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Documento unico programmazione DUP 2021

MessaggioInviato: sab mar 06, 2021 6:01 pm
da lidia.pege
DOCUMENTO UNICO PROGRAMMAZIONE 2021
Alla Missione 12 programma 6 pag 126 “diritto alla casa” si parla della graduatoria dei richiedenti alloggi di edilizia residenziale pubblica ERP che vede più di un centinaio di famiglie, inoltre a dicembre dell'anno scorso è stata approvata una nuova graduatoria con altri parametri per l'accesso di alloggi non Erp nel condominio Ballatoio e alla Corticella che riguarda altre 40 famiglie
Il problema della casa, con la crisi economica in atto, vedrà molte famiglie di Abano non far fronte al pagamento dei mutui in corso per la perdita del lavoro, e ricordando che Abano è comune ad alta tensione abitativa, penso che questa sarà una priorità dell'Amministrazione non solo di questa ma anche delle future, ecco perchè avendo una quantità rilevante di immobili comunali o regionali dell'Ater è necessario che vi sia sollecitudine nell'assegnazione di quelli sfitti, per far sì che famiglie che ne hanno legittimamente diritto, le occupino al più presto e per evitare che vi sia un danno erariale per i mancati canoni
Ricordo che la passata amministrazione aveva cercato di venderne una parte notevole e che noi ci siamo opposti con tutte le nostre forze
ho chiesto in sede delle prime commissioni urbanistiche e anche successivamente,che il problema casa fosse gestito dall'ufficio patrimonio dell'ufficio tecnico così come era in passato proprio per le competenze tecniche specifiche che il tema richiede, ed ora che l'ufficio servizi sociali è oberato da richieste urgenti di aiuti economici dovuti alla pandemia troverei ancora più opportuno il passaggio di questa incombenza al tecnico
Per dare conto e ragione di tanta preoccupazione in questo ambito voglio leggere degli stralci del libro del prof. Federico Talami “ ABANO TERME
50 anni di amministrazioni democratiche 1946-1996” sulla tematica Edilizia Popolare
Nel quadriennio 1960-64 furono costruiti 12 alloggi dall'Istituto Autonomo case popolari di cui 4 in via Palladio e 8 in via Boito, dal 1970 al 75 vi fu un rilevantissimo sforzo delle finanze comunali per l'edilizia economica popolare Peep, nel 1971 in zona Giarre furono acquistate aree per il piano di edilizia economica popolare, nel 1972 vengono ceduti all'istituto case popolari 6.000 mq di area nel nucleo 5 del peep, nel 1973, costruiti 18 alloggi
Per l'acquisizione di aree per l'edilizia economica e popolare “l'amministrazione non ha temuto di impegnarsi per varie centinaia di milioni”, e furono assegnati terreni nei nuclei 2 e 5 Monterosso e San Lorenzo e sempre a san Lorenzo furono costruiti da parte dell'Ater 18 alloggi con il contributo del Comune
Nel 1980 furono acquistati 5 alloggi per persone sfrattate in località Giarre..
“il tema degli sfratti era un assillo costante in quel tempo”..L'amministrazione ha saputo trovare una risposta al dramma dello sfratto attraverso convenzioni con i proprietari privati per la disponibilità di alloggi in affitto:In tal modo nel territorio del Comune non si è avuto alcuno sfratto esecutivo
Nel 1985 Intervento dell'istituto Autonomo Case popolari per 48 alloggi nel nucleo 6 peep
nel 92 variante al nucleo 4 peep dietro Villa Bassi mutuo di 470 milioni
8 alloggi nell'ex hotel mignon in via Petrarca e 4 alloggi per anziani nel nucleo 5 peep ,14 alloggi Corticella, 22 minialloggi per anziani al Ballatoio nucleo 6

Questo per far capire negli anni quanti investimenti e quanta preoccupazione al problema casa

Alla missione 7 programma 1 Turismo a pag.84
Vorrei poi sottolineare un altro aspetto che mi sta a cuore per cui mi sono chiesta a quando risale il sentire comune dei nostri territori euganei per cercare di fronteggiare non da soli ma in sinergia il problema del rilancio termale e turistico di Abano perseguendo tutti i costi un accordo con i comuni viciniori
e leggo a pag.48 della tesi di laurea di Filippo Maragotto dell'anno accademico 1996/1997 titola “da centro agricolo a città termale Abano Terme 1919-1946” disponibile nella nostra biblioteca civica
Il 27.7.1927 I membri della neonata l'Azienda (di Cura) respinsero la proposta fatta dal Comune di Padova tendente al graduale assorbimento di numerosi comuni contermini tra cui quello di Abano “Convinti che alla Zona Termale potrebbe derivarne un reale beneficio dall'ingrandimento del Comune di Abano con l'assorbimento delle zone termali e climatiche dei limitrofi Comuni di S.Pietro Montagnon, Torreglia e parte di Teolo”
Credo che ciò sia stato davvero lungimirante e sia ora opportuno stringere i tempi
Preciso di aver fatta questa ricerca all'insaputa del consigliere citato e colgo l'occasione per ringraziare Daniele Ronzoni per la disponibilità e competenza e l'assessore Cristina Pollazzi