Contrasto ai femminicidi, la Spagna fa sul serio

[lidia.pege]

Contrasto ai femminicidi, la Spagna fa sul serio


La Spagna fa sul serio e contro la violenza di genere firma un «patto di Stato» che la stampa del Paese definisce storico e che è destinato a fare scuola. Sempre che il testo guida, firmato ieri da tutti i partiti nella sottocommissione sul tema, regga il passaggio definitivo previsto per venerdì in Parlamento.

Partiamo dalla cifra messa a disposizione: un miliardo di euro da spendere nei prossimi cinque anni per cominciare a mettere in pratica quel che adesso è soltanto sulla carta. Un miliardo. Tantissimi soldi, soprattutto se visti dalle cifre spacchettate e ben più modeste dedicate qui da noi al contrasto della violenza di genere. Un esempio? Trentuno milioni ripartiti (tre mesi fa) fra tutte le Regioni come «fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità» per gli anni 2017/2018.

Il testo della legge spagnola prevede 200 nuove misure e fra quelle misure ce n’è una che riguarda la lotta alla «violenza maschilista sin dalla scuola». L’intenzione è puntare sull’educazione per fare in modo che a tutti i livelli d’istruzione si promuovano, per dirla con El Paìs, «i valori egualitari e la prevenzione di comportamenti violenti».

Anche nel nostro piano nazionale antiviolenza del 2015 si parlava di prevenzione a partire dalle scuole ma non abbiamo mai ragionato sull’obbligatorietà di quell’indicazione che, di fatto, è rimasta sulla carta. Eventualità che forse gli spagnoli eviteranno avendo previsto una rigidissima road map per applicare il patto di Stato e controllare se e come funziona. I giornali spagnoli dicono che la violenza di genere è «una delle peggiori piaghe del Paese», con 32 donne uccise dall’inizio dell’anno. Da noi, con l’omicidio di ieri, ne abbiamo contate 45.
25 luglio 2017 di Giusi Fasano Corriere sera