Umanità sì, arrivi in massa no

[lidia.pege]

Umanità sì, arrivi in massa no» (Il Gazzettino)

Ma la Camani: finora non si è accorto nessuno della presenza di questi migranti
Il Comitato solleva il problema dopo le dichiarazioni di Mortandello

«Quello che non vorremmo accadesse ora è che molte altre famiglie, che ne hanno la possibilità, decidessero di fare accordi con la Prefettura per l’accoglienza di profughi. Ci troveremo in egual modo di fronte al problema di una presenza incompatibile con la vocazione turistica del nostro territorio». Così Maurizio Tentori, presidente del Comitato Abano Dice NO che dal 23 settembre organizza il presidio h24 davanti all’ex base del I Roc, commenta la presenza ad Abano di sei richiedenti asilo ospiti in un appartamento messo a disposizione della Prefettura da una famiglia. Un fatto fino ad ora tenuto riservato ma rivelato lo scorso giovedì dal sindaco di Montegrotto, Riccardo Mortandello, quasi a rivendicare la maggiore trasparenza e controllo possibili con la scelta dichiarata dello Sprar fatto dalla sua amministrazione. Ma senza considerare la possibile e non augurabile caccia all’uomo, visto il clima che da mesi c’è sul tema accoglienza ad Abano, a cui la sua uscita potrebbe anche dare il là. Il piccolo numero di profughi è ospitato ad Abano Terme da prima del 5 febbraio scorso. In quella data Il Gazzettino ha infatti pubblicato una infografica nella quale la città termale era chiaramente indicata tra quelle che concorrono al sistema dell’accoglienza diffusa nella provincia di Padova. Di più si era saputo che i sei stranieri dovrebbero costituire un singolo gruppo familiare, che sia loro che la famiglia che ha deciso di ospitarli sono preoccupati per il clima e i sentimenti anti stranieri che si sono evidenziati sin dall’ultima campagna elettorale. Profughi, quindi, arrivati nonostante il presidio e il comitato. «Nessuno può essere contrario a un singolo atto di umanità», osserva Tentori, «e noi certamente, verificato il caso, non lo saremo. Ma ribadiamo con assoluta fermezza come accettare un singolo atto di umanità nulla abbia a che vedere con la ferma, convinta e decisa opposizione ad una politica scellerata di accoglienza indiscriminata». Nelle settimane trascorse dal loro arrivo nessuno si è accorto dell’arrivo dei 6 migranti. «Nessuno si sarebbe accorto neppure se le famiglie ospiti fossero state dieci e i migranti in tutto sessanta», chiosa l’onorevole Vanessa Camani, «segno che la micro accoglienza diffusa non produce i problemi degli hub ed è compatibile. Occorre che tutti, amministrazioni e privati, guardino all’accoglienza con maggiore umanità e generosità».
26 gennaio 2017