Hotel, è una estate da primato

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Hotel, è una estate da primato (Il Gazzettino)

I dati nazionali di Federalberghi trovano riscontro nel comprensorio euganeo

(Lucio Piva)
Sarà pure luce riflessa. Ma il segno positivo che sta già contraddistinguendo sul finire dell’estate i dati del turismo nazionale fa sorridere anche le Terme Euganee. La riscoperta del turismo nazionale e della città d’arte, insomma, che secondo i dati nazionali di Federalberghi Confcommercio proiettano i dati di chiusura della stagione estiva a un +9,5% delle presenze e addirittura di un +17,2% del giro d’affari rispetto all’anno scorso, regala agli albergatori termali presagi positivi per i risultati di fine stagione. Che non si tratti solo di sensazioni, lo spiega il presidente di Federalberghi Abano e Montegrotto, Emanuele Boaretto. «Gli altri anni», spiega, «agosto si “apriva” di norma dopo il 15. Quest’anno pare invece aver ingranato la marcia giusta già nella prima settimana. Di sicuro sono in aumento i francesi e anche i russi, che da un paio d’anni avevano rarefatto la loro presenza sia per l’embargo che per il deprezzamento del rublo, sono tornati a farsi vedere».
Ovviamente il presidente mette le mani avanti, sperando di non essere smentito. Anche perché è vero che gli arrivi sono contrassegnati dal segno più, ma è anche vero che le presenze e i fatturati non offrono almeno per il momento segni positivi altrettanto eclatanti. Ma un fatto è certo. E riguarda comunque l’incremento di italiani che complice anche la situazione di rischio internazionale hanno preferito rimanere in patria. Riscoprendo le Terme. Un’opportunità che, se rappresenta davvero un’inversione di tendenza, rispetto alle vacche magre degli altri anni, sarebbe da prendere a volo. «Per esempio», ha sottolineato il presidente mandamentale Ascom delle Terme, Michele Ghiraldo, «investendo in appuntamenti culturali di qualità. In tal senso, Montegrotto ha ultimamente fatto meglio di Abano, come rivela l’alto numero di turisti presenti ad appuntamenti letterari e musicali di qualità».
La mancata realizzazione della “Notte Rosa” vantata sin l’anno scorso dagli ex amministratori aponensi come evento clou della stagione termale, non sarà rimpianta, se non dai pubblici esercizi. «Se il turismo cresce», ha concluso Ghiraldo, «non lo fa in virtù di affollati “sagroni” cittadini. Ma di proposte di qualità sulle quali è bene che le città termali comincino a lavorare».
gazzettino
27 agosto 2016