l’ex sindaco resta in carcere
Inviato: gio nov 10, 2016 6:39 pmIl Riesame dice no a Claudio, l’ex sindaco resta in carcere
(cri.gen.)
In carcere l’ex sindaco di Montegrotto e Abano, Luca Claudio, ci sarebbe rimasto comunque visto che, pochi giorni fa, gli è stata contestata la nuova accusa di aver chiesto una maxitangente (valore 280 mila euro) per la bonifica della discarica di Giarre. Ma ora ci resta per due motivi dietro le sbarre. Il Tribunale del Riesame di Venezia (nella veste di giudice d’appello) ha bocciato il ricorso proposto da Claudio contro il “no” alla concessione degli arresti domiciliari già espresso dal gup di Padova Margherita Brunello. I motivi saranno chiariti nella motivazione della decisione che verrà depositata nei prossimi giorni. Di certo i giudici lagunari hanno ritenuto che solo la detenzione in carcere salvaguardi le esigenze cautelari, condizioni indispensabili per applicare la misura cautelare: è evidendente che ritengono ancora valido il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove da parte di Claudio, considerato il regista del sistema tangetizio delle Terme applicato su ogni aspetto della vita amministrativa. E questo anche se l’istanza per chiedere i domiciliari riguardava il primo troncone (già chiuso) dell’inchiesta che aveva fatto scattare gli arresti all’alba del 23 giugno. Un troncone ormai verso il processo: il pm Federica Baccaglini ha sollecitato il rinvio a giudizio a carico dei 24 imputati, tra cui Claudio. E il gup Tecla Cesaro si pronuncerà il 7 dicembre. Intanto ieri mattina l’avviso di fissazione dell’udienza davanti al gup è stata notificata all’architetto Maurizio Spadot, uno degli ex responsabili dell’Ufficio tecnico di Abano, anche lui imputato, convocato nel Comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova: era finito in carcere il 5 luglio in seguito alla prima tranche dell’inchiesta sulla discarica. Poi la scarcerazione, non a caso. Spadot è stato un fondamentale collaboratore degli investigatori come risulta dai molti verbali che ha riempito con le sue dichiarazioni sul sistema inventato dall’ex sindaco.
mattino 10 novembre 2016
(cri.gen.)
In carcere l’ex sindaco di Montegrotto e Abano, Luca Claudio, ci sarebbe rimasto comunque visto che, pochi giorni fa, gli è stata contestata la nuova accusa di aver chiesto una maxitangente (valore 280 mila euro) per la bonifica della discarica di Giarre. Ma ora ci resta per due motivi dietro le sbarre. Il Tribunale del Riesame di Venezia (nella veste di giudice d’appello) ha bocciato il ricorso proposto da Claudio contro il “no” alla concessione degli arresti domiciliari già espresso dal gup di Padova Margherita Brunello. I motivi saranno chiariti nella motivazione della decisione che verrà depositata nei prossimi giorni. Di certo i giudici lagunari hanno ritenuto che solo la detenzione in carcere salvaguardi le esigenze cautelari, condizioni indispensabili per applicare la misura cautelare: è evidendente che ritengono ancora valido il rischio di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove da parte di Claudio, considerato il regista del sistema tangetizio delle Terme applicato su ogni aspetto della vita amministrativa. E questo anche se l’istanza per chiedere i domiciliari riguardava il primo troncone (già chiuso) dell’inchiesta che aveva fatto scattare gli arresti all’alba del 23 giugno. Un troncone ormai verso il processo: il pm Federica Baccaglini ha sollecitato il rinvio a giudizio a carico dei 24 imputati, tra cui Claudio. E il gup Tecla Cesaro si pronuncerà il 7 dicembre. Intanto ieri mattina l’avviso di fissazione dell’udienza davanti al gup è stata notificata all’architetto Maurizio Spadot, uno degli ex responsabili dell’Ufficio tecnico di Abano, anche lui imputato, convocato nel Comando provinciale della Guardia di Finanza di Padova: era finito in carcere il 5 luglio in seguito alla prima tranche dell’inchiesta sulla discarica. Poi la scarcerazione, non a caso. Spadot è stato un fondamentale collaboratore degli investigatori come risulta dai molti verbali che ha riempito con le sue dichiarazioni sul sistema inventato dall’ex sindaco.
mattino 10 novembre 2016