Aversa fa aderire Abano al Protocollo di legalità
Il commissario vuole prevenire i tentativi di infiltrazione della criminalità
Lazzaretto: «Speriamo che serva per le prossime amministrazioni»
(Federico Franchin)
Il commissario prefettizio del Comune di Abano Pasquale Aversa con una delibera di giunta, su proposta del responsabile dell’Autorità Anticorruzione, ha aderito al “protocollo_legalità” ai fini della prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture. Il protocollo è stato sottoscritto il 7 settembre 2015 dalla Regione Veneto, dalle Prefetture del Veneto, dall’Anci e dall’Upi veneto.
Il protocollo consente di estendere l’azione di controllo e di contrasto ai tentativi di infiltrazione da parte della criminalità organizzata anche all’edilizia privata e all’urbanistica attraverso, ad esempio, l’allargamento a nuove e diverse tipologie di strumenti della verifica tramite l’informativa antimafia; l’obbligo della comunicazione antimafia anche per permessi di costruire al di sotto dei 70mila euro; controlli puntuali su una parte rilevante delle ristrutturazioni. «Ora capiamo perché il protocollo non è stato introdotto prima», osserva ironica l’ex candidata sindaco per il centrosinistra Monica Lazzaretto. «Speriamo che questa decisione serva per le prossime amministrazioni. È certamente un elemento di rottura rispetto al passato per una gestione del Comune corretta e legale. Mi auguro che il commissario analizzi ora i bilanci e le delibere segnalando eventuali anomalie alla Guardia di finanza». «Evidentemente sta emergendo che gli anticorpi interni alla struttura non sono sufficienti per prevenire i tentativi di infiltrazioni criminale, o forse chi doveva farlo si trovava soggiogato in modo coercitivo da chi doveva essere controllato», aggiunge Andrea Cosentino del centrodestra. «Il commissario sta agendo correttamente e nelle aspettative di chi, come me, vuole che questo periodo di stop politico serva per fare chiarezza in modo definitivo su quanto accaduto in questi 5 anni». Massimo Zambolin del Movimento 5 Stelle: «È una presa di posizione importante quella del commissario, in linea con la nostra carta dell’onestà». L’ex consigliere di maggioranza Massimo Barcaro: «La criminalità organizzata ad Abano non esiste», sbotta. «Ora tutti, compreso il commissario, stanno navigando sopraa la questione tangentopoli. Sarà la magistratura a chiarire la posizione di Luca Claudio, Abano è abitata da persone a posto e perbene».
mattino
23 luglio 2016