Intervento Smaltimento rifiuti qualche idea dalla Germania

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Intervento Smaltimento rifiuti qualche idea dalla Germania

Messaggioda lidia.pege » mer lug 22, 2020 9:19 pm

Smaltimento rifiuti, qualche idea dalla Germania


In Germania è il produttore che finanzia lo smaltimento degli oggetti divenuti rifiuti, in quanto il costo per tale operazione è già compreso nel prezzo di acquisto. Al cittadino rimangono i costi per lo smaltimento del secco.

MONACO DI BAVIERA. In Germania come ci si comporta riguardo lo smaltimento dei rifiuti? La prima regola seguita è: evitare le immondizie, poi se proprio non riesci ad evitarle, segui la seconda regola: separale e se anche questa non funziona, accetta la terza: paga e soffri (nel senso di vivere in mezzo all’immondizia).

È chiaro che si investe molto per diffondere il rispetto della prima regola sopratutto nella scuola e nelle famiglie. Una volta portando all’isola ecologica del materiale elettrico, sono stato avvicinato da un addetto che mi ha messo in mano un foglio con la scritta: “Sabato tutti al parco comunale a raccogliere i rifiuti e migliorare l’ambiente dove giocheranno i tuoi figli.”

L’ufficio statistiche (DESTATIS) ha calcolato che nel 2011 furono prodotti 37,2 milioni di tonnellate di rifiuti domestici, corrispondenti a 454 Kg per persona, 4 Kg in più di quelli del 2010. Allora si spinge la seconda regola: separare. Proprio perché la raccolta differenziata comincia a essere presa sul serio anche in Italia è interessante vedere funzionamento e logica di quanto avviene in Germania, almeno per quanto mi è noto.

In Germania la raccolta differenziata dei rifiuti domestici incomincia verso la metà degli anni ’70, ma dal 1990 si è intensificata regolando il riciclaggio e valorizzandone le materie prime contenute. Parallelamente al fiorire del business del riciclaggio lo smaltimento in discariche è notevolmente diminuito. Dal 1 Giugno 2005 è proibito poi lo smaltimento dei rifiuti non trattati, mentre il secco viene eliminato in inceneritori e trasformato in energia elettrica o calore (circa 17 milioni di tonnellate nel 2006). La legislazione vigente, la Kreislaufwirtschaftsgesetz, però impone priorità, prima il riutilizzo e la rivalorizzazione e solo dopo, per il rimanente, la trasformazione in energia.

La suddivisione dei rifiuti in varie categorie è simile a quella italiana. Carta, vetro, umido, imballaggi e secco vengono ritirati dagli addetti presso le abitazioni, negozi o condomini; medicine, materiale elettrico, pile, verde, lubrificanti, legno, ferrovecchio, macerie, vestiti sono da portare all’apposito punto di raccolta (equivalenti alle nostre isole ecologiche). Per il cittadino, lo smaltimentoè per la maggior parte gratuito in quanto il costo già compreso nel prezzo di acquisto (quindi è il produttore che finanzia lo smaltimento), oppure il riuso e la valorizzazione dei materiali contenuti è sufficiente a coprirlo (pagato quindi dal guadagno di chi “lavora” il rifiuto riciclato). Al cittadino rimangono i costi per lo smaltimento del secco. Si paga a volume per dimensioni e numero di bidoni o cassonetti richiesti.

Il sistema duale di smaltimento Der grüne Punkt è un metodo per la separazione e la rivalorizzazione dei rifiuti introdotto dalla società Duales System Deutschland GmbH (DSD). La DSD garantisce che i rifiuti smaltiti o rivalorizzati in proprio o da ditte da lei autorizzate rispettano le richieste della legge del 1991, il Verpackungsverordnung,che attribuisce al produttore la responsabilità dello smaltimento dei rifiuti derivati dai suoi prodotti. Il servizio viene spesso affidato a imprese locali, comunali o regionali. I costi sia per l’uso del marchio che per la partecipazione al sistema duale vengono scaricati sul consumatore col prezzo di acquisto.

Dove è praticato il sistema duale, l’unità famigliare o il condominio dispone di un bidone o cassonetto di colore giallo dove introdurre contenitori e imballaggi col marchio Grüner Punkt. È compito di chi raccoglie i rifiuti occuparsi direttamente dello smaltimento o trattamento, oppure inviarli a chi lo farà per lui. Secondo alcuni studi, grazie alle tecniche impiegate, la quota rivalorizzata dal sistema duale è conveniente anche senza una precedente separazione manuale del contenuto dei bidoni/cassonetti, l’unica condizione è che il rifiuto sia asciutto e non mescolato con residui di cucina.

La cauzione per il multiuso di bottiglie e contenitori. Il consumatore paga una cauzione all’acquisto di bottiglie di vetro o di plastica PET multiuso (le bottiglie di plastica dell’acqua minerale sono multiuso ma non le lattine di alluminio). La cauzione verrà restituita alla riconsegna del vuoto presso lo stesso punto dove é avvenuto l’acquisto (supermercato/negozio). Bottiglie vuote di vetro non restituite vanno a finire nel bidone del vetro, contenitori di plastica nel secco. La cauzione è persa. La cauzione per una vuoto di bottiglia di vino è 2-3 €Cent, 8 per un vuoto di birra, 15 per una di PET, Yogurt o latte.

Al contrario delle bottiglie e contenitori usati una-sola-volta che devono essere lavorati (esempio la plastica ridotta a granuli e poi fusa nuovamente), quelli multiuso vengono semplicemente lavati chimicamente e poi riusati. Una bottiglia di vetro può venire usata fino a 50 volte e una bottiglia di plastica fino a 25; non ne guadagna solo il clima ma anche i posti di lavoro che vengono conservati.

Esempio Monaco di Baviera. Oltre a quanto detto sopra (contenitore giallo per imballaggi e per il vetro) il servizio per lo smaltimento dei rifiuti prevede in ogni casa/condominio tre tipi di bidoni/cassonetti: per carta, per secco e umido. Questi vengono vuotati in genere una volta la settimana, nei giorni prestabiliti. Se non si producono tanti rifiuti ci si può associare col vicino.

Per il seccoi rifiuti vengono bruciati nell’inceneritore. I costi dello smaltimento del secco (dal 1.01.2013) vanno da 287 €/anno per uno svuotamento settimanale del bidone da 120 litri (150 € se quindicinale) fino a 1696 €/anno per cassonetto da 1100 litri (920 € se quindicinale). Non sono accettati rifiuti oltre il bordo del contenitore o per terra.

Compostaggio. Mi sono chiesto, perché sul tema compostaggio non sento parlare dove abito? È vero che se non abiti in campagna o non hai un giardino il problema non te lo poni, tutto va a finire nell’umido, ma quale è la vera ragione?

Ho fatto allora una breve ricerca in internet, il secco contiene all’incirca il 48% di rifiuto di natura biologica che il cittadino, piuttosto di smaltire nell’umido o nel proprio compostaggio, getta nel secco. Dal 2005 in Germania i rifiuti biologici vengono bruciati negli inceneritori. Sembra che la temperatura nell’inceneritore sia troppo alta a causa del materiale per imballaggi nel secco. Bruciare rifiuti biologici di potere calorico inferiore diminuisce la temperatura e contrariamente a quanto si pensa i gestori degli inceneritori la accettano poiché diminuisce la manutenzione delle griglie nel forno. Il risparmio dei costi supera la perdita di calore.

In ultimo e da non dimenticare, umido e rifiuti biologici sono biomasse (energia rinnovabile) e le biomasse vengono poi bruciate per produrre energie, quello che alla fine fa un inceneritore.

Angelo Pirovano Monaco di Baviera
Lidia Pege
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