Tassa di soggiorno, stop al ricorso
Inviato: mar set 06, 2016 5:22 pm
Tassa di soggiorno, stop al ricorso (Il Mattino)
Il Consorzio Aquaehotels fa marcia indietro: «Non vogliamo aggravare i problemi del Comune»
(Federico Franchin)
Il Consorzio Aquaehotels, che fa capo a Confindustria, ha deciso di ritirare il ricorso al Tar presentato nel 2014 contro il Comune di Abano dopo il raddoppio dell’imposta di soggiorno da parte dell’Amministrazione Luca Claudio. Nel marzo 2014 l’allora sindaco aveva provveduto a raddoppiare l’imposta, portandola per gli alberghi da 1 a 3 stelle da 0.75 centesimi ad 1.50 euro al giorno e per persona e da 1 a 2 euro, al giorno e per persona, per gli hotel a 4 e 5 stelle. La decisione di Luca Claudio incontrò le polemiche feroci da parte degli albergatori di entrambe le associazioni e di entrambi i consorzi. Il consorzio Aquaehotels aveva impugnato la delibera comunale del 17 marzo 2014. «Avevamo deciso di ricorrere al Tar, in quanto non erano stati rispettati gli accordi presi nel tavolo di confronto tra l’Amministrazione e gli albergatori», spiega la presidente del consorzio Aquaehotels Giulia Zanettin. «Il 6 ottobre avrebbe dovuto esserci l’udienza, ma consultandoci con i nostri legali abbiamo deciso di ritirare il ricorso per non creare problemi e perché ormai quella battaglia è acqua passata». La scelta del consorzio Aquaehotels è stata ponderata e basata su due aspetti fondamentali: il rischio elevato di perdere il ricorso al Tar e il contenzioso pendente avanti il giudice amministrativo pur avendo un valore indeterminabile ha indubbio peso sul bilancio comunale che ha accertato nel 2014 a titolo di entrata per imposta di soggiorno oltre 1.900.000 euro e comunque riguarda non solo l’annullamento delle tariffe dell’imposta di soggiorno fissate per il 2014, ma anche l’atto di istituzione dell’imposta di soggiorno ed il relativo regolamento e quindi potrebbe a cascata andare ad riflettersi sulle successive entrate a tale titolo ponendosi potenzialmente quindi, in caso di ricorso accolto, un problema di eventuale rimborso. L’introito derivante dall’imposta di soggiorno è aumentato di anno in anno dalla sua introduzione avvenuta nel 2013. Nel primo anno erano stati introitati circa 800 mila euro, passati appunti ad 1.900.000 nel 2014 e a 2.455.506,03 euro nel 2015. L’anno scorso sono stati quindi introitati, senza aumento dell’imposta, circa 600 mila euro in più. L’aumento è derivante dall’incremento delle presenze turistiche ad Abano.
6 settembre 2016
Il Consorzio Aquaehotels fa marcia indietro: «Non vogliamo aggravare i problemi del Comune»
(Federico Franchin)
Il Consorzio Aquaehotels, che fa capo a Confindustria, ha deciso di ritirare il ricorso al Tar presentato nel 2014 contro il Comune di Abano dopo il raddoppio dell’imposta di soggiorno da parte dell’Amministrazione Luca Claudio. Nel marzo 2014 l’allora sindaco aveva provveduto a raddoppiare l’imposta, portandola per gli alberghi da 1 a 3 stelle da 0.75 centesimi ad 1.50 euro al giorno e per persona e da 1 a 2 euro, al giorno e per persona, per gli hotel a 4 e 5 stelle. La decisione di Luca Claudio incontrò le polemiche feroci da parte degli albergatori di entrambe le associazioni e di entrambi i consorzi. Il consorzio Aquaehotels aveva impugnato la delibera comunale del 17 marzo 2014. «Avevamo deciso di ricorrere al Tar, in quanto non erano stati rispettati gli accordi presi nel tavolo di confronto tra l’Amministrazione e gli albergatori», spiega la presidente del consorzio Aquaehotels Giulia Zanettin. «Il 6 ottobre avrebbe dovuto esserci l’udienza, ma consultandoci con i nostri legali abbiamo deciso di ritirare il ricorso per non creare problemi e perché ormai quella battaglia è acqua passata». La scelta del consorzio Aquaehotels è stata ponderata e basata su due aspetti fondamentali: il rischio elevato di perdere il ricorso al Tar e il contenzioso pendente avanti il giudice amministrativo pur avendo un valore indeterminabile ha indubbio peso sul bilancio comunale che ha accertato nel 2014 a titolo di entrata per imposta di soggiorno oltre 1.900.000 euro e comunque riguarda non solo l’annullamento delle tariffe dell’imposta di soggiorno fissate per il 2014, ma anche l’atto di istituzione dell’imposta di soggiorno ed il relativo regolamento e quindi potrebbe a cascata andare ad riflettersi sulle successive entrate a tale titolo ponendosi potenzialmente quindi, in caso di ricorso accolto, un problema di eventuale rimborso. L’introito derivante dall’imposta di soggiorno è aumentato di anno in anno dalla sua introduzione avvenuta nel 2013. Nel primo anno erano stati introitati circa 800 mila euro, passati appunti ad 1.900.000 nel 2014 e a 2.455.506,03 euro nel 2015. L’anno scorso sono stati quindi introitati, senza aumento dell’imposta, circa 600 mila euro in più. L’aumento è derivante dall’incremento delle presenze turistiche ad Abano.
6 settembre 2016