Premesso
- che da diversi mesi si rincorrono voci sempre più preoccupate ed allarmate in ordine alla situazione della Casa di Cura di Abano Terme, con riferimento alla qualità dei servizi in regime di convenzione, al trattamento dei dipendenti, alla fuga o all’allontanamento dei medici più qualificati;
- che, in particolare, con il susseguirsi dei passaggi di proprietà delle quote societarie, sembra accentuarsi gravemente una situazione di degrado dei servizi convenzionati, dal pronto soccorso alle prestazioni ambulatoriali, laddove ad esempio i cittadini si vedono costretti a lunghe code, non solo per i tempi di prenotazione delle visite specialistiche, ma addirittura per effettuare il semplice pagamento del ticket al momento della prestazione;
- che da mesi ormai sulle ringhiere della Casa di Cura di Abano Terme sventolano le bandiere delle organizzazioni sindacali a testimoniare un disagio ed una costante agitazione del personale, che certo non conferisce ai pazienti e familiari che si recano nella struttura la necessaria tranquillità di trovare il giusto trattamento terapeutico e la necessaria serenità per sopportare meglio le difficoltà che comunque il ricorso alla struttura ospedaliera comportano;
- che, a fronte di discutibili ristrutturazione di uffici e di corsie, risulta assai critica anche la posizione del personale dipendente impiegatizio ed infermieristico, costretto spesso a lavorare in condizioni sempre più al limite, riverberandosi tutto ciò direttamente sul cittadino utente, soggetto a quotidiane arrabbiature proprio nel momento in cui avrebbe invece bisogno di maggior sostegno;
- che nel medesimo lasso di tempo si è assistito ad una progressiva rotazione del personale medico, con vere e proprie fughe e\o allontanamenti forzati di professionisti di provata capacità, tale da provocare un notevole impoverimento del livello qualitativo del servizio, oltre ad uno sconcerto nei confronti dei pazienti, che hanno visto venir meno dei punti di riferimento e di fiducia;
- che la situazione descritta sembra convergere inesorabilmente verso un quadro complessivo in cui la Casa di Cura, nel curare i suoi legittimi interessi, sembra comprimere seriamente quelli degli utenti e dei lavoratori, nonostante essa goda di un regime di convenzione e, soprattutto, di un occhio di riguardo che il nostro Comune ha sempre avuto proprio per tutto ciò che essa rappresentava di positivo;
- che il Suo terzo programma amministrativo dell’anno dichiara “indispensabile il dialogo con la Casa di Cura, struttura ritenuta indispensabile dall’azienda sanitaria e per questo <promossa> al rango di Presidio Ospedaliero” ragion per cui “… dovrà tener conto delle esigenze del territorio eventualmente ritarando i servizi che offre e che potrà offrire sia per i cittadini residenti che per gli ospiti”;
Alla luce di quanto sopra sono a chiederLe:
1)Intende l’Amministrazione da Lei presieduta prendere seriamente in esame la situazione sopra esposta, ad esempio sollecitando una indagine conoscitiva da parte dell’ULSS volta a verificare i livelli qualitativi dei servizi e delle prestazioni in regime di convenzione, ovvero convocando i vertici dell’Azienda onde rammentare loro la necessità di rispettare sotto ogni profilo la natura pubblica di parte dei loro servizi ?
2)Intende in ogni caso l’Amministrazione da Lei presieduta sospendere ogni trattamento di riguardo nei confronti della Casa di Cura fintantoché non si verificherà all’interno di tale struttura una seria inversione di tendenza a favore di una reale attenzione del cittadino utente ?
Abano Terme, 13 gennaio 2007
per il gruppo
CITTADINI per il Cambiamento
il consigliere
Monica Lazzaretto