interrogazione sul distretto socio sanitario

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interrogazione sul distretto socio sanitario

Messaggioda lidia.pege » ven ott 09, 2015 1:40 pm

I servizi socio –sanitari nei nostri territori termali stanno scomparendo, e purtroppo la causa di ciò non è perché manchino gli utenti, perché la gente non ne ha più bisogno o perché all’improvviso tutti siamo in ottima forma psicofisica.
La mancanza di attenzione a presidi essenziali per la qualità di vita, denota una sorta di traslazione di significati, si istituisce un giorno di lutto cittadino per ogni persona che decide volontariamente, disperatamente, di uscire dalla porta di questo mondo e nel contempo non si difendono persone e luoghi preposte alla sua cura, al suo benessere così come per minori, portatori di handicap, donne ecc.
Ho segnalato in questi anni più volte la questione consultorio,il centro di salute mentale, ma sembra che queste questioni non riguardino l’attuale amministrazione, il fatto che la competenza diretta sia dell’Uls, pare significhi che a queste cose debbano o possano pensare altri, anche se ricordo a tutti che il Sindaco in primis è il responsabile della salute pubblica in un comune, oltre a ciò è membro di diritto nella conferenza dei Sindaci, come a dire, che non può non sapere che cosa l’Uls stia facendo nel territorio di sua competenza
Ebbene il servizio di via Galvani che serve una popolazione di circa 35.000 abitanti di Abano, Montegrotto e Torreglia, sembrava avesse trovato una dislocazione più o meno adatta in via Stella presso la sede comunale ex ufficio tecnico, ma il costo elevato della ristrutturazione, dell’installazione dell’ascensore ed altre necessità aveva portato ad una spesa preventiva di oltre 600.000 euro.
Decisamente troppo per l’uls e allora si sta considerando che una parte di servizi restino ad Abano, e quindi venga utilizzato il solo piano terra di via Stella: e questi sono i servizi che rimarrebbero qui
Gli amministrativi per le pratiche burocratiche di scelta del medico ecc., il progetto primi giorni, per la cura dei neonati e delle neomamme, le vaccinazioni pediatriche e una logopedista; mentre la psicologa infantile e l’altra logopedista andrebbero a Selvazzano e il consultorio familiare si trasferirebbe a Tencarola.
Sembrerebbe che il detto “divide ed impera” qui andasse a pennello, chi potrebbe doverosamente aiutare in primis e controllare poi i servizi così smembrati?
Chiedo un interessamento più attento anche perché il servizio è già in sofferenza per la mancata sostituzione della psichiatra infantile, dell’assistente sanitaria per il pap-test, persone andate in quiescenza e per il part time forzato a cui sono sottoposte altri operatori quali l’assistente sociale e la psicologa che dovendo seguire altre città devono necessariamente spostarsi da un luogo all’altro
Rimane il dubbio dell’opportunità della scelta di via Stella che è lontana circa un Kilometro dalla fermata degli autobus,per cui chiedo è possibile pensare ad un’altra sistemazione più centrale che potrebbe coincidere con la casa delle maestre di via Appia-via Donati, ultimata di recente, dotata di ascensore , che comporterebbe per il comune l’introito di un affitto da parte dell’Uls che risparmierebbe sulle spese di adeguamento dello stabile ex tecnico?
Lidia Pege
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