Documento unico programmazione 2019

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Documento unico programmazione 2019

Messaggioda lidia.pege » sab mar 30, 2019 8:11 pm

Documento unico programmazione 2019
LAVORATORI TERMALI
La specificità del nostro territorio vede l’occupazione di circa 3500 operatori termali più un indotto di circa 2500 addetti
Solo una decina di anni fa erano 5000.
Nel 2017 così come nel 2018 i lavoratori hanno perduto 3 mensilità annue non coperte da alcun ammortizzatore sociale, cioè la cassa integrazione, così si è passati via via da una copertura di 3 mesi poi a 58 giorni poi allo zero assoluto
Agli incontri regionali per richiedere attenzione al problema economico occupazionale sarebbe stato opportuno partecipassero anche gli amministratori del nostro bacino euganeo.. ora pur se è vero che non vi è competenza diretta sui contratti integrativi, certamente io ricordo che vi è stata la massima attenzione e preoccupazione dei sindaci che mi onoro di citare il prof.Talami e il prof.Gennaro, ispiratori e sostenitori dei Cittadini per il Cambiamento
Per ovviare in piccola parte a questi problemi so che si era parlato di devolvere dalle entrate della tassa soggiorno, che ricordo ammonta quest’anno a 2 milioni e 700 mila euro, qualche centesimo procapite all’Obta l’ente bilaterale, per un sostentamento mirato ai nuclei familiari in difficoltà
Anche l’Irpef comunale ne ha risentito così come per tutte le altre tassazioni regionali e statali..così niente introito niente tasse
Dei 3500 addetti complessivi che per quanto riguarda Abano, per quello che so dovrebbero essere almeno 600 persone
Dal 1974 nel BacinoTermale Euganeo grazie ad accordi Provinciali/Regionali i lavoratori a T.I. godevano di assistenza al reddito nel momento in cui le Aziende fermavano l’attività per ristrutturazioni e/o importanti cali di prenotazioni che non permettevano la continuità del lavoro, dovendo ricorrere a sospensioni più o meno lunghe ; solo questo strumento poteva far desistere le Aziende dal ricorrere alla trasformazione dell’attività in “stagionale” ,i tentativi sindacali di resistere ai licenziamenti per “riorganizzazione” infatti, hanno cozzato duro contro il diritto sancito dalla legge
Dal 2015 è stato chiuso il centro per l’impiego cioè l’ufficio di collocamento già sito in Viale delle Terme costringendo i dipendenti a recarsi più volte a quello di Padova o a quello di Monselice e in considerazione che sempre più spesso vengono fatti contratti di alcuni mesi c’è questa peregrinazione avanti e indietro per chiudere o iniziare un lavoro.. riappropriarsi di questo importantissimo servizio trovando una nuova sede in Abano mi sembrerebbe cosa buona e giusta
Chiedo pertanto a tutto il consiglio comunale di prestare attenzione al problema dei lavoratori termali per la tutela del nostro territorio


FONDO DA EROGARSI ALLE CHIESE ED ALLE OPERE RELIGIOSE

La legge regionale 44 del 1987 prevede che l’8% degli oneri di urbanizzazione secondaria venga destinato quale fondo da erogarsi alle chiese ed alle opere religiose, previa richiesta delle stesse entro il 31 ottobre di ogni anno per il bilancio successivo
Preso atto che, dal 2014 al 2016 non vi è stata alcuna erogazione alle Parrocchie di Abano Terme e che solo successivamente all’insediamento di questa amministrazione nel 2017 sono stati elargiti complessivamente 15 mila euro e la stessa cifra nel 2018 divisa per le 3 richieste di contributo: della Parrocchia S. Lorenzo Martire, della Chiesa del Sacro Cuore e della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria – spese imputate allo specifico capitolo 3448 “Interventi per opere religiose –
In particolare per quel che riguarda Giarre il contributo citato è stato erogato delibera del 28 dicembre 2018
“ richiesta per interventi di messa in sicurezza dell’edificio in Via Giarre, 10, per una spesa di circa 45.000,00 euro, più IVA,e successiva richiesta in data 31/10/2018 sempre della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria di Giarre per gli interventi di messa in sicurezza rispetto ai carichi gravitazionali di un edificio ad uso “Scuola Materna Beata Sr. Liduina Meneguzzi” sito in via Giarre n. 10 AbanoTerme per una spesa di circa 31.000,00 euro, più IVA;
Sempre dalla delibera cito: Evidenziato che il contributo complessivo potrà essere definito successivamente al 31/12/2018 sulla base delle effettive somme incassate
Quindi è evidente che quei 5 mila euro sono andati a sostenere parte di quei 76 mila euro necessari al consolidamento della struttura che ospita attualmente i bimbi della materna, e che non li potrebbe ospitare se la scuola non fosse a norma
Allora io chiedo che la somma restante da erogare a seguito dei proventi dei cospicui oneri di urbanizzazione derivanti dai permessi dell’ Ali’ in via Giusti e dall’urbanizzazione dell’ex albergo Mediterraneo di via Marzia vengano equamente suddivisi tra la scuola materna di Giarre per tutti i motivi di cui sappiamo e la Parrocchia di Monteortone che ha informato tutti noi consiglieri con una diretta missiva in data 13 novembre 2018, sull’estrema necessità di avere un contributo atto a sostenere le spese del nostro antico Santuario della Madonna della Salute, Monumento Nazionale del 15 esimo secolo contenente al suo interno affreschi ed opere d’arte di grande valore artistico e culturale a cui il Comune non ha dato finora alcun esito favorevole, nonostante avrebbe potuto e potrebbe attingere anche dalla tassa di soggiorno visto la storicità del sito e l’affluenza dei pellegrini, a testimonianza che i miracoli ci sono stati e che potrebbero anche esserci con le persone di buona volontà
A parer mio la possibilità di distribuire quanto non erogato negli anni precedenti è dovuta per legge, e la modalità di come erogarli dipende dalla valutazione del carico di spesa ..per chi non c’era allora, ricordo che l’unica erogazione fatta dalla precedente amministrazione fu (se non ricordo male di 40 mila euro)al monastero di san Daniele per l’ascensore necessario alle anziane suore ospitate

ASILO NIDO

Il servizio di asilo nido, inteso come tipico servizio all’infanzia, rappresenta una delle politiche cruciali per lo sviluppo del capitale umano e – più in generale – per la crescita di un paese, visto che alla disponibilità del servizio possono essere legate sia le decisioni relative alla fertilità che alla partecipazione femminile al mercato del lavoro. non è un caso che l’Agenda di Lisbona per il 2010 abbia fissato un livello minimo di copertura della popolazione target del 33% per i bambini nella fascia di età 0-3 anni e del 90% per quelli tra 3 anni e l’età della scolarizzazione. Sulla base delle statistiche OCSE, il nostro paese è in testa alle classifiche internazionali assieme alla Francia per tasso di iscrizione ai servizi all’infanzia per bambini dai 3 ai 5 anni, mentre risultano molto contenuti i tassi di iscrizione nella fascia 0-3 anni. E’ su questa fascia quindi che maggiori dovrebbero essere gli sforzi delle politiche sociali.
Il comune di Abano Terme conta 909 bimbi residenti nella fascia 0-6 anni di cui 461 nella fascia 0-3 quindi esattamente la metà
L’asilo nido comunale di via Prati ha una capienza di 70 bambini quello di Monterosso di circa 20 ci sono inoltre ad Abano 2 strutture private che accolgono 6 bimbi cadauna ed il cui costo varia dai 360 ai 410 euro mensili commisurate alle ore di effettiva permanenza…complessivamente quindi un centinaio, quindi per raggiungere il 33% di 461 mancano ancora una cinquantina di posti

PIANO DEL VERDE
Nel programma di governo della città, noi Cittadini per il Cambiamento assieme agli amici del Pd, aderenti all’associazione Salviamo gli alberi di Abano Terme abbiamo voluto fortemente l’inserimento della tutela del verde pubblico e la progettazione del piano del verde pubblico
Le note vicende che hanno deforestato parti importanti della nostra città, ricordiamo via C.Colombo, via Volta, via Petrarca, via Flacco, rendendoci più poveri nell’aria che respiriamo, ricordo soprattutto Padova e le nostre zone sono state citate dalla stampa in questi anni come fortemente a rischio per la salubrità, avendo superato più volte i parametri fissati per legge
A specifica richiesta di indicare se e quali alberi monumentali vi siano ad Abano negli anni scorsi si rispose che non ve ne erano, mentre credo tutti noi ricordiamo la bellezza degli alberi nei giardini dell’Hotel Orologio in via P.d’Abano e del Regina in Viale delle Terme, ma credo anche nell’Hotel San Marco che oggi ci ospita.. nei giardini delle ville Venete della zona in via S.Pio X, in via Diaz Villa Rigoni Savioli, Villa Mocenigo in via Romana, a Villa Gottardo in via Foscolo ma sono certissima che ve ne sono altri
Finalmente considerando l’aspetto paesagistico della città, si vorrà tener conto del rilievo del verde pubblico effettuato nel 2018, cancellare l’obbrobio del verde di plastica delle rotonde e reimpiantare alberi dove non sono stati sostituiti, tra gli altri provvedendo a quelli mancanti di via Mazzini per ricostituire il viale vincolato dalla sovraintendenza del Veneto quale accesso a Villa Bassi già Villa Zazio
La somma indicata in bilancio di 100 mila euro non mi pare granchè visto lo stato di fatto ereditato, ma si è provveduto anche alla potatura dei viali che soprattutto in quartiere Pescarin ha fatto sì che riducendo le chiome si siano ridotte anche le radici di conseguenza, e che la pavimentazione gommosa adottata abbia salvaguardato un camminamento decoroso
Credo che un confronto con le associazioni ambientali del territorio non possa che portare maggior sensibilità e alla considerazione importante che tagliare un albero significa lasciare nell’aria l’inquinamento generato dalle emissioni di un’auto che corra per una settimana intera…

RISORSE UMANE
Voglio sottolineare ancora quanto sia importante cercare un dialogo costruttivo con le persone che hanno il compito di dare attuazione alle politiche dell’amministrazione, in primis con le RSU aziendali rappresentanti dei lavoratori
A tutt’oggi siamo in deficit di 13 persone rispetto alle 123 di qualche anno fa, e solo l’anno scorso sono andate in pensione o di sono dimesse 8 persone credo altrettante quest’anno, ma al di là dei numeri che esprimono solo parzialmente un benessere o meno organizzativo, voglio rimarcare che il rispetto debba esser una priorità, e che diverse situazioni di mancanza di salute di qualche componente venga tutelato con maggior cura
CONSIGLIO COMUNALE
Vorrei in chiusura ribadire quando per me sia fondamentale il dibattito e il confronto tra opinioni diverse in consiglio comunale così come ovunque e in ogni ambito, pensare diversamente non significa offendere qualcuno ma darsi reciprocamente elementi plurimi di valutazioni, se ci si parla ci si capisce, se non si parla non ci si capirà mai, finchè almeno non saremo capaci di leggere nel pensiero
Voglio ricordare quanto l’art.21 al titolo I della nostra costituzione cita “ tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
La stampa non può esser soggetta ad autorizzazioni o censure”, qui voglio ricordare un nostro concittadino il giornalista del Gazzettino Antonio Garzotto che ci ha lasciato in questi giorni, e che negli anni di piombo è stato colpito alle gambe dai terroristi, la responsabilità di una persona coerente non può esser messa in discussione e io come consigliera comunale mi sento di dedicargli questo pensiero che fu di un profeta biblico
“per amore del mio popolo non mi tacerò” Io lo faccio mio con gratitudine
Lidia Pege
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