Cosa nostra Totò Riina potrà incontrare figlio in carcere
Inviato: dom ott 09, 2016 1:43 pm
Cosa nostra, Totò Riina potrà incontrare il figlio in carcere. Familiari vittime Georgofili: “Mancanza di rispetto”
Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accolto di richiesta di Giuseppe Salvatore Riina, che ha già scontato 9 anni di carcere per mafia e da anni si trova sottoposto a misura di sicurezza a Padova
di F. Q. | 6 ottobre 2016
Potranno incontrarsi in carcere, dopo 12 anni dall’ultima volta che si sono visti. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accolto la richiesta di Giuseppe Salvatore Riina di incontrare il padre Totò, malato e detenuto nell’ala ospedaliera del carcere di Parma. Una prima richiesta avanzata da Riina junior, lo scorso giugno, era stata rigettata dai giudici di sorveglianza. Questo sulla base di una relazione delle forze di polizia che evidenziava presunti contatti mantenuti da ‘Salvuccio’ con il vecchio capo dei capi e le famiglie del territorio corleonese. La decisione dei giudici di Venezia scatena le proteste dell’Associazione dei familiari delle vittime dei Georgofili che accusa: “Non ci possiamo credere. Il figlio di Riina non ha mai preso le distanze dal suo mondo. E’ una mancanza di rispetto per tutto quello che abbiamo patito”.
Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accolto di richiesta di Giuseppe Salvatore Riina, che ha già scontato 9 anni di carcere per mafia e da anni si trova sottoposto a misura di sicurezza a Padova
di F. Q. | 6 ottobre 2016
Potranno incontrarsi in carcere, dopo 12 anni dall’ultima volta che si sono visti. Il Tribunale di Sorveglianza di Venezia ha accolto la richiesta di Giuseppe Salvatore Riina di incontrare il padre Totò, malato e detenuto nell’ala ospedaliera del carcere di Parma. Una prima richiesta avanzata da Riina junior, lo scorso giugno, era stata rigettata dai giudici di sorveglianza. Questo sulla base di una relazione delle forze di polizia che evidenziava presunti contatti mantenuti da ‘Salvuccio’ con il vecchio capo dei capi e le famiglie del territorio corleonese. La decisione dei giudici di Venezia scatena le proteste dell’Associazione dei familiari delle vittime dei Georgofili che accusa: “Non ci possiamo credere. Il figlio di Riina non ha mai preso le distanze dal suo mondo. E’ una mancanza di rispetto per tutto quello che abbiamo patito”.