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Intervento Filippo Maragotto sul DUP 2021

MessaggioInviato: dom mar 14, 2021 4:57 pm
da lidia.pege
OGGETTO: intervento – DUP 2021
Filippo Maragotto
un saluto ai cittadini che seguono i lavori del Consiglio comunale da casa.
Ho pensato a un intervento in due parti. Perché due sono le sottolineature che mi
preme fare in questa occasione. In un momento mai così difficile per l’approvazione
di un documento di previsione che nasce in mesi caratterizzati dall’incertezza.
Inizio quindi con un plauso ai tecnici e agli assessori che hanno preparato un
documento articolato e complesso in condizioni davvero particolari. E vado con la
memoria ai dati degli anni passati, quando le prospettive erano altre. Nei tre anni
precedenti abbiamo compiuto delle scelte – che mi sembra giusto ricordare – che
hanno permesso di arrivare oggi a non subire il contesto internazionale senza difese.
Certo la situazione è drammatica. Ma possiamo sottolineare che quanto fatto negli
ultimi tre anni di amministrazione in tema di programmazione ci permette di sapere
con certezza che – nonostante le enormi difficoltà presenti – Abano Terme non si
fermerà nel 2021. Abbiamo ascoltato i numeri proposti dagli assessori Pozza e Bano.
Abbiamo sentito quanti progetti saranno comunque portati a termine nella nostra
città nei mesi che verranno.
Ricordo che nel momento in cui questa amministrazione è entrata in carica non ha
trovato alcun progetto approvato da portare avanti. Di fatto, siamo partiti da zero.
Oggi i progetti relativi alle opere pubbliche approvati, realizzati, in via di conclusione
sono 22. Molti strumenti di progettazione e regolamenti sono stati aggiornati o lo
saranno a breve. Una mole di programmazione che – come ho detto prima – ci
mette al riparo da colpi ancor più duri che questo periodo avrebbe potuto infierire
sulla nostra città.

Alcuni progetti ci piacciono molto: penso agli interventi sulle scuole, alla
sistemazione straordinaria di strade e marciapiedi che ha reso la nostra città più
fruibile anche ai pedoni, all’attenzione per la sicurezza, alla cura per i progetti
educativi e sociali. Tutti interventi che vediamo sostanzialmente confermati negli
stanziamenti del bilancio di previsione. Attendiamo con fiducia il nuovo disegno
dello spazio del Teatro Magnolia, per il quale vediamo confermato l’impegno di
spesa iniziale.
Un po’ di perplessità la avanziamo per lo stanziamento relativo al nuovo Municipio:
non che Abano non abbia bisogno di spazi adatti ai dipendenti comunali e all’intera
macchina amministrativa, non che sia venuta meno la nostra sensibilità per una sala
civica capace di accogliere il Consiglio comunale e i cittadini che intendono
partecipare. Forse però il momento storico richiede ancora maggiore prudenza.
E vado alla seconda sottolineatura.
Secondo le anticipazioni del rapporto ISTAT relativo alla povertà assoluta e alle
spese per consumi – le cui stime preliminari sono state presentate ieri 4 marzo – nel
2020 in Italia le famiglie in condizione di povertà assoluta sono oltre 2 milioni (il
7,7% del totale, 335mila in più rispetto all’anno precedente. Il numero complessivo
delle persone in questa condizione è di circa 5,6 milioni, oltre un milione in più
rispetto al 2019.
Se le situazioni più difficili erano e rimangono quelle delle regioni meridionali,
l’Istituto nazionale di statistica rileva che l’incremento della povertà assoluta è
evidente soprattutto qui al Nord, dove riguarda quasi 220 mila famiglie e oltre 700
mila persone.
Parto da questi dati nazionali per condividere in questa sede una preoccupazione
ben presente a chi in questi dodici mesi ha visto cambiare il volto della città. Quanti
vivono ad Abano e sono abituati a confrontarsi con le persone che ad Abano
lavorano o hanno attività economiche, sanno che i dati dell’Istat rispecchiano una
catastrofe economica che proprio in città come la nostra sta provocando disagi
profondi che hanno stravolto le vite di decine di famiglie. Se proprio il mondo del
turismo è la vittima numero uno della terribile crisi economica conseguente alla
pandemia (penso a tutti gli addetti nelle agenzie di viaggi, negli hotel, nei ristoranti,
nelle attività curative legate alla fangoterapia e nelle piscine, nei bar e in tutte le
attività commerciali che sulla presenza di turisti hanno fondato la loro storia e la
loro fortuna), proprio nelle città come la nostra più evidenti sono i segni profondi e
purtroppo duraturi di una crisi che non lascia intravedere la sua fine.

È già stata preannunciata, in diverse forme dagli Assessori che hanno esposto le
posizioni di loro competenza, la massima attenzione per le categorie più soggette
alle difficoltà del periodo. Comprendo e condivido le sottolineature fatte
sull’importanza data agli sforzi per riattivare nelle forme e nei tempi che si
renderanno possibili il settore turistico.
Mi preme però, anche a nome dell’intero gruppo dei Cittadini per il cambiamento e
dei tanti cittadini che ci hanno segnalato le crescenti difficoltà, incoraggiare l’azione
già intrapresa da questa amministrazione per il rafforzamento della rete
assistenziale, di sostegno alle nuove necessità che tante famiglie stanno per la prima
volta sperimentando. Sappiamo che alcune iniziative sono state messe in atto fin
dalla primavera scorsa. Sappiamo che negli ultimi 12 mesi più volte il comune di
Abano è intervenuto per dare risposte alle nuove richieste d’aiuto. Sappiamo che
anche recentemente l’amministrazione si è attivata per mettere in rete quanti
possono meglio intercettare i bisogni nel territorio (penso alle parrocchie, in primis,
ma anche ai gruppi sportivi e alle tante associazioni di volontariato). Sappiamo che
non manca sensibilità negli amministratori e nei tecnici comunali competenti.
Siamo contenti quindi dei due milioni messi a bilancio per gli interventi legati al
vasto mondo del sociale.
Bene quindi i 300 mila euro destinati al favorire la permanenza presso le proprie
case dei nostri anziani, bene i 365 mila euro a favore del sostegno dei minori, bene
l’aumento a 100 mila euro dei fondi destinati all’assistenza primaria delle famiglie
attraverso aiuti mirati. Bene l’aumento del fondo destinato a garantire pasti a
domicilio. Bene la cifra vicina ai 100 mila euro per coprire canoni d’affitto che le
famiglie non riescono a pagare e che aggiungono ansia al disagio.
Ma vi incoraggiamo a compiere tutti gli sforzi per mettere in atto tutto quanto sarà
possibile per contenere i contraccolpi economici, sociali, educativi di questa crisi.
Sappiate che nel nostro gruppo – ma sono certo, in ogni gruppo consiliare qui
rappresentato – troverete sostegno ad ogni iniziativa che vada nella direzione di
ridurre i disagi di famiglie, anziani e giovani. A prevenire situazioni che possono
generare disperazione. A intervenire per contrastare la povertà educativa che lascia
segni indelebili. Perché nessuno deve indietro. Perché nessuno deve sentirsi
abbandonato come profugo in un mare in tempesta.