Berlino celebra i 30 anni della rivoluzione pacifica che fece cadere il Muro. Merkel: "Ricordiamo anche le vittime dei pogrom del '38
il 9 novembre del 1989 l'ultimo autunno della Ddr
REPUBBLICA TONIA MASTROBUONI
09 novembre 2019
Bernauer Strasse è ancora oggi un luogo pieno di memorie del Muro. Non è un caso che sia stato scelto come teatro principale per le celebrazioni del trentennale della rivoluzione pacifica che mise fine alla Ddr, il 9 novembre del 1989. Nel 1961, quando fu costruito, la Germania Est inglobò un tratto di quella strada nella striscia della morte. Gli abitanti delle case che affacciavano sulla frontiera cominciarono a buttarsi dalle finestre per non rimanere dalla parte sbagliata del Muro.
Già nell'anno successivo, sotto la Bernauer Strasse alcuni irriducibili eroi della libertà costruirono i primi tunnel per salvare i tedeschi dell'Est dalla prigionia cui Walter Ulbricht li aveva condannati. E fino al 1985 la Chiesa della Riconciliazione che affacciava su quella strada rimase incastrata nella striscia della morte, prima che il regime la radesse al suolo.
È stata ricostruita e restituita alle funzioni religiose, anche il campanile è stato ricostruito e inaugurato di recente: una parte della cerimonia si svolgerà anche qui. Ad oggi, Bernauer Strasse è uno dei rari punti della città dove sopravvivono resti della più orribile ferita che divise la Germania.
Le celebrazioni ufficiali per il trentennale della caduta del Muro sono iniziate in mattinata alle 9,30 alla sede della presidenza della Repubblica, al castello di Bellevue, con un saluto del capo dello Stato, Frank-Walter Steinmeier e i quattro leader di Visegrád. Hanno presenziato anche il presidente della Polonia, Andrzej Duda, quello della Repubblica Ceca, Miloš Zeman, l'omologa della Repubblica slovacca, Zuzana Caputová e János Áder, capo dello Stato ungherese. I quattro hanno accompagnato poi Steinmeier e la cancelliera Angela Merkel anche nelle cerimonie successive.
Alle 10,30 Merkel, Steinmeier e i quattro leader di Visegrad si sono spostati nella Bernauer Strasse, per ricordare la rivoluzione pacifica tedesca, successivamente hanno visitato il monumento dedicato alle rivolte che aprirono una breccia nella Cortina di ferro anche nei Paesi dell'Est.
"Senza la voglia di libertà dei polacchi, degli ungheresi, dei cechi e degli slovacchi, la rivoluzione pacifica nell'Europa dell'est e l'unità tedesca non sarebbero state possibili", ha detto Steinmeier. E ancora: "E' stata senza dubbio una grande prestazione storica" grazie alle quale "oggi possiamo dire che, per fortuna, in Europa siamo uniti".
Nella "Cappella della Riconciliazione" ha preso la parola anche Merkel: "Il 9 novembre è un giorno fatidico della storia tedesca", ha detto. Oltre alla caduta del Muro, "oggi ricordiamo anche le vittime dei pogrom di novembre dell'anno 1938", "i crimini che furono perpetrati nella notte tra il 9 e il 10 novembre" ai danni "di persone ebree e quello che seguì fu il crimine contro l'umanità e il crollo della civiltà rappresentato dalla Shoa". La cancelliera ha aggiunto che "il 9 novembre, in cui in maniera particolare si riflettono i momenti terribili e quelli felici della nostra Storia, ci ammonisce che dobbiamo contrastare in modo deciso odio, razzismo e antisemitismo. Ci esorta a fare tutto quello che è in nostro potere per difendere dignità umana e stato di diritto".
In un tweet in francese e tedesco, ha detto la sua anche il presidente Emmanuel Macron: "Trenta anni fa, il Muro di Berlino non è caduto, è stato abbattuto dal coraggio di migliaia di uomini e donne in cerca di libertà, che aprirono la strada alla riunificazione della Germania e all'unità dell'Europa. Cerchiamo di vivere all'altezza del loro coraggio e di essere degni delle loro aspettative".
Nel pomeriggio il testimone dell'anniversario passerà alla città di Berlino, che ha organizzato dalle 17,30 un concerto in un altro luogo simbolico della città divisa, alla Porta di Brandeburgo che per tre decenni rimase inaccessibile, attraversata dalla striscia della morte. Tra gli ospiti, Daniel Barenboim, direttore della Staatsoper, la leggenda techno DJ WestBam, Anna Loos, Banda Internationale, Zugezogen Maskulin, Die Zöllner, Dirk Michaelis e Trettmann.
Cinque anni fa, per il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro, l'evento principale dei festeggiamenti era stata una passeggiata di Angela Merkel, Lech Walesa e Mikhail Gorbaciov sul ponte di Bornholmer Strasse, il primo varco che si aprì poco prima di mezzanotte del 9 novembre 1989.