Entro tre mesi lo scioglimento disposto dal Capo dello Stato (Il Mattino 15 luglio 2016)
(Federico Franchin)
Dopo la sospensione del consiglio comunale decretata mercoledì pomeriggio dal prefetto Patrizia Impresa, ieri è stato il primo giorno di lavoro con pieni poteri (sindaco, giunta e consiglio) per il commissario prefettizio Pasquale Aversa.
Commissario, qual è ora l’iter che porterà allo scioglimento del consiglio comunale?
«Ora il ministero dell’Interno dovrà condividere le posizioni espresse nel provvedimento di mercoledì dal Prefetto di Padova. Il base alla relazione del Prefetto il Viminale valuterà se ci sono le condizioni per sciogliere il consiglio. Successivamente arriverà il provvedimento del presidente della Repubblica».
Che tempi si prevedono?
«A norma di legge tutto deve avvenire entro 90 giorni dal decreto di sospensione del Prefetto. Il provvedimento del presidente della Repubblica mi darebbe indubbiamente più libertà di manovra, mi renderebbe più forte, perché fino a quando non arriverà questo decreto stiamo ancora parlando di una sospensione che potrebbe essere impugnata da qualcuno in qualsiasi momento di fronte al Tar del Veneto».
È da escludere un reinserimento dell’ormai ex sindaco Luca Claudio?
«Non ci sono i presupposti per legge di un suo eventuale ritorno».
Quali sono le motivazioni che hanno portato il prefetto Patrizia Impresa a sospendere il consiglio?
«Il consiglio così come era fino a mercoledì non poteva funzionare, in quanto mancava la minima presenza di consiglieri necessaria. Il numero legale è nove e in questo momento avremmo avuto solamente sei consiglieri in carica. Si è evidenziata l’impossibilità di portare avanti l’assise. Chi convocavo, dato che lo statuto prevede come numero legale che siano presenti in consiglio almeno nove consiglieri? Non aveva senso andare avanti, dato che in prima seduta sarebbe mancato il numero legale».
Esistono le possibilità per tornare al voto già in autunno agganciandosi al referendum?
«Dipenderà dallo scioglimento disposto dal capo dello Stato. C’è un percorso da rispettare quindi fare previsioni ora è impossibile, dato che ragioneremmo puramente di fantasia».
Quali saranno i suoi primi provvedimenti?
«Devo capire e studiare la situazione e poi inizierò a lavorare, partendo dall’ordinaria amministrazione. In questi giorni mi sto concentrando sugli incontri con il personale. Ho conosciuto i revisori dei conti e ascoltato le esigenze del personale. Sicuramente arriverà un nuovo capo dell’Ufficio tecnico».
mattino
15 luglio 2016