Ordine del giorno sull'edilizia residenziale pubblica
Inviato: ven ott 04, 2019 7:24 am
ORDINE DEL GIORNO: Legge Regionale 39/2017 sull’edilizia residenziale
pubblica. Modificare il provvedimento, iniquo e penalizzante per i più
bisognosi.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ABANO TERME
Premesso che
- con la Legge Regionale del Veneto n. 39 del 3 novembre 2017, pubblicata nel
Bollettino Ufficiale della Regione Veneto n. 104 del 3 novembre 2017, è stata
riformulata la normativa regionale in materia di edilizia residenziale pubblica in
Veneto e che la legge sopranominata regolamenta anche l’attività delle ATER e
disciplina l’accesso agli alloggi popolari, oltre che l’ammontare dei canoni e le
procedure attraverso le quali si procede alla decadenza;
- a due anni dall’approvazione del sopra citato provvedimento e dopo diverse
simulazioni riguardanti il funzionamento dell’applicazione dell’ISEE-ERP e
dell’ISE-ERP (strumenti introdotti per consentire l’accesso agli alloggi, per
stabilire il valore dei canoni di locazione e per procedere alla decadenza)
nello scorso giugno, alle famiglie che risiedono in Veneto con regolare contratto
ERP e già assegnatarie dell’alloggio, sono arrivate le missive con il ricalcolo del
canone e, a migliaia, con la comunicazione di avvio della procedura di sfratto.
Considerato che
- si registrano aumenti di canone di locazione insostenibili per molte famiglie, in
numerosi casi si supera il 40% del reddito percepito (spesso da pensione) e al
tempo stesso vi sono segnalazioni relative all’avvio della procedura di sfratto
per nuclei familiari con uno dei componenti che ha l’unico torto di aver
percepito, dopo decenni di lavoro, la propria liquidazione;
- le procedure di applicazione della suddetta legge appaiono inique e non
corrispondono agli obiettivi previsti dalla norma stessa che parla di canoni
sostenibili e di tutela delle famiglie fragili e vulnerabili, tra le quali vanno
comprese le molte persone anziane che rischiano di subire lo sfratto con
conseguenze destabilizzanti per la loro salute psico-fisica;
- l’applicazione della suddetta legge appare strumento privo di reale efficacia
nel colpire i cosiddetti “furbetti” che nascondono redditi, proprietà, auto di lusso
e continuano impropriamente a rimanere negli alloggi popolari;
Auspicando
- che si continui ed intensifichi l’azione di contrasto all’illegalità di chi occupa un
alloggio pubblico mascherando redditi elevati e che quindi tali alloggi vengano al
più presto rimessi nelle disponibilità di quei nuclei che davvero vivono situazioni
di difficoltà e fragilità sociale;
INVITA
IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO
- a modificare la L.R. 39/2017 al fine di eliminarne gli effetti iniqui e distorcenti;
- ad impegnarsi per la piena messa in disponibilità di quegli alloggi di proprietà ATER
non ancora assegnati.
INVITA
l’ANCI Veneto – l’associazione regionale dei Comuni di Veneto – a unirsi agli sforzi di
quanti stanno chiedendo di modificare la Legge regionale del Veneto n. 39 del 3
novembre 2017, nell’ottica di tutelare tutte le persone sono in condizioni di necessità
abitativa.
Filippo Maregotto
pubblica. Modificare il provvedimento, iniquo e penalizzante per i più
bisognosi.
IL CONSIGLIO COMUNALE DI ABANO TERME
Premesso che
- con la Legge Regionale del Veneto n. 39 del 3 novembre 2017, pubblicata nel
Bollettino Ufficiale della Regione Veneto n. 104 del 3 novembre 2017, è stata
riformulata la normativa regionale in materia di edilizia residenziale pubblica in
Veneto e che la legge sopranominata regolamenta anche l’attività delle ATER e
disciplina l’accesso agli alloggi popolari, oltre che l’ammontare dei canoni e le
procedure attraverso le quali si procede alla decadenza;
- a due anni dall’approvazione del sopra citato provvedimento e dopo diverse
simulazioni riguardanti il funzionamento dell’applicazione dell’ISEE-ERP e
dell’ISE-ERP (strumenti introdotti per consentire l’accesso agli alloggi, per
stabilire il valore dei canoni di locazione e per procedere alla decadenza)
nello scorso giugno, alle famiglie che risiedono in Veneto con regolare contratto
ERP e già assegnatarie dell’alloggio, sono arrivate le missive con il ricalcolo del
canone e, a migliaia, con la comunicazione di avvio della procedura di sfratto.
Considerato che
- si registrano aumenti di canone di locazione insostenibili per molte famiglie, in
numerosi casi si supera il 40% del reddito percepito (spesso da pensione) e al
tempo stesso vi sono segnalazioni relative all’avvio della procedura di sfratto
per nuclei familiari con uno dei componenti che ha l’unico torto di aver
percepito, dopo decenni di lavoro, la propria liquidazione;
- le procedure di applicazione della suddetta legge appaiono inique e non
corrispondono agli obiettivi previsti dalla norma stessa che parla di canoni
sostenibili e di tutela delle famiglie fragili e vulnerabili, tra le quali vanno
comprese le molte persone anziane che rischiano di subire lo sfratto con
conseguenze destabilizzanti per la loro salute psico-fisica;
- l’applicazione della suddetta legge appare strumento privo di reale efficacia
nel colpire i cosiddetti “furbetti” che nascondono redditi, proprietà, auto di lusso
e continuano impropriamente a rimanere negli alloggi popolari;
Auspicando
- che si continui ed intensifichi l’azione di contrasto all’illegalità di chi occupa un
alloggio pubblico mascherando redditi elevati e che quindi tali alloggi vengano al
più presto rimessi nelle disponibilità di quei nuclei che davvero vivono situazioni
di difficoltà e fragilità sociale;
INVITA
IL PRESIDENTE E LA GIUNTA REGIONALE DEL VENETO
- a modificare la L.R. 39/2017 al fine di eliminarne gli effetti iniqui e distorcenti;
- ad impegnarsi per la piena messa in disponibilità di quegli alloggi di proprietà ATER
non ancora assegnati.
INVITA
l’ANCI Veneto – l’associazione regionale dei Comuni di Veneto – a unirsi agli sforzi di
quanti stanno chiedendo di modificare la Legge regionale del Veneto n. 39 del 3
novembre 2017, nell’ottica di tutelare tutte le persone sono in condizioni di necessità
abitativa.
Filippo Maregotto