Aversa straccia il patto sul Roc
Inviato: ven ago 26, 2016 1:09 pm
Aversa straccia il patto sul Roc: «L’ex caserma si può avere gratis»
Secondo il commissario straordinario l’accordo non presentava vantaggi per il Comune di Abano
caserma_giarre
L’ente avrebbe dovuto costruire a proprie spese la nuova sede dei carabinieri in via Calle Pace
(Federico Franchin)
Il commissario straordinario del Comune di Abano Pasquale Aversa ha stracciato il protocollo d’intesa con cui l’ex sindaco Luca Claudio nell’ottobre 2015 aveva fatto acquisire al Demanio e al Ministero della Difesa l’ex caserma Primo Roc di Giarre in cambio della caserma dei carabinieri da consegnare (una volta costruita) al Ministero della Difesa stesso. «Oggi (ieri, ndr) ho firmato la comunicazione con cui si avvia la procedura di esclusione dal protocollo sottoscritto dall’amministrazione comunale, dal Demanio e dal Ministero della Difesa», spiega il commissario straordinario Pasquale Aversa. «Le motivazioni sono molteplici e sono sostanziali e formali. Ci sono stati tanti problemi nella chiusura dell’iter del protocollo. La motivazione principale è che esco dal protocollo, semplicemente perché la legge mi consente di poter chiedere, allo stato attuale, qualsiasi sito militare a titolo gratuito. Non occorre quindi siglare un protocollo accollandosi l’onere della costruzione di una nuova caserma dei carabinieri, per la quale tra l’altro al momento non c’è alcun finanziamento e c’è solamente a bilancio, nel 2017, uno stanziamento di due milioni di euro».
Pasquale Aversa straccia quindi l’idea dell’ex sindaco Luca Claudio, che aveva ipotizzato di realizzare al posto della caserma Primo Roc o una sorta di campus universitario con parcheggio scambiatore o una nuova “cittadella” per Giarre con impianti sportivi ed edifici abitativi e direzionali. «Perché io, come Comune di Abano, devo dare allo Stato un immobile?», si chiede Aversa «Cosa ci ricavo? Perché mi devo accollare la gestione di un’area degradata dove non c’è ancora un obiettivo finale? Non ho trovato alcun progetto. Il decreto del “Fare” del Governo Monti dice poi che chi ha la necessità di utilizzare un’area militare la chiede e il Demanio se non ha altri obiettivi la dà gratuitamente. Anche perché non vede l’ora di disfarsene dato che ci sono solo oneri e responsabilità. Dov’è quindi l’interesse per Abano? Fare qualcosa per i carabinieri è certamente motivo di vanto, ma per ora non lo trovo logico».
Nella costruzione della nuova caserma dei carabinieri in via Calle Pace, la cui realizzazione sarebbe costata circa 7 milioni di euro, avrebbe dovuto entrare in scena anche il Gruppo Borile, che avrebbe dovuto contribuire alla costruzione in cambio della rimozione del vincolo sulla facciata dell’Hotel Centrale, di proprietà del Gruppo Borile stesso. L’ex sindaco Claudio avrebbe dovuto chiedere alla Regione di eliminare il vincolo. Sulla convenzione tra il Comune e Borile erano state sollevate perplessità da parte dei deputati del Pd Alessandro Naccarato e Vanessa Camani, che avevano visto qualcosa di poco chiaro nell’operazione. «Sulla caserma c’era solo un progetto con l’incarico a un consulente esterno, che ho sospeso» conclude Aversa.
26 agosto 2016 mattino
Secondo il commissario straordinario l’accordo non presentava vantaggi per il Comune di Abano
caserma_giarre
L’ente avrebbe dovuto costruire a proprie spese la nuova sede dei carabinieri in via Calle Pace
(Federico Franchin)
Il commissario straordinario del Comune di Abano Pasquale Aversa ha stracciato il protocollo d’intesa con cui l’ex sindaco Luca Claudio nell’ottobre 2015 aveva fatto acquisire al Demanio e al Ministero della Difesa l’ex caserma Primo Roc di Giarre in cambio della caserma dei carabinieri da consegnare (una volta costruita) al Ministero della Difesa stesso. «Oggi (ieri, ndr) ho firmato la comunicazione con cui si avvia la procedura di esclusione dal protocollo sottoscritto dall’amministrazione comunale, dal Demanio e dal Ministero della Difesa», spiega il commissario straordinario Pasquale Aversa. «Le motivazioni sono molteplici e sono sostanziali e formali. Ci sono stati tanti problemi nella chiusura dell’iter del protocollo. La motivazione principale è che esco dal protocollo, semplicemente perché la legge mi consente di poter chiedere, allo stato attuale, qualsiasi sito militare a titolo gratuito. Non occorre quindi siglare un protocollo accollandosi l’onere della costruzione di una nuova caserma dei carabinieri, per la quale tra l’altro al momento non c’è alcun finanziamento e c’è solamente a bilancio, nel 2017, uno stanziamento di due milioni di euro».
Pasquale Aversa straccia quindi l’idea dell’ex sindaco Luca Claudio, che aveva ipotizzato di realizzare al posto della caserma Primo Roc o una sorta di campus universitario con parcheggio scambiatore o una nuova “cittadella” per Giarre con impianti sportivi ed edifici abitativi e direzionali. «Perché io, come Comune di Abano, devo dare allo Stato un immobile?», si chiede Aversa «Cosa ci ricavo? Perché mi devo accollare la gestione di un’area degradata dove non c’è ancora un obiettivo finale? Non ho trovato alcun progetto. Il decreto del “Fare” del Governo Monti dice poi che chi ha la necessità di utilizzare un’area militare la chiede e il Demanio se non ha altri obiettivi la dà gratuitamente. Anche perché non vede l’ora di disfarsene dato che ci sono solo oneri e responsabilità. Dov’è quindi l’interesse per Abano? Fare qualcosa per i carabinieri è certamente motivo di vanto, ma per ora non lo trovo logico».
Nella costruzione della nuova caserma dei carabinieri in via Calle Pace, la cui realizzazione sarebbe costata circa 7 milioni di euro, avrebbe dovuto entrare in scena anche il Gruppo Borile, che avrebbe dovuto contribuire alla costruzione in cambio della rimozione del vincolo sulla facciata dell’Hotel Centrale, di proprietà del Gruppo Borile stesso. L’ex sindaco Claudio avrebbe dovuto chiedere alla Regione di eliminare il vincolo. Sulla convenzione tra il Comune e Borile erano state sollevate perplessità da parte dei deputati del Pd Alessandro Naccarato e Vanessa Camani, che avevano visto qualcosa di poco chiaro nell’operazione. «Sulla caserma c’era solo un progetto con l’incarico a un consulente esterno, che ho sospeso» conclude Aversa.
26 agosto 2016 mattino