Femminicidi, 6 donne morte in una settimana
Inviato: ven gen 31, 2020 8:18 pm
Femminicidi, 6 donne morte in una settimana. Il pg della Cassazione: "Emergenza nazionale"
L'analisi del Procuratore generale Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario. In Italia calano complessivamente gli omicidi ma quelli che vedono vittime le donne restano stabili. E nel 28% dei casi - recita il Rapporto Eures - vengono preceduti da altri reati
31 gennaio 2020 Repubblica
Palermo, le cifre di una strage: 16 donne assassinate nel 2019
ROMA - Cinque donne uccise in due giorni, sei in una settimana, più il cadavere di una donna ritrovato dopo mesi e il fidanzato arrestato. E' un bilancio orribile, che porta il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario a parlare dei femminicidi come "emergenza nazionale".
A Mussomeli, Caltanissetta, un uomo ha ammazzato la compagna e la figlia 27enne della donna, poi si sparato. A Genova una donna è stata uccisa dall'ex marito che poi ha tentato il suicidio. Ieri una donna è morta dopo tre giorni di violenze fisiche subite dal marito e una 28enne incinta è stata trovata senza vita. Il marito è stato arrestato. Lunedì è stata trovata senza vita nel Bresciano Francesca Fantoni, l'uomo che l'ha uccisa ha confessato dopo due giorni. Ad Alghero, Speranza Ponti, scomparsa mesi fa è stata ritrovata cadavere: il fidanzato è in stato di fermo.
Nonostante gli omicidi di ambo i sessi siano calati in Italia, rimangono percentualmente più elevati i numeri di quelli che vedono come vittime le donne. Ad accorgersene è anche l'analisi statistica condotta dal Pg della Cassazione. Il dato che riguarda l'uccisione di donne nel nostro Paese è tanto più grave, questo il ragionamento del Pg, dal momento che l'Italia è sotto la media Ue, in assoluto, per quanto riguarda gli omicidi in generale.
Nel "contesto positivo" del calo degli omicidi con uomini come vittime - 297 nel 2019, dato inferiore a quelli che si registrano in media negli altri Paesi Ue - "è ancora più drammatico il fatto che permangono pressoché stabili, pur in diminuzione, i cosiddetti femminicidi", ha detto Salvi ritenendoli una "emergenza nazionale". In particolare, secondo i dati illustrati con allarme dal Pg, "le donne uccise sono state 131 nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019. Aumenta di conseguenza il dato percentuale, rispetto agli omicidi di uomini, in maniera davvero impressionante", ha sottolineato Salvi tralasciando i dati che riguardano gli uomini.
L'ultimo Rapporto Eures su 'Femminicidio e violenza di genere', ha messo in evidenza come quello familiare sia l'ambiente dove viene commessa la maggior parte di questi reati. Tra le mura domestiche, o comunque per mano di partner, mariti e fidanzati, vengono commessi oltre l'85% dei delitti con vittime femminili. La coppia si conferma come un 'luogo' ad alto rischio. Nel 28% dei casi, la violenza procede il suo corso ingravescente e sono stati riscontrati precedenti maltrattamenti come violenze fisiche, stalking e minacce. Per l'Eures, il femminicidio rappresenta "l'ultimo anello di una escalation di vessazione e violenze che la presenza di un'efficace rete di supporto potrebbe invece riuscire ad arginare".
Su questo aspetto della 'rete', il Primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone parlando del 'Codice rosso' - l'insieme di norme introdotte a luglio per dare maggiore tutela alle donne abusate - ha sottolineato che "l'intervento in favore delle vittime deve interessare non solo le strutture giudiziarie, ma anche quelle pubbliche (servizi sociali), private (associazioni di volontariato) e sanitarie, sulla base di un modello di intervento di cui dovrà necessariamente essere individuato un credibile soggetto di coordinamento".
L'analisi del Procuratore generale Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario. In Italia calano complessivamente gli omicidi ma quelli che vedono vittime le donne restano stabili. E nel 28% dei casi - recita il Rapporto Eures - vengono preceduti da altri reati
31 gennaio 2020 Repubblica
Palermo, le cifre di una strage: 16 donne assassinate nel 2019
ROMA - Cinque donne uccise in due giorni, sei in una settimana, più il cadavere di una donna ritrovato dopo mesi e il fidanzato arrestato. E' un bilancio orribile, che porta il Procuratore generale della Cassazione Giovanni Salvi nella sua relazione all'anno giudiziario a parlare dei femminicidi come "emergenza nazionale".
A Mussomeli, Caltanissetta, un uomo ha ammazzato la compagna e la figlia 27enne della donna, poi si sparato. A Genova una donna è stata uccisa dall'ex marito che poi ha tentato il suicidio. Ieri una donna è morta dopo tre giorni di violenze fisiche subite dal marito e una 28enne incinta è stata trovata senza vita. Il marito è stato arrestato. Lunedì è stata trovata senza vita nel Bresciano Francesca Fantoni, l'uomo che l'ha uccisa ha confessato dopo due giorni. Ad Alghero, Speranza Ponti, scomparsa mesi fa è stata ritrovata cadavere: il fidanzato è in stato di fermo.
Nonostante gli omicidi di ambo i sessi siano calati in Italia, rimangono percentualmente più elevati i numeri di quelli che vedono come vittime le donne. Ad accorgersene è anche l'analisi statistica condotta dal Pg della Cassazione. Il dato che riguarda l'uccisione di donne nel nostro Paese è tanto più grave, questo il ragionamento del Pg, dal momento che l'Italia è sotto la media Ue, in assoluto, per quanto riguarda gli omicidi in generale.
Nel "contesto positivo" del calo degli omicidi con uomini come vittime - 297 nel 2019, dato inferiore a quelli che si registrano in media negli altri Paesi Ue - "è ancora più drammatico il fatto che permangono pressoché stabili, pur in diminuzione, i cosiddetti femminicidi", ha detto Salvi ritenendoli una "emergenza nazionale". In particolare, secondo i dati illustrati con allarme dal Pg, "le donne uccise sono state 131 nel 2017, 135 nel 2018 e 103 nel 2019. Aumenta di conseguenza il dato percentuale, rispetto agli omicidi di uomini, in maniera davvero impressionante", ha sottolineato Salvi tralasciando i dati che riguardano gli uomini.
L'ultimo Rapporto Eures su 'Femminicidio e violenza di genere', ha messo in evidenza come quello familiare sia l'ambiente dove viene commessa la maggior parte di questi reati. Tra le mura domestiche, o comunque per mano di partner, mariti e fidanzati, vengono commessi oltre l'85% dei delitti con vittime femminili. La coppia si conferma come un 'luogo' ad alto rischio. Nel 28% dei casi, la violenza procede il suo corso ingravescente e sono stati riscontrati precedenti maltrattamenti come violenze fisiche, stalking e minacce. Per l'Eures, il femminicidio rappresenta "l'ultimo anello di una escalation di vessazione e violenze che la presenza di un'efficace rete di supporto potrebbe invece riuscire ad arginare".
Su questo aspetto della 'rete', il Primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone parlando del 'Codice rosso' - l'insieme di norme introdotte a luglio per dare maggiore tutela alle donne abusate - ha sottolineato che "l'intervento in favore delle vittime deve interessare non solo le strutture giudiziarie, ma anche quelle pubbliche (servizi sociali), private (associazioni di volontariato) e sanitarie, sulla base di un modello di intervento di cui dovrà necessariamente essere individuato un credibile soggetto di coordinamento".