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Indagine sui redditi fantasma

MessaggioInviato: mar mar 28, 2017 7:40 pm
da lidia.pege
Indagine sui redditi fantasma
Per tre anni l'ex vicesindaco Moretto non ha pubblicato le sue entrate

(Alessandro Mantovani)
«Abbiamo ricevuto la segnalazione». Questa la risposta dell’Autorità Nazionale Anti Corruzione (Anac) guidata da Raffaele Cantone, a proposito della mancata presentazione dei dati reddituali e patrimoniali da parte di alcuni ex assessori e consiglieri comunali aponensi in carica nell’anno solare 2016. Sta quindi per scattare l’istruttoria che potrebbe portare a sanzioni a carico degli inadempienti. Dalla sezione Amministrazione Trasparente del sito del Comune di Abano si ricava che sono cinque gli ex amministratori che non hanno depositato i dati. Si tratta dell’ex sindaco Luca Claudio, dell’ex vice sindaco e assessore al bilancio Sabrina Moretto, dell’ex presidente del consiglio comunale Michele Galesso, e dei consiglieri Arianna Rossetto e Marzia Banci. Se per Luca Claudio e Michele Galesso il mancato adempimento è forse conseguenza delle grane giudiziarie (hanno patteggiato rispettivamente quattro anni e un anno e otto mesi), per Sabrina Moretto si tratta di «coerenza». L’ex vice sindaco non ha mai presentato i propri dati reddituali dacché è obbligo di legge. Ha sempre sostenuto che si tratta di una violazione della privacy che mette anche a rischio le persone. La sua intransigenza ha messo il Comune, che ne aveva la competenza prima del passaggio all’Autorità e al Prefetto, nelle condizioni di comminarle una sanzione di 500 euro il primo anno (redditi 2013) e di 1000 il secondo (2014). La vigilanza sul rispetto della legge che prescrive la presentazione dei dati reddituali da parte degli amministratori dei Comuni superiori ai 15 mila abitanti spetta ad Anac. Sue fonti possono anche essere le segnalazioni di cittadini e forze politiche. I Comuni non ne sono obbligati. L’Autorità, però, non precisa da chi sia stata fatta la segnalazione per gli ex amministratori aponensi in relazione ai redditi 2015. Da questi risulta che il primo contribuente è l’ex consigliere, ora deputato, Vanessa Camani con 97 mila euro. A seguire l’ex consigliere Ermanno Pegoraro (76.795 euro) e l’ex assessore Claudio Benatelli (48.065 euro). Chiudono la classifica gli ex consiglieri, Massimo Barcaro (1.457 euro), Alessandra Salmaso (1.105 euro), Milena D’Imperio (923 euro). Zero euro per Massimo Zambolin ma con quote societarie e proprietà immobiliari.
gazzettino
28 marzo 2017