Ancora corruzione, indagine a una svolta
Inviato: lun lug 04, 2016 7:21 pm
Ancora corruzione, indagine a una svolta (Il Mattino)
La Finanza ha individuato altri imprenditori e funzionari pubblici “inquadrati” nel sistema gestito dal sindaco Claudio
(Enrico Ferro)
Ci sono gli imprenditori conniventi e quelli vittime di un sistema malato ma ci sono anche i funzionari pubblici “funzionali” e quelli semplicemente vessati. Undici giorni dopo l’arresto del sindaco di Abano Luca Claudio gli investigatori della Guardia di finanza di Padova hanno un quadro ancora più chiaro del “sistema” in atto alle Terme per ottenere appalti pubblici. All’alba di venerdì 24 giugno sono stati arrestati oltre al primo cittadino di Abano anche l’ex sindaco di Montegrotto Massimo Bordin e gli imprenditori Massimo Trevisan di Mestrino, Saverio Guerrato di Rovigo e Luciano Pistorello di Abano. Ma la vicenda è tutt’altro che chiusa. Gli accertamenti svolti dai militari nei giorni successivi agli arresti hanno consentito di aggiungere nuovi elementi all’inchiesta condotta ormai da un anno con la regia del pubblico ministero Federica Baccaglini. Non è escluso che a breve ci possano essere altri colpi di scena, con nuove misure a carico di imprenditori e funzionari pubblici.
Concessioni edilizie. Inutile negarlo, uno dei punti nevralgici del sistema tangentizio scoperto dagli uomini delle Fiamme gialle era l’ufficio tecnico comunale. Gestendo le dinamiche di quel settore il sindaco Luca Claudio riusciva a mantenere un ruolo egemone. La tecnica era semplice e consisteva nel rallentare le pratiche edilizie più corpose per indurre gli imprenditori a chiedere spiegazioni. Nel momento in cui questi si facevano avanti, veniva detto loro come fare per velocizzare questo o quel procedimento. La chiave di volta era quasi sempre il pagamento di una cifra di denaro. Nell’ordinanza firmata dal gip Margherita Brunello sono stati messi in evidenza i contratti di consulenza stipulati con la Rls Srl (azienda amministrata da Massimo Trevisan ma gestita da Claudio) ma anche gli acquisti vantaggiosi di appartamenti presi praticamente a metà prezzo. C’è un passaggio che non è sicuramente sfuggito agli investigatori ed è il cambio di dirigente dell’ufficio tecnico di Abano. A giugno dello scorso anno Luca Claudio ha dato il benservito al suo storico dirigente Patrizio Greggio e l’ha sostituito con l’architetto Maurizio Spadot. Quest’ultimo era stato assunto a Montegrotto nel 2008 per poi arrivare ad Abano nel 2014 con un incarico a tempo determinato. Nell’inchiesta che ha portato ai primi cinque arresti Spadot compare nel capitolo che riguarda l’imprenditore Pistorello. E ha un ruolo chiave.
Scardinato il sistema. In questi undici giorni al comando provinciale della Guardia di finanza sono state interrogate ancora decine di persone. Alcune sono state convocate, altre si sono presentate autonomamente. Emerge ancora una volta un quadro fosco nella gestione degli appalti pubblici. Gli investigatori del tenente colonnello Luca Lettere sono riusciti a mettere nero su bianco altre situazioni di corruzione nell’aggiudicazione di commesse da centinaia di migliaia di euro. È chiaro che il blitz del 24 giugno scorso rappresenta una data “spartiacque” per la gestione del potere tra Abano e Montegrotto. Gli arresti di Claudio, Bordin e dei tre imprenditori hanno consentito di scardinare il sistema che regnava alle Terme da un decennio. Un sistema nato quando Luca Claudio era sindaco a Montegrotto, poi trasferito nel momento in cui è stato eletto alla guida di Abano. Si attendono quindi nuovi sviluppi investigativi. L’obiettivo è uno soltanto: spazzare via per sempre il malaffare e ripristinare la legalità.
mattino
4 luglio 2016
La Finanza ha individuato altri imprenditori e funzionari pubblici “inquadrati” nel sistema gestito dal sindaco Claudio
(Enrico Ferro)
Ci sono gli imprenditori conniventi e quelli vittime di un sistema malato ma ci sono anche i funzionari pubblici “funzionali” e quelli semplicemente vessati. Undici giorni dopo l’arresto del sindaco di Abano Luca Claudio gli investigatori della Guardia di finanza di Padova hanno un quadro ancora più chiaro del “sistema” in atto alle Terme per ottenere appalti pubblici. All’alba di venerdì 24 giugno sono stati arrestati oltre al primo cittadino di Abano anche l’ex sindaco di Montegrotto Massimo Bordin e gli imprenditori Massimo Trevisan di Mestrino, Saverio Guerrato di Rovigo e Luciano Pistorello di Abano. Ma la vicenda è tutt’altro che chiusa. Gli accertamenti svolti dai militari nei giorni successivi agli arresti hanno consentito di aggiungere nuovi elementi all’inchiesta condotta ormai da un anno con la regia del pubblico ministero Federica Baccaglini. Non è escluso che a breve ci possano essere altri colpi di scena, con nuove misure a carico di imprenditori e funzionari pubblici.
Concessioni edilizie. Inutile negarlo, uno dei punti nevralgici del sistema tangentizio scoperto dagli uomini delle Fiamme gialle era l’ufficio tecnico comunale. Gestendo le dinamiche di quel settore il sindaco Luca Claudio riusciva a mantenere un ruolo egemone. La tecnica era semplice e consisteva nel rallentare le pratiche edilizie più corpose per indurre gli imprenditori a chiedere spiegazioni. Nel momento in cui questi si facevano avanti, veniva detto loro come fare per velocizzare questo o quel procedimento. La chiave di volta era quasi sempre il pagamento di una cifra di denaro. Nell’ordinanza firmata dal gip Margherita Brunello sono stati messi in evidenza i contratti di consulenza stipulati con la Rls Srl (azienda amministrata da Massimo Trevisan ma gestita da Claudio) ma anche gli acquisti vantaggiosi di appartamenti presi praticamente a metà prezzo. C’è un passaggio che non è sicuramente sfuggito agli investigatori ed è il cambio di dirigente dell’ufficio tecnico di Abano. A giugno dello scorso anno Luca Claudio ha dato il benservito al suo storico dirigente Patrizio Greggio e l’ha sostituito con l’architetto Maurizio Spadot. Quest’ultimo era stato assunto a Montegrotto nel 2008 per poi arrivare ad Abano nel 2014 con un incarico a tempo determinato. Nell’inchiesta che ha portato ai primi cinque arresti Spadot compare nel capitolo che riguarda l’imprenditore Pistorello. E ha un ruolo chiave.
Scardinato il sistema. In questi undici giorni al comando provinciale della Guardia di finanza sono state interrogate ancora decine di persone. Alcune sono state convocate, altre si sono presentate autonomamente. Emerge ancora una volta un quadro fosco nella gestione degli appalti pubblici. Gli investigatori del tenente colonnello Luca Lettere sono riusciti a mettere nero su bianco altre situazioni di corruzione nell’aggiudicazione di commesse da centinaia di migliaia di euro. È chiaro che il blitz del 24 giugno scorso rappresenta una data “spartiacque” per la gestione del potere tra Abano e Montegrotto. Gli arresti di Claudio, Bordin e dei tre imprenditori hanno consentito di scardinare il sistema che regnava alle Terme da un decennio. Un sistema nato quando Luca Claudio era sindaco a Montegrotto, poi trasferito nel momento in cui è stato eletto alla guida di Abano. Si attendono quindi nuovi sviluppi investigativi. L’obiettivo è uno soltanto: spazzare via per sempre il malaffare e ripristinare la legalità.
mattino
4 luglio 2016