Intervento sul distretto socio sanitario delle terme

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Intervento sul distretto socio sanitario delle terme

Messaggioda lidia.pege » sab gen 02, 2016 7:37 pm

Intervento sul distretto socio sanitario delle terme

Con legge 833 nel 1978 si istituì il servizio sanitario nazionale per garantire uguaglianza di cure a tutti i cittadini, in quegli anni provvidi di ideali, furono altresì emanate leggi come quella della riforma del diritto di famiglia del 1975, come la legge Basaglia 180 del 78, per la chiusura dei manicomi.
Furono passaggi essenziali per la costruzione di una nuova società e la territorialità dei servizi ne era il metodo, quindi meno ospedalizzazioni, più integrazione sociosanitaria, perché tutti ormai siamo consapevoli che il benessere fisico è strettamente connesso con quello psichico. Non tutto andò benissimo ma l’idea che nel territorio vi siano le risorse più adatte per fronteggiare i problemi fu senz’altro positiva, nel campo della salute mentale molte sono ancora le cose da migliorare, nel campo socio sanitario pure, eppure stiamo osservando un’inversione di tendenza, con la scusa di ottimizzare le spese si sta tornando alle strutture centralizzate, cioè ai presidi ospedalieri
Già nelle precedenti interrogazioni da aprile in poi chiesi attenzione per il centro salute mentale di via Plinia a Montegrotto, basta non far funzionare un’attività per invocarne la chiusura, anche per i servizi sociosanitari di via Galvani ad Abano è lo stesso, pezzi di distretto sono stati portati a Selvazzano come l’attività infermieristica, ed il pap- test del consultorio familiare, difficilmente si tornerà indietro da queste scelte, però se non conosciamo cosa fanno gli operatori non ci scomodiamo più di tanto
Do’ qualche dato:
Per esempio sappiamo che l’assistente sociale preposto alla disabilità segue 28 ragazzi nel 2014 al Ceod Nuova Idea e non già 37 come nel 2012 perché non vi sono risorse per integrare i numeri precedenti?
Sappiamo che nell’uls 16 nel 2012 vi sono stati 71 abusi di minori in Veneto, che nel 2014 sono stati 204 di cui due terzi femmine e dei quali 141 italiani?
E che le donne accolte nei centri antiviolenza nel 2014 sono state 497 con un raddoppio rispetto al 2011?
Sappiamo che l’1,86% ogni mille abitanti è assistito con gli interventi domiciliari quindi per Abano 40 persone, per i 3 comuni termali 70 persone?
Osserviamo che a fronte di risorse regionali per il 2014 uguali a quelle del 2013 vi è stata una riduzione della spesa per i servizi socio assistenziali SAD da parte dei comuni e quindi una flessione in negativo degli utenti
Se non riusciamo a mantenere in loco tutti i servizi che sono qui non riusciremo a dare risposte soddisfacenti ai nostri cittadini
La logopedia dovrà esser smembrata parte ad Abano e parte a Selvazzano e qui voglio ricordare una delle due storiche persone che hanno seguito i bimbi di questi territori: Irene Serafini Sartori, mancata la scorsa settimana, persona che ha dato tempo e competenze per i nostri comuni
Nelle precedenti informative, avevo chiesto che si valutasse l’opportunità di trasferire l’intero distretto anziché nei locali di via Stella in quelli di via Donati qui vicino, che ha un’ampiezza di superficie sicuramente una volta e mezza via Stella, che ha l’ascensore per i due piani ma che soprattutto è vicina alla fermata dell’autobus davanti al Municipio ed ha abbondanza di spazi per parcheggiare
Nulla mi è stato risposto e anziché cogliere la disponibilità di un suggerimento migliorativo si è voluto ribadire con poca sensibilità la posizione presa
Lidia Pege cittadini per il cambiamento 29.12.2015
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