intervento sul consiglio dei ragazzi

[lidia.pege]

CONSIGLIO COMUNALE DEI RAGAZZI La legge 28 agosto 1997 n.285 intitolata
“disposizione per la promozione di diritti e opportunità per l’infanzia e l’adolescenza” all’art.7 “azioni positive” lettera 1 comma c, parla di misure svolte a promuovere la partecipazione di bambini e adolescenti alla vita della comunità locale anche amministrativa, in conseguenza di ciò il comune di Abano Terme si è dotato con delibera del Consiglio Comunale n. 37 del 1999, di questo nuovo organismo, dove si prevedeva la possibilità di partecipazione dei ragazzi fino ai 16 anni.
Con successiva delibera del Consiglio Comunale n.87 del 2003 si è modificato tale limite portandolo fino alla scadenza della terza media ,comprendendo i ragazzi della 4^ e 5^ classe elementare, cosa peraltro generale,ampliando lo sguardo in giro per l’Italia così a Merano, Agrate Brianza, Segrate, tanto per rimanere al Nord e assolutamente ovunque c’è la durata in carica di un biennio
Le modifiche che oggi l'amministrazione propone vogliono allungare a 3 anni l’ incarico, abbassare alla terza elementare ed alzare a 19 anni la platea degli interessati..il fatto che così non sia in alcun comune, mi fa pensare che certamente è per una migliore concezione della democrazia partecipativa, non è forse così anche in consiglio comunale? ma e se fosse invece per qualche altra ragione? Fra 3 anni, supponendo, anche solo supponendo per una qualche fantasia, qui ci saranno le elezioni amministrative, proprio nel 2016, cosìi nuovi diciottenni saranno già preparati ad esercitare il dovere-diritto del voto, e nello stesso tempo si potranno esercitare dai 13 anni attuali ai 19 proposti nelle varie attività ..bene mi dico..poi però mi viene un dubbio..aspetta che guardi quali sono queste attività a cui i bambini e gli adolescenti sono chiamati a dare il loro supporto..
Ricordo che si è usufruito del finanziamento della legge 285, per il centro pomeridiano attivo fin dal 1989, rivolto ai ragazzi delle elementari e medie del nostro comune, che coinvolgeva una cinquantina di ragazzi che avevano bisogno di apprendere un autonomo modo di studiare, e poi attraverso il gioco, di imparare le regole dello stare assieme, sotto l’occhio attento di educatori che erano in rapporto di uno a 7;
nei suoi scopi dice l’art.1 della L.285 si favorisce la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e dell'adolescenza, privilegiando l'ambiente ad esse piú confacente ovvero la famiglia naturale, adottiva o affidataria, in attuazione dei princípi della Convenzione sui diritti del fanciullo resa esecutiva ai sensi della legge 27 maggio 1991, n. 176, e degli articoli 1 e 5 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.
E all’art 3 lettera d) realizzare azioni positive per la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per l'esercizio dei diritti civili fondamentali, per il miglioramento della fruizione dell'ambiente urbano e naturale da parte dei minori, per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei minori, per la valorizzazione, nel rispetto di ogni diversità, delle caratteristiche di genere, culturali ed etniche;
Ricordo a tutti che questi sono i principi sui quali si andranno a fare delle proposte, non vorrei mai che invece si discutesse di proporre giochi di guerra (già anticipati da questa amministrazione) feste fino alle 3 di notte con buona pace di chi è costretto ad andare a lavorare la mattina dopo ,o degli ospiti che hanno scelto Abano perché qui ci sono le Terme più antiche d’Europa, magari sollecitando “un volume un poco più alto!” come ho visto in una recente spot pubblicitario, “perché a Napoli non si sente bene!”
Un’ultima considerazione la legge istitutiva dava attuazione alla Convenzione per i diritti del fanciullo ..a qualcuno è venuto in mente mai di sentirli questi fanciulli?