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Ex base, “guerra” sulla consulenza

MessaggioInviato: mar set 06, 2016 5:17 pm
da lidia.pege
Ex base, “guerra” sulla consulenza (Il Gazzettino)
caserma_giarre
(Al.Ma.)
Una consulenza misteriosa e uno strascico giudiziale relativo all’ex base militare del I Roc di Giarre. Proprio ora che il Comune di Abano ha disdetto, per una scelta del commissario straordinario Pasquale Aversa, il protocollo d’intesa con il Ministero della Difesa e l’Agenzia del Demanio, che avrebbe dovuto portare il complesso nella proprietà dell’ente locale. La causa, promossa da una società di Roma, è relativa al pagamento di una consulenza strategica che la stessa avrebbe prestato e che avrebbe portato alla firma del protocollo siglato dalla precedente amministrazione Claudio nell’ottobre del 2015. La richiesta di risarcimento ammonta a 30 mila euro. Per il Comune però, che ha deciso di resistere in giudizio, incaricando della difesa lo Studio Legale Miazzi Cester Rossi di Padova in vista delle prima udienza fissata il 27 settembre al Tribunale di Roma, la società non avrebbe mai ricevuto alcun incarico. Non ci sarebbe infatti tra gli atti alcun mandato a suo favore. La società sostiene invece di aver avuto uno specifico e formale incarico per svolgere le attività di consulenza intraprese. Tra queste anche la definizione e presentazione di un progetto per il I Roc che avrebbe raccolto la condivisione delle agenzie governative oltre che dell’amministrazione aponense. Il piano avrebbe previsto l’impiego di energia geotermica e tecnologie green, la realizzazione di aree per l’insediamento di aziende tecnologicamente avanzate, per la didattica e un polo congressuale. La passata amministrazione non parlò mai pubblicamente di questo disegno per il I Roc, disse invece dei 5 anni di tempo che il protocollo lasciava all’amministrazione per definire un progetto di valorizzazione dell’ex base. Nella determinazione di resistenza in giudizio, il Comune, oltre a negare di aver mai conferito un mandato alla società, precisa: «Il legale valuti la possibilità di chiedere l’estromissione dell’Ente dal giudizio, attesa la non attribuibilità al Comune dei fatti contestati nonché quanto altro necessario al fine di escludere ogni responsabilità dell’Ente, anche in via solidale, oltre all’azione di recupero delle spese sostenute, se ne sussistono i presupposti».
gazzettino 6 settembre 2016