«Claudio, varco ideale per il malaffare»

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«Claudio, varco ideale per il malaffare»

Messaggioda lidia.pege » lun lug 25, 2016 2:18 pm

«Claudio, varco ideale per il malaffare»

Rosy Bindi e Alessandro Naccarato alla Festa dell’Unità di Abano: «C’era un sistema compiacente, che non ha denunciato»
(Federico Franchin)
«Non si può parlare di mafia, perché mancano le organizzazioni criminali, ma il comportamento che ha provocato l’intervento ad Abano della magistratura è molto simile alla mafia». Ha commentato così venerdì sera alla Festa dell’Unità, Rosy Bindi, presidente della Commissione Antimafia, le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’ex sindaco Luca Claudio. «Claudio è stato per qualcuno il varco perfetto per impossessarsi dell’economia del paese» ha detto Rosy Bindi di fronte a centinaia di persone, «è stato il prototipo ideale per stabilire relazioni e rapporti. Si è dimostrato una di quelle persone con le quali non c’era bisogno di usare violenza e intimidazioni, perché era disponibile. Disinvolto e cinico. Luca Claudio per la sua capacità di catturare il consenso è un personaggio da studiare e capire» ha aggiunto la Bindi, «ha preso il potere con i voti e il consenso dei cittadini e mi viene da dire che i politici cattivi derivano dagli elettori cattivi. Guai ai politici che sbagliano, ma quanto piacciono alla gente quelli che sbagliano un po’, quelli più allegri?».
La presidente della Commissione Antimafia ha poi puntato il dito contro la pubblica amministrazione. «Al di là delle persone coinvolte, mi ha stupito molto la mancanza di consapevolezza da parte di alcuni nel ruolo di funzionari della pubblica amministrazione. Non può un sindaco fare tutto lui e tutto quello che vuole. Le responsabilità sono quindi del politico, ma anche dell’amministrativo che deve mettere la firma. E qualcuno la firma l’ha messa su certe cose. Non ci possono essere persone compiacenti. Qualcuno avrebbe dovuto dire si fa così, perché la legge dice di fare così. E qualcuno avrebbe dovuto trovare il coraggio di denunciare prima certe situazioni. Bastava fare da sponda a chi le elezioni le ha perse».
Rosy Bindi, dopo aver criticato la scelta di Claudio di affidarsi a un legale come Bonon già condannato per il reato di associazione mafiosa, ha aperto a un’ipotesi: «Non può essere così facile creare società per riciclare denaro e incassare tangenti. Claudio tutte queste cose non può averle fatte da solo. Intorno a Claudio c’era una rete troppo solida». Infine il duro attacco agli imprenditori: «C’è una grossa responsabilità da parte loro, che si lamentano della tassazione, ma poi accettano la regola della tangente. I veri avversari dei sani imprenditori sono quelli che accettano la corruzione. Questo è il varco perfetto per le mafie».
«Come è stato possibile che questo sistema sia andato avanti per tanti anni con attorno consenso e omertà?» si è chiesto il deputato del Pd Alessandro Naccarato. «Nessuno si è mai chiesto se dietro alla crescita della città ci fosse il fenomeno del riciclaggio del denaro sporco? Tutta la ricchezza del territorio è smisurata rispetto alle dichiarazioni dei redditi presentate».

Domani interrogati i due ex sindaci
Domani alle 9 il sostituto procuratore Federica Baccaglini e il colonnello della Guardia di Finanza, Luca Lettere, andranno in carcere per interrogare l’ex sindaco Luca Claudio, che sarà assistito dal suo avvocato Ferdinando Bonon. E a seguire, nella sede della Guardia di finanza, sarà interrogato anche l’ex sindaco di Montegrotto Massimo Bordin. Pare che entrambi – avvalsi della facoltà di non rispondere nell’interrogatorio che ha fatto seguito all’arresto – siano ora intenzionati a parlare, anche alla luce delle ammissioni di tutti gli altri indagati.
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14 luglio 2016
Lidia Pege
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