Adesso la Finanza passa al setaccio il taglio degli alberi

[lidia.pege]

Adesso la Finanza passa al setaccio il taglio degli alberi
Chiesti tre nuovi faldoni di documenti dell'era Claudio

Il sindaco Barbierato: «Siamo pronti a collaborare»

Anche il taglio degli alberi, tanto combattuto dalle associazioni ambientaliste negli ultimi anni, operato dall’amministrazione di Luca Claudio, finisce sotto indagine da parte della Guardia di Finanza. Per l’inchiesta che l’ex sindaco di Abano coinvolto in un giro di tangenti, accusato di concussione, corruzione e induzione indebita, le Fiamme Gialle sono tornate in questi giorni alla carica, chiedendo al Comune tre nuovi faldoni, che riguardano tre nuove materie sulle quali la Procura ha deciso di aprire una nuova inchiesta. «Uno di questi riguarda il verde in generale, con particolare attenzione al taglio degli alberi», svela l’assessore agli Affari Legali, Gian Pietro Bano. «Per questo ambito è arrivata una richiesta ufficiale da parte della Finanza. Che, in via informale, ci ha già detto di preparare degli incartamenti su altre due materie. In pratica gli uffici stanno preparando tre faldoni che i finanzieri passeranno nelle prossime settimane a ritirare per approfondire le materie e sviluppare l’indagine». Sembrano quindi non finire i guai per l’ex sindaco, che già ha patteggiato 3 anni 11 mesi e 15 giorni per un giro di tangenti su alcuni appalti pubblici. Lo stesso Claudio deve ancora poi fare i conti con il processo sulla bonifica della discarica di via Guazzi dove, secondo la Guardia di Finanza, stava per esserci un giro di mazzette, che avrebbe coinvolto anche la ditta Pistorello e l’ex capo dell’Ufficio Tecnico Maurizio Spadot. «Noi ci stiamo mettendo il massimo impegno per fare delle cose nuove», annota il sindaco di Abano Federico Barbierato. «Purtroppo metà del tempo lo stiamo passando a gestire i disastri creati dalla precedente amministrazione. Dobbiamo gestire un’eredità pesante». «L’inchiesta prosegue, come si può notare dopo questa nuova richiesta di documenti da parte delle Fiamme Gialle», aggiunge Barbierato. «Noi come siamo a disposizione e pronti a collaborare. Ci troviamo un ufficio Tecnico praticamente svuotato, con i documenti finiti in gran parte nella mani della Procura. Tutta questa situazione appesantisce il nostro lavoro e rende meno fluida l’attività che vorremmo portare avanti di sistemazione di strade, marciapiedi e parchi. Tutti ambiti nei quali stiamo cercando di intervenire».
14 settembre 2017 Mattino(Federico Franchin)