Abano andrà a nuove elezioni la prossima primavera
Inviato: sab ago 20, 2016 2:45 pm
Abano andrà a nuove elezioni la prossima primavera
Il presidente Mattarella ha sciolto ufficialmente il Comune: votazioni alla prima data utile
PADOVA Alla fine è arrivato anche il sigillo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha firmato lo scioglimento del consiglio comunale di Abano Terme nominando il viceprefetto vicario Pasquale Aversa commissario straordinario fino alla primavera prossima, quando si presenterà la prima data utile per tornare di nuovo alle urne. Si tratta di un atto formale che poco cambia rispetto alle ultime settimane ma che aumenta poteri del commissario, che prima aveva un ambito di operatività ristretta, mentre ora si tratta di mettere mano al bilancio e ai conti per il 2017. «Il ruolo del commissario ora è più definito – spiega Vanessa Camani, parlamentare del partito democratico – speriamo di avere con Aversa un dialogo costruttivo sugli obiettivi nei prossimi mesi, oggi Abano terme ha bisogno di scelte coraggiose e di trasparenza ».
Sono passati quasi due mesi dall’arresto di Luca Claudio, che aveva appena vinto le elezioni, ma non sapeva che la Guardia di Finanza aveva tutte le carte pronte in mano per andare ad arrestarlo il 23 giugno con l’accusa di aver preso tangenti da imprenditori per i lavori pubblici nella città termale. Un «sistema» come lo ha definito anche il procuratore capo di Padova Matteo Stuccilli, che ha piegato l’economia dell’area termale, «inquinando la libera concorrenza» piegando la legge alla volontà di un uomo solo. Claudio dal 2008 al 2015 ha gestito appalti e tangenti con la collaborazione di alcuni funzionari del suo Comune, con la complicità dell’ex sindaco di Montegrotto Massimo Bordin, e di imprenditori che hanno oliato il sistema per ottenere vantaggi.
Plaude allo scioglimento il Movimento 5 Stelle, che aveva pressato il ministro scrivendogli una lettera e lanciando l’hashtag #alfanoSvegliati: «Meglio tardi che mai - esulta Jacopo Berti in un comunicato -, Alfano non ha potuto continuare a girarsi dall’altra parte ed ha sciolto finalmente il Comune. Oggi finalmente abbiamo ottenuto una parte di giustizia. Ora vogliamo che la parola torni ai cittadini: elezioni subito. Abano Terme ha bisogno di voltare pagina mettendo finalmente persone oneste nelle istituzioni»
Mentre le indagini della Finanza continuano per scoprire il numero esatto degli imprenditori coinvolti nel giro delle tangenti e la procura porta avanti diversi filoni di inchiesta (raccolta rifiuti concessioni edilizie, bonifiche di aree dismesse) il Comune deve andare avanti. Dopo la calma ferragostana ora è il momento di guardare avanti. «Speriamo che il commissario Aversa dedichi al Comune più di due giorni alla settimana - continua Vanessa Camani – sappiamo che è molto occupato anche con la gestione profughi ed è davvero un bizzarro scherzo del destino che proprio Claudio, che con tanta forza si era opposto all’ospitalità, sia stato sostituito da una delle massime autorità in tema di accoglienza».
19 agosto 2016 corriere
Il presidente Mattarella ha sciolto ufficialmente il Comune: votazioni alla prima data utile
PADOVA Alla fine è arrivato anche il sigillo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha firmato lo scioglimento del consiglio comunale di Abano Terme nominando il viceprefetto vicario Pasquale Aversa commissario straordinario fino alla primavera prossima, quando si presenterà la prima data utile per tornare di nuovo alle urne. Si tratta di un atto formale che poco cambia rispetto alle ultime settimane ma che aumenta poteri del commissario, che prima aveva un ambito di operatività ristretta, mentre ora si tratta di mettere mano al bilancio e ai conti per il 2017. «Il ruolo del commissario ora è più definito – spiega Vanessa Camani, parlamentare del partito democratico – speriamo di avere con Aversa un dialogo costruttivo sugli obiettivi nei prossimi mesi, oggi Abano terme ha bisogno di scelte coraggiose e di trasparenza ».
Sono passati quasi due mesi dall’arresto di Luca Claudio, che aveva appena vinto le elezioni, ma non sapeva che la Guardia di Finanza aveva tutte le carte pronte in mano per andare ad arrestarlo il 23 giugno con l’accusa di aver preso tangenti da imprenditori per i lavori pubblici nella città termale. Un «sistema» come lo ha definito anche il procuratore capo di Padova Matteo Stuccilli, che ha piegato l’economia dell’area termale, «inquinando la libera concorrenza» piegando la legge alla volontà di un uomo solo. Claudio dal 2008 al 2015 ha gestito appalti e tangenti con la collaborazione di alcuni funzionari del suo Comune, con la complicità dell’ex sindaco di Montegrotto Massimo Bordin, e di imprenditori che hanno oliato il sistema per ottenere vantaggi.
Plaude allo scioglimento il Movimento 5 Stelle, che aveva pressato il ministro scrivendogli una lettera e lanciando l’hashtag #alfanoSvegliati: «Meglio tardi che mai - esulta Jacopo Berti in un comunicato -, Alfano non ha potuto continuare a girarsi dall’altra parte ed ha sciolto finalmente il Comune. Oggi finalmente abbiamo ottenuto una parte di giustizia. Ora vogliamo che la parola torni ai cittadini: elezioni subito. Abano Terme ha bisogno di voltare pagina mettendo finalmente persone oneste nelle istituzioni»
Mentre le indagini della Finanza continuano per scoprire il numero esatto degli imprenditori coinvolti nel giro delle tangenti e la procura porta avanti diversi filoni di inchiesta (raccolta rifiuti concessioni edilizie, bonifiche di aree dismesse) il Comune deve andare avanti. Dopo la calma ferragostana ora è il momento di guardare avanti. «Speriamo che il commissario Aversa dedichi al Comune più di due giorni alla settimana - continua Vanessa Camani – sappiamo che è molto occupato anche con la gestione profughi ed è davvero un bizzarro scherzo del destino che proprio Claudio, che con tanta forza si era opposto all’ospitalità, sia stato sostituito da una delle massime autorità in tema di accoglienza».
19 agosto 2016 corriere