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InQuiete, il festival delle donne che scrivono

MessaggioInviato: lun ott 14, 2019 8:26 am
da lidia.pege
Sabotate, demistificate, disobbedite: torna InQuiete, il festival delle donne che scrivono
In arrivo a Roma la terza edizione. Tra le ospiti Chiara Gamberale, Michela Murgia, Francesca Mannocchi
09 ottobre 2019
Espresso

Poteva chiamarsi “Ghinee”. O anche “Finestre”. Persino “Orfiche”: «Eravamo intorno a un tavolo. Provavamo ad alta voce alcuni nomi, senza trovare la parola convincente. E quando una ha detto “Inquiete”, tra di noi - tutte agitate croniche- è calato il silenzio: non poteva esserci un termine più giusto. Inquiete: come noi. E come la scrittura delle donne. Niente è pacifico se sei donna. Neppure il ritorno a casa. Perché nel frattempo sei cambiata tu, è cambiata la casa», dice Viola Lo Moro che, con Barbara Leda Kenny, Francesca Mancini, Barbara Piccolo e Maddalena Vianello, organizza inQuiete, festival di scrittrici dedicato al talento femminile ( www.inquietefestival.it ).

Un regalo che Tuba, Libreria delle donne a Roma, ha voluto farsi per festeggiare i suoi primi dieci anni. E che arriva alla terza edizione con l’orgoglio di aver coinvolto decine e decine di narratrici, saggiste, filosofe, lettrici e lettori. Trascinando nell’impresa migliaia di persone, e l’intero quartiere del Pigneto: l’isola pedonale invasa, il tandem con la biblioteca comunale, i bar, le piazze, i cinema riaperti.

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Alla terza edizione, dall’11 al 13 ottobre, molte le nuove storie da ascoltare e raccontare: ci saranno Pinar Selek, la poeta curdo-siriana Widad Nabi, Miriam Toews e Simona Vinci, Feby Indirani e Adélaïde Bon. E Nadia Fusini, Chiara Gamberale, Michela Murgia, Francesca Mannocchi.

La sezione Ritratti di signora vedrà protagoniste le figure di Mercè Rodoreda e Edith Wharton, Susan Sontag, Clarice Lispector, Lucia Berlin. L’attrice Chiara Bersani leggerà Marina Cvetaeva. E tutto si aprirà e si chiuderà alla Libreria, caffetteria, punto vendita di sex toys, raccordo dell’impegno di tante. Con l’invito all’ingresso che è sempre lo stesso: “Sabotate, demistificate, disobbedite”.