Vandalizzato Giardino dei giusti inaugurato da Liliana Segre
Inviato: dom nov 10, 2019 1:41 pm
Vandalizzato il Giardino dei giusti inaugurato da Liliana Segre
Era appena stato inaugurato per celebrare chi ha lottato contro i totalitarismi salvando vite umane
francesco rigatelli
10 Novembre 2019 Stampa
Il Giardino dei giusti di Milano, appena inaugurato da Liliana Segre, è stato vandalizzato con scritte e vernice rossa. I vandali hanno imbrattato l'illuminazione dell’anfiteatro e scritto sulla segnaletica «Via le ruspe dal Monte Stella».
A denunciare l’accaduto è stato sabato il presidente del Municipio 8, Simone Zambelli, annunciando un esposto contro ignoti. Non è la prima volta che nella zona appaiono scritte simili, dato che l’ampliamento del giardino è stato sempre contestato da una parte dei cittadini del quartiere, ma per Gabriele Nassim, il presidente di Gariwo, l’associazione che lo gestisce, «non è un caso che questa provocazione sia avvenuta il giorno dopo la decisione del Prefetto di dare una scorta alla senatrice a vita», per mano di «quanti cercano di creare un clima d’odio nel Paese».
Di «tempistica sospetta» parla anche il Pd, mentre l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran paragona l’accaduto a un atto fascista. Dura anche la reazione del ministro della Cultura Dario Franceschini, secondo cui «ogni violenza, minaccia o atto vandalico contro persone e luoghi che rappresentano la diversità culturale e religiosa nel nostro Paese è un attacco alla Repubblica Italiana e non va sottovalutato». E nell’occasione il ministro ha annunciato di aver ripristinato il finanziamento di 25 milioni di euro per il Museo dell’antisemitismo di Ferrara, cancellato dal precedente governo.
Era appena stato inaugurato per celebrare chi ha lottato contro i totalitarismi salvando vite umane
francesco rigatelli
10 Novembre 2019 Stampa
Il Giardino dei giusti di Milano, appena inaugurato da Liliana Segre, è stato vandalizzato con scritte e vernice rossa. I vandali hanno imbrattato l'illuminazione dell’anfiteatro e scritto sulla segnaletica «Via le ruspe dal Monte Stella».
A denunciare l’accaduto è stato sabato il presidente del Municipio 8, Simone Zambelli, annunciando un esposto contro ignoti. Non è la prima volta che nella zona appaiono scritte simili, dato che l’ampliamento del giardino è stato sempre contestato da una parte dei cittadini del quartiere, ma per Gabriele Nassim, il presidente di Gariwo, l’associazione che lo gestisce, «non è un caso che questa provocazione sia avvenuta il giorno dopo la decisione del Prefetto di dare una scorta alla senatrice a vita», per mano di «quanti cercano di creare un clima d’odio nel Paese».
Di «tempistica sospetta» parla anche il Pd, mentre l’assessore all’Urbanistica Pierfrancesco Maran paragona l’accaduto a un atto fascista. Dura anche la reazione del ministro della Cultura Dario Franceschini, secondo cui «ogni violenza, minaccia o atto vandalico contro persone e luoghi che rappresentano la diversità culturale e religiosa nel nostro Paese è un attacco alla Repubblica Italiana e non va sottovalutato». E nell’occasione il ministro ha annunciato di aver ripristinato il finanziamento di 25 milioni di euro per il Museo dell’antisemitismo di Ferrara, cancellato dal precedente governo.