Interrogazione consiliare – Istituto Alberghiero

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Interrogazione consiliare – Istituto Alberghiero

Messaggioda lidia.pege » ven mar 13, 2015 2:45 pm

Come è noto nel 1996 la legge n. 23 ha disposto che gli Istituti di istruzione secondaria, come per esempio l'Istituto Alberghiero “Pietro d’Abano”, passassero di competenza alle Province, prevedendo il trasferimento alle stesse, in proprietà o in uso gratuito, degli immobili dei Comuni.
Ad Abano c'è stato nel 1997 il passaggio in uso gratuito alla Provincia di Padova di due immobili:
a) area e immobile ancor oggi sede principale dell’Istituto “Pietro d’Abano”, in via Monteortone.
b) area e fabbricato di via Appia Monterosso.

Pochi ricordano, però, che quella che viene oggi definita succursale è in verità il primo stralcio di un progetto ben più ampio, elaborato dal prof. Paolo Portoghesi, del Nuovo Istituto Alberghiero. Tale progetto, certamente ambizioso, approvato e avviato negli anni ’90, sindaco il prof. Armando Gennaro, comprendeva un auditorium, tre sale ristorante, tre cucine, tre laboratori-pasticceria, varie portinerie, vari laboratori linguistici, informatici, camere di esercitazioni, aule didattiche e ampi spazi esterni; in pratica, un edificio di circa 60.000 metri cubi che sarebbe dovuto ricadere non solo sull’attuale area occupata, ma anche sui terreni ora utilizzati per parcheggio dei van durante i concorsi ippici o, in altri casi, come sede delle giostre.
Il primo stralcio (circa un quarto di quel progetto generale) fu realizzato dal Comune, con finanziamenti statali e regionali e costituisce quella che oggi è denominata Succursale.

Poi, come detto, ci fu il passaggio delle competenze alla Provincia, la quale, piuttosto che impegnarsi a proseguire nella realizzazione del progetto, ha preferito investire la somma di circa 2 milioni di euro nella sistemazione e ristrutturazione del vecchio edificio sito in via Monteortone (anni 2008-2009). Scelta meditata o scellerata?
Sta di fatto che la situazione attuale vede una carenza estrema di aule ed ancor più (per una scuola professionale) di cucine, laboratori, sale d’esercitazione.
Per cercare di ovviare almeno al problema delle aule, la Provincia ha fatto ricorso negli ultimi anni ai containers. Si è trattato certo di una soluzione tampone, poco funzionale, e tale da comportare comunque una spesa di diverse centinaia di migliaia di euro.

E’ di questi giorni la chiusura delle iscrizioni e per il prossimo anno scolastico, si prevede che il Pietro d’Abano, che l’anno scorso ha celebrato i 75 anni di attività, potrebbe superare la quota di mille iscritti. Sarà, pertanto, necessaria un’aula in più, passando dalle attuali 41 classi a 42.

Le chiedo dunque se non sarebbe opportuno sensibilizzare i nuovi vertici provinciali sull’opportunità/necessità di riprendere in mano il progetto del nuovo alberghiero realizzato dal prof. Paolo Portoghesi così da dare alla zona termale euganea quella scuola di prestigio di cui tanto necessità il territorio.
Sa se la Provincia ha inoltrato alla Regione la richiesta di un contributo per un ulteriore stralcio di opere scolastiche da inserire nel triennale 2015/2017 dell’edilizia scolastica ai sensi art.2 del D.M. del 23.01.2015, in attuazione del decreto-legge 12/09/2013, n. 104, convertito, con modifiche, dalla legge 8 novembre 2013, n.128 ? Oppure se si è persa anche questa occasione?

In ogni caso Le chiedo di chiarire come l’Amministrazione pensi d’intervenire su questo tema delicato e urgente, tanto per gli alunni e le loro famiglie, quanto per l’immagine di Abano.
Lidia Pege Gian Pietro Bano
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