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La Consulta cancella l’ergastolo duro per i mafiosi

MessaggioInviato: mer ott 23, 2019 4:36 pm
da lidia.pege
La Consulta cancella l’ergastolo duro per i mafiosi

Il parere dei giudici: anche loro possono avere i permessi
Nicola Pinna Stampa
23 Ottobre 2019

Il carcere duro per i mafiosi d’ora in poi sarà un po’ meno duro. Perché anche a loro, dice la Corte costituzionale, deve essere garantito il diritto a ottenere i permessi premio per uscire dalla cella. E così, dopo il ricorso di Sebastiano Cannizzaro, ex boss del clan Santapaola e di Cosa Nostra nella provincia di Catania, crolla il principio dell’ergastolo “ostativo” e si sgretola uno degli articoli dell’ordinamento penitenziario. La questione riguardava proprio i permessi (articolo 4 bis, comma 1) che vengono costantemente negati agli esponenti della criminalità organizzata. Almeno a quelli che non hanno collaborato con gli investigatori.

Tra un ricorso e l’altro, dopo un passaggio alla Cassazione, il caso è finito all’attenzione della Consulta che prima ha considerato il tema di rilevanza costituzionale e poi ha deciso che quell’articolo è in contrasto con un principio costituzionale, quello che prevede l’obiettivo rieducativo della detenzione. Accolta la richiesta dell’ex boss della provincia etnea, ora la decisione finisce per modificare le regole sulla vita in carcere di molti dei detenuti considerati più pericolosi. «La presunzione di “pericolosità sociale” del detenuto non collaborante - scrivono i giudici costituzionali - non è più assoluta ma diventa relativa e quindi può essere superata dal magistrato di sorveglianza, la cui valutazione caso per caso deve basarsi sulle relazioni del carcere, nonché sulle informazioni e i pareri di varie autorità, dalla procura antimafia o antiterrorismo fino al competente Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica».