Cimice asiatica, via alla lotta biologica con la vespa samurai
Approvato dal ministero dell'Ambiente il decreto che codifica e regola l'introduzione di un'altra specie aliena per salvare le colture senza usare i pesticidi. Il Crea: "Già pronto il protocollo per abbandonare i pesticidi in sicurezza"
di CRISTINA NADOTTI Repubblica
01 aprile 2020
Il Decreto del ministero dell'Ambiente che codifica e regola la lotta biologica alla cimice asiatica è entrato in vigore ieri e oggi c'è già una regione, il Piemonte, che si dichiara pronta a partire con la sperimentazione. La cimice asiatica (Halyomorpha halys) è una specie invasiva aliena che sta devastando le produzioni ortofrutticole italiane. Ieri, dopo il parere favorevole del Ministero delle Politiche agricole e del Ministero della Salute, la Conferenza Stato-Regioni-Province autonome ha approvato il Decreto del Ministero dell’Ambiente che finalmente rende di nuovo possibile anche in Italia interventi di lotta biologica classica con antagonisti naturali di Insetti alieni.
L'intervento legislativo è stato indispensabile perché per combattere la cimice asiatica si usa la vespa samurai (Trissolcus japonicus) che è a sua volta una specie aliena. Piccolissima, meno di un millimetro di grandezza, la vespa samurai non è aggressiva, si nutre di polline e nettare, ma prima di poterla utilizzare come agente di controllo biologico della cimice asiatica è stato necessario quale sarebbe stato anche il suo impatto sul nostro ecosistema.
Fino a oggi per evitare che la cimice asiatica si riproducesse e rovinasse le colture si è fatto un uso massiccio di pesticidi. Basta una cifra per comprendere qual è stato l'aumento di tali sostanze: fra il 2014 e il 2018, solo per la pera, in Emilia Romagna, nei disciplinari di produzione integrata si è passati da cinque trattamenti (organofosfati e neonicotinoidi) a dieci trattamenti, introducendo anche i piretroidi, tutti insetticidi ad ampio spettro che non uccidono soltanto la cimice, ma insetti indispensabili per l'impollinazione, oltre ad essere nocivi per la salute.
Si è tenuto conto anche di questo nel dare di fatto una deroga all'introduzione di una specie aliena, che non servirà a eradicare la cimice, ma nutrendosi delle sue uova ne limiterà la riproduzione. Una parte importante della sperimentazione per l'introduzione della vespa samurai è stata fatta dal Crea, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria, su incarico del Ministero delle Politiche Agricole. Il Crea ha introdotto in Italia già nel 2018 in condizioni di quarantena proprio una popolazione della vespa samurai, non solo per verificarne la potenzialità ma anche soprattutto per realizzare il non facile studio di analisi del rischio, indispensabile per valutarne il possibile impatto ambientale.
Questo lavoro condotto con un anticipo di ben due anni permette oggi a regioni come il Piemonte e al settore agricolo del nostro Paese in generale di presentare la documentazione necessaria prevista dal nuovo Decreto