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Canone Rai, si amplia la soglia di esenzione

MessaggioInviato: lun feb 19, 2018 3:31 pm
da lidia.pege
Canone Rai, si amplia la soglia di esenzione: altri 235mila over 75 esclusi

Il premier Gentiloni annuncia il decreto che aumenta la soglia di reddito (8mila euro) entro la quale non si deve pagare il balzello sulla televisione
Il premier Gentiloni abbraccia Romano Prodi
MILANO - "E' stato appena firmato da parte del ministro dell'Economia e del ministro dello Sviluppo economico il decreto per l'aumento della fascia di reddito di esenzione del canone Rai per gli over 75". Lo ha detto il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, intervenendo alla conferenza stampa dell'Agenzia del Demanio sui risultati 2017. Il premier ha spiegato che i nuclei familiari esentati dal balzello per la televisione, passano così da 115.000 a 350.000 e sottolineato l'importanza, per la prossima stagione di riforme, di avere attenzione nei confronti degli anziani, "fragili e spesso soli".

"La seconda stagione di riforme che l'Italia deve affrontare nei prossimi anni non deve essere immaginata come una stagione di improbabili miracoli", ha detto Gentiloni. "Non credo sia utile nei confronti dell'opinione pubblica perché dietro questa illusione c'è il rischio di cancellare i grandi passi avanti fatti in questi anni. Noi come paese non ce lo possiamo permettere", ha aggiunto.

CANONE AZZERATO PER GLI ANZIANI POVERI
La misura annunciata oggi fa salire a 8.000 euro (dai 6.713,98 precedenti) il reddito che consente l'esenzione dal pagamento del canone Rai, limitatamente a coloro che abbiano compiuto 75 anni. La cifra precisa dei nuovi nuclei familiari interessati (spesso sono composti da una sola persona) è di 232.571, che si aggiungono ai 115.500 che già non pagavano il canone.

A seguito dell'annuncio, l'azienda ha diffuso una nota nella quale "prende positivamente atto del provvedimento del Governo che estende l'esenzione dal pagamento del canone agli over 75 con reddito inferiore a 8mila euro l'anno. La disposizione, volta a promuovere l'inclusione sociale, è in linea con analoghe misure già in atto per i principali broadcaster pubblici europei ed è in completa sintonia con i principi di uguaglianza sostanziale e di libero accesso all'informazione sanciti dalla Costituzione e propri della mission Rai. Il sostegno alle fasce più deboli della popolazione rappresenta un valore imprescindibile per il servizio pubblico radiotelevisivo".

INVESTIMENTI E LAVORO
"Nei prossimi giorni presenteremo, così come previsto dalla legge di Bilancio entro 60 giorni, la ripartizione del piano di investimenti per i prossimi anni, si tratta di 37/38 miliardi", ha poi spiegato il presidente del Consiglio sottolineando l'obiettivo di "mostrare capacità di spesa e tradurre la disponibilità finanziaria in cantieri. Da questo - ha aggiunto - dipende la capacità di avere una crescita stabile e strutturale".
Sul tema del lavoro, ha rimarcato che l'Italia ha "bisogno du una crescita stabile e strutturale per diversi anni se vogliamo aggredire i temi sociali di cui siamo fortemente consapevoli e preoccupati". Ha quindi riconosciuto che il debito pubblico nei prossimi anni va diminuito "perchè è un tappo allo sviluppo del nostro Paese e non solo un fattore di instabilità dal punto di vista della reputazione sui mercati o in Europa". Parole che - come dimostrato da Repubblica - non trovano ad ora riscontri nei programmi elettorali.

IL PATRIMONIO DEL DEMANIO
Sull'attività dell'Agenzia, infine, il premier ha ricordato che "abbiamo un enorme patrimonio immobiliare pubblico fatto di 50 mila edifici con un valore straordinario da un punto di vista artistico, storico e paesaggistico". Ha quindi invitato: "Lo dobbiamo valorizzare, manutenerlo, farlo insieme ai diversi soggetti titolari del patrimonio pubblico, utilizzarlo per fare cassa per quella parte di immobili non strategici. La razionalizzazione di questo enorme patrimonio vale molto di più delle singole cessioni. E dà un contributo ai nostri conti in modo strategico", conclude.
Stampa19 Febbraio 2018