INTERVENTO DUP E BILANCIO 2020

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INTERVENTO DUP E BILANCIO 2020

Messaggioda lidia.pege » mer dic 25, 2019 9:48 pm

INTERVENTO DOCUMENTO UNICO PROGRAMMAZIONE E BILANCIO 2020
Ascolto, trasparenza, partecipazione
queste le parole in grassetto della prima pagina del programma per l’azione amministrativa…il metodo di lavoro dovrà esser condiviso..
Guardando il bilancio per l’anno che verrà, provo a pensare che noi consiglieri tutti siamo chiamati a dare gli indirizzi perché l’esecutivo cioè la Giunta porti a compimento il programma
Al titolo III, capo I, art. 17 per promemoria leggo funzioni e competenze del consiglio
Comma 1 Il consiglio comunale è l’organo che esprime ed esercita la rappresentanza diretta della comunità dalla quale è eletto.
Comma 2 Spetta al consiglio individuare ed interpretare gli interessi della comunità e stabilire in relazione ad essi gli indirizzi che guidano e coordinano le attività di amministrazione e gestione esercitando sulle stesse il controllo politico amministrativo per assicurare che l’azione complessiva dell’Ente consegua gli obiettivi stabiliti
Art.18 comma 2 i consiglieri comunali rappresentano la comunità ed esercitano le loro funzioni senza vincolo di mandato con piena libertà di opinione e di voto
Fatte queste premesse e richiamando sempre l’art.21 dei principi fondamentali della nostra Costituzione che testualmente dice che tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto o ogni altro mezzo di diffusione

Vedo e tutti hanno visto l’impegno economico di questa amministrazione per il museo civico di Villa Bassi finalmente dopo 40 anni aperto al pubblico e che ha visto l’affluenza di 5 mila visitatori nell’anno in corso così come tutte le iniziative culturali hanno avuto ottima risposta dalla popolazione
Lodevole è sicuramente l’investimento per rendere a norma le scuole per gli alunni, per rendere percorribili in sicurezza molti marciapiedi e strade, per illuminare convenientemente e dare un aspetto piacevole ai cittadini ed ai turisti della nostra città, ma rilevo che molto resta da progettare e da mettere in pratica riguardo le politiche sociali.. non vengono ascoltati suggerimenti e proposte, che comunque anche da questi banchi ritengo di esplicitare
Gli anziani del nostro Comune sopra i 75 anni che vivono soli, sono 829 dato di maggio 2018, gli abitanti sopra i 65 anni raggiungono il 24% della popolazione, che ora supera i 20 mila abitanti quindi sono quasi uno su 4, questo tema su cui Padova in questo periodo si sta interrogando non ha meritato la stessa attenzione da noi

L’assistenza domiciliare, che pur se incrementata di un certo numero di ore per gli operatori, così come si era evidenziato subito in occasione del bilancio per il 2018, non ha risolto il problema delle liste d’attesa,ed è insufficiente perché le persone continuano a non avere in tempi relativamente brevi, una risposta d’aiuto
Il mantenimento nell’abitazione familiare è senz’altro preferibile all’istituzionalizzazione, anche perché i costi sono molto alti e non tutti possono permetterselo, ma la richiesta di una casa di riposo è ormai un’esigenza richiesta da molti, l’esempio vicino del Centro Servizi Bolis a Selvazzano che ospita 100 anziani è molto apprezzato e ben gestito
Noi Cittadini per il Cambiamento proponevamo e proponiamo l’acquisto dell’Hotel Salvagnini, che ora è messo all’asta ad un prezzo davvero interessante, pensiamo potesse accogliere il Municipio, che da anni è insufficiente, e il Distretto sociosanitario; ha l’acqua termale, per cui gli anziani possono trarne comodissimo giovamento per le cure, è centrale rispetto alla Chiesa, vicino al Cimitero, che gli anziani frequentano abitualmente per ricordare i propri cari, è vicino alle Poste per ritirare la pensione o pagare le utenze, è soprattutto in centro, non è isolato in mezzo al nulla
Fin dal 2006 noi Cittadini per il Cambiamento abbiamo messo nelle nostre linee programmatiche un passaggio intermedio tra il rimanere in casa e l’istituto, ovvero l’attivazione del Centro Diurno per anziani che l’allora Sindaco prof. Armando Gennaro e l’assessore arch.Adriano Babetto vollero attuare in via Donati n.1 proprio dove siamo stasera, con il centro ricreativo comunale, con un teatro polivalente, progettati e curati dal prof.d’Avanzo, nella vicina casa delle ex maestre avrebbero dovuto trovar posto una parrucchiera, un piccolo ristorante per gli ospiti e o persone locali
I “muri” fisici ci sono, ma ci sono muri di carattere psicologico attitudinale che non consentono attenzione ed ascolto.
Sollecitazioni sono state attuate anche nei confronti dei servizi distrettuali sociosanitari, per non perdere ulteriori servizi essenziali ,ma nonostante la notizia apparsa sui giornali locali di quest’estate in cui si evidenziava che gli uffici erano aperti un giorno alla settimana, ora siamo nelle identiche situazioni, e non certo perché il personale è in ferie
Il problema delle case popolari è stato sotto gli occhi di tutti da luglio ad ottobre, con una impermeabilità che mi fa impressione solo a ricordarla, tutti le persone interessate, i comuni, i sindacati, erano preoccupati ma qui da noi c’era una chiusura misteriosa alle sollecitazioni, ma alla proposta di riportare dai servizi sociali all’ufficio tecnico le competenze per la materia, c’era e c’è un silenzio assordante.
Per quanto riguarda la violenza sulle donne proponendo fin dall’inizio dell’amministrazione di destinare qualche appartamento della decina che erano e sono vuoti, per l’ospitalità di mamme e bimbi a fronte di centinaia di euro spesi ogni anni per pagare altre case di altre gestioni, sembra una sorpresa quella di questi giorni di vedere che ben 70 sono state le donne che si sono rivolte allo sportello donna che fu istituito in questo comune fin dall’ anno 1993
Il Centro aiuto alla vita di Abano che nella sua casa d’accoglienza ospita 11 mamme con bimbi piccolissimi non riceve dal nostro Comune alcuna sovvenzione, non ha alcun di aiuto economico a fronte dell’enorme contrasto alla povertà, alla discriminazione, che attua da più di 25 anni ad oggi, con l’apporto di decine e decine di volontari, che procurano quotidianamente viveri con il banco alimentare per gli alimenti in scadenza, che pagano utenze, che cercano occasioni di lavoro e abitazioni in affitto per persone sempre di più italiane che si vergognano di andare a chiedere l’elemosina in Comune
Attua in pratica l’etica della solidarietà fatta non di proclami, ma di attenzione agli ultimi, non mettendosi in vetrina, ma prodigandosi di persona tutti i giorni
così come sollecita Papa Francesco per un ritorno alle origini dell’amore per il prossimo, ma come anche laicamente ci hanno sollecitano i grandi pensatori del passato, oggi purtroppo dimenticati proprio da parte di chi dovrebbe mettere in pratica la solidarietà
Stiamo trasmettendo la cultura dell’apparire e trascurando quella dell’essere, stiamo intessendo un vestito scintillante e ci dimentichiamo che dentro il vestito deve esserci una persona che ha un’anima, e noi a quell’anima non vogliamo pensare, perché è uno sforzo emotivo che ci disturba, è difficile da catalogare, impossibile da mettere in bilancio in capitoli e cifre, ma quell’anima è un impegno che ci interroga perché ha bisogno del passato per poter esistere e progettare il futuro.
Lidia Pege
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