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Il prefetto sospende il consiglio comunale

MessaggioInviato: gio lug 14, 2016 11:37 pm
da lidia.pege
Il prefetto sospende il consiglio comunale

La decisione prelude allo scioglimento per decreto. Davanti al Due Palazzi protesta del M5S, stasera marcia della legalità
(Federico Franchin)
Il consiglio comunale di Abano non c’è più. Il Prefetto Patrizia Impresa lo ha sospeso. Lo ha fatto con un provvedimento emanato ieri: il consiglio comunale di Abano è sospeso fino all’adozione del decreto presidenziale di scioglimento. Contestualmente ha confermato la nomina di Pasquale Aversa nel ruolo di commissario prefettizio con le funzioni di sindaco, giunta e consiglio. Dopo le dimissioni disgiunte dei dieci consiglieri di maggioranza, i sei di minoranza avevano chiesto delucidazioni al commissario e al Prefetto, dando la piena disponibilità a dimettersi per consentire lo scioglimento dell’Aassemblea. Dimissioni a questo punto che non sono più necessarie, dato che il Prefetto Patrizia Impresa, su indicazione del Ministero dell’Interno, ha provveduto a togliere Abano dalla situazione di stand-by. «Finalmente si è messa la parola fine a questa situazione di stasi», osserva Monica Lazzaretto, consigliera del centrosinistra. «Aspettavamo una presa di posizione del Prefetto. La lettera di chiarimenti che abbiamo protocollato ieri mattina come consiglieri di minoranza deve essere certamente servita. Eravamo pronti a dimetterci se fosse stato necessario per chiudere definitivamente la pagina che ha legato Abano a Luca Claudio e alle spiacevoli vicende giudiziarie che lo stanno coinvolgendo». «Esprimiamo piena soddisfazione per la decisione del Prefetto di sospendere il consiglio comunale e di chiedere al Governo lo scioglimento dello stesso», aggiungono i deputati del Pd Vanessa Camani e Alessandro Naccarato. «Abbiamo chiesto al Governo, da subito, lo scioglimento del consiglio comunale per due ragioni: le gravi e reiterate violazioni di legge; l’impossibilità di funzionamento dell’organo consiliare per le dimissioni dei consiglieri di maggioranza, determinate proprio da quanto emerso dalle indagini in corso. La decisione della Prefettura consente di avviare le procedure per ripristinare la legalità nel Comune di Abano».
M5S al Due Palazzi. Ieri mattina l’ormai ex consigliere del Movimento 5 Stelle Massimo Zambolin e il consigliere regionale dei “grillini” Jacopo Berti si sono recati al di fuori del carcere Due Palazzi, dove è detenuto Luca Claudio, lanciando su Facebook un video nel quale hanno denunciato la grave situazione di Abano. «Siamo al di fuori del carcere dove si trova il sindaco Luca Claudio, che nonostante sia recluso per i gravi fatti che lo stanno coinvolgendo vuole continuare a governare la città».
Marcia. Il gruppo “Abano guarda avanti” organizza per stasera “Accendiamo insieme la legalità”, una marcia per dire no al malaffare. La camminata partirà alle 20.30 dall’Hotel Orologio per concludersi di fronte al municipio in Piazza Caduti. La marcia vedrà la presenza di esponenti politici del territorio, di gruppi come Amnesty e Greenpeace, oltre che delle associazioni del territorio e dei ragazzi dell’Istituto Valle. Ospiti della serata saranno Paolo Borrometi, giornalista e scrittore che ha svelato la mafia a Scicli, e Giuseppe Vitale per la Fondazione Caponnetto, già scorta del giudice

Un appello dell’Upa alle associazioni
“Va ricostruito il senso civico della città”
(f.fr.)
«Occorre lavorare subito per ricostruire il senso civico della città e per creare un percorso di riconciliazione che possa dare una prospettiva di futuro ad Abano». Sono i vertici dell’Upa a esprimere la volontà di uscire quanto prima dalla bufera della tangentopoli. «Serve un clima di condivisione tra le forze migliori e più radicate, sia civili che economiche», spiegano Roberto Boschetto, presidente provinciale e Donato Pedron, presidente mandamentale Upa di Abano. «Ripartiamo da quel coordinamento delle attività produttive che è stato capace, durante la campagna elettorale, di immaginare un progetto di sviluppo e le azioni prioritarie per realizzarlo. Il coordinamento va allargato al mondo civico di Abano, per varare un progetto morale e civile condiviso dalle principali realtà aggregate della città. La triste e squallida storia che ha per protagonista il sindaco non può togliere fiducia agli aponensi circa la possibilità di un governo cittadino onesto e capace. Ma questo risultato può essere ottenuto solo unendo le forze della città che hanno un’idea di futuro, non perpetuando le divisioni e le fratture che stanno nascendo in mancanza di stabilità politica. Alle città servono leadership forti. Diamo ad Abano Terme una nuova idea di leadership, più condivisa e collettiva, pronta a rimettere in piedi un’amministrazione cittadina degna di fiducia».
mattino
14 luglio 2016