Profughi ad Abano, no degli albergatori
Inviato: lun ago 29, 2016 4:24 pm
Profughi ad Abano, no degli albergatori (Il Mattino)
(Federico Franchin)
È un “no” secco quello degli albergatori al possibile arrivo dei profughi ad Abano. L’apertura all’arrivo in futuro dei migranti avanzata dal commissario straordinario Pasquale Aversa trova la chiusura totale da parte dei presidenti della principale categoria economica termale. «Non abbiamo informazioni ufficiali in merito, ma ribadiamo la nostra posizione di contrarietà a creare concentrazioni di profughi ed immigrati nelle località turistiche, che vivono anche di immagine ed ordine sociale», osserva Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto. «Siamo disponibili a dialogare sul tema con tutti i soggetti preposti alla gestione di eventuali emergenze e soprattutto con il commissario Aversa che è un professionista sensibile alle tematiche territoriali. Lui gestirà, se vorrà anche con il nostro aiuto, qualsiasi sollecitazione sul tema profughi nel migliore dei modi, sapendo di poter trovare il nostro supporto su tematiche quali accoglienza diffusa, aiuti quali cibo e coperte, su formazione e percorsi di integrazione professionale, ma la nostra contrarietà decisa e senza compromessi sulla creazione di hub di accoglienza in hotel dismessi o situazioni di simile gravità e pericolo per l’economia termale/euganea e per i relativi cinquemila posti di lavoro».
A Boaretto fa eco Giulia Zanettin di Confindustria. «I migranti non li vogliamo», dice senza mezzi termini. «Siamo una località turistica. A Montegrotto ci sono già quelli di Battaglia e non è di certo un bel vedere. Cosa vengono a fare i profughi da noi? A buttarsi sulle panchine? Credo tuttavia che gli hotel dismessi non siano a norma e confido nel buonsenso dei colleghi che non si facciano ingolosire da questo business». È evidente il disappunto per il possibile arrivo dei migranti ad Abano da parte del sindaco di Teolo Moreno Valdisolo. «Era una cosa che mi aspettavo», sbotta. «Dopo aver cancellato unilateralmente il Distretto di polizia, il commissario sta continuando a eliminare quanto fatto da Luca Claudio e ad annullare tutte le sue battaglie. Sulla questione migranti avevo in Claudio, al di là delle vicende giudiziarie, un alleato. Adesso le battaglie le devo fare da solo. Farò le barricate, nonostante i cittadini e i colleghi sindaci sembrino in questo momento non essere così battaglieri su questo fronte. A mio avviso il commissario potrebbe anche aver già avuto dei contatti. Aversa sta facendo politica e a questo punto gli consiglierei di candidarsi alle prossime elezioni di Abano. Sta facendo il sindaco e sta portando avanti una sorta di campagna elettorale, chissà per chi…»
Il vicensindaco di Montegrotto Massimiliano Zaramella completa il coro di dissenso verso i profughi alle terme. «Spero proprio non arrivino», osserva. «Noi i profughi non li vogliamo né a Montegrotto, né ad Abano. Spero che quella del commissario sia stata solamente una boutade. Non credo sia così ingenuo dal prendere una decisione di questo tipo che penalizzerebbe il turismo e l’intero territorio».
29 agosto 2016
(Federico Franchin)
È un “no” secco quello degli albergatori al possibile arrivo dei profughi ad Abano. L’apertura all’arrivo in futuro dei migranti avanzata dal commissario straordinario Pasquale Aversa trova la chiusura totale da parte dei presidenti della principale categoria economica termale. «Non abbiamo informazioni ufficiali in merito, ma ribadiamo la nostra posizione di contrarietà a creare concentrazioni di profughi ed immigrati nelle località turistiche, che vivono anche di immagine ed ordine sociale», osserva Emanuele Boaretto, presidente di Federalberghi Terme Abano Montegrotto. «Siamo disponibili a dialogare sul tema con tutti i soggetti preposti alla gestione di eventuali emergenze e soprattutto con il commissario Aversa che è un professionista sensibile alle tematiche territoriali. Lui gestirà, se vorrà anche con il nostro aiuto, qualsiasi sollecitazione sul tema profughi nel migliore dei modi, sapendo di poter trovare il nostro supporto su tematiche quali accoglienza diffusa, aiuti quali cibo e coperte, su formazione e percorsi di integrazione professionale, ma la nostra contrarietà decisa e senza compromessi sulla creazione di hub di accoglienza in hotel dismessi o situazioni di simile gravità e pericolo per l’economia termale/euganea e per i relativi cinquemila posti di lavoro».
A Boaretto fa eco Giulia Zanettin di Confindustria. «I migranti non li vogliamo», dice senza mezzi termini. «Siamo una località turistica. A Montegrotto ci sono già quelli di Battaglia e non è di certo un bel vedere. Cosa vengono a fare i profughi da noi? A buttarsi sulle panchine? Credo tuttavia che gli hotel dismessi non siano a norma e confido nel buonsenso dei colleghi che non si facciano ingolosire da questo business». È evidente il disappunto per il possibile arrivo dei migranti ad Abano da parte del sindaco di Teolo Moreno Valdisolo. «Era una cosa che mi aspettavo», sbotta. «Dopo aver cancellato unilateralmente il Distretto di polizia, il commissario sta continuando a eliminare quanto fatto da Luca Claudio e ad annullare tutte le sue battaglie. Sulla questione migranti avevo in Claudio, al di là delle vicende giudiziarie, un alleato. Adesso le battaglie le devo fare da solo. Farò le barricate, nonostante i cittadini e i colleghi sindaci sembrino in questo momento non essere così battaglieri su questo fronte. A mio avviso il commissario potrebbe anche aver già avuto dei contatti. Aversa sta facendo politica e a questo punto gli consiglierei di candidarsi alle prossime elezioni di Abano. Sta facendo il sindaco e sta portando avanti una sorta di campagna elettorale, chissà per chi…»
Il vicensindaco di Montegrotto Massimiliano Zaramella completa il coro di dissenso verso i profughi alle terme. «Spero proprio non arrivino», osserva. «Noi i profughi non li vogliamo né a Montegrotto, né ad Abano. Spero che quella del commissario sia stata solamente una boutade. Non credo sia così ingenuo dal prendere una decisione di questo tipo che penalizzerebbe il turismo e l’intero territorio».
29 agosto 2016