegrotto.

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8 luglio 2016
Lidia Pege
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