CITTADINI per il cambiamento

Ciao
sono in completo accordo con la Vostra presa di Posizione nei confronti del memorial Almirante e Vi informo che ho inviato l'articolo allegato ad Abano.Tv
P.s.: Complimenti Ivano! Credo che tutti i cittadini dovrebbero fare lo stesso.
Luca


Buongiorno Generale.
E' troppo facile cercare di sviare il discorso dicendo che a sinistra ci sono dei nostalgici che non rinnegano il baffone o ergendosi al comando di una crociata in nome di chissà quale teoria del Malicidio.
Non dimentichiamo la figura che lei è andato a celebrare.
Nel 1938 diceva testualmente contrapponendo le leggi razziali italiane a quelle tedesche: "il razzismo è il più vasto e coraggioso riconoscimento di sé che l'Italia abbia mai tentato. Chi teme ancor oggi che si tratti di un'imitazione straniera non si accorge di ragionare per assurdo: perché è veramente assurdo sospettare che il movimento inteso a dare agli italiani una coscienza di razza […] possa servire ad un asservimento ad una potenza straniera"
Nel 1941 diceva ancora: "Noi vogliamo essere, e ci vantiamo di essere, cattolici e buoni cattolici. Ma la nostra intransigenza non tollera confusioni di sorta […] Nel nostro operare di italiani, di cittadini, di combattenti – nel nostro credere, obbedire, combattere – noi siamo esclusivamente e gelosamente fascisti. Esclusivamente e gelosamente fascisti noi siamo nella teoria e nella pratica del razzismo".
Generale, questo mi ricorda molto quello che lei ha scritto nel suo articolo.
Sono lieto che alleanza Nazionale si sia dissociata da queste frasi.
Mi spiace che per farsi ben volere Zanonato non abbia sottolineato una realtà dalla quale Almirante non si è mai dissociato.
Mi farebbe piacere che Lei fosse dalla parte di Fini e non di quella dei Nostalgici.

Anche secondo me la risposta a Carrieri é stata tempestiva, pertinente,

mi permetto però di DISSOCIARMI dai complimenti per le dimissioni di IVANO, e come me tanti altri cittadini di Abano trovano queste dimissioni comprensibili ma, in questo momento, inopportune!.
Anche l'invito formulato ai cittadini di fare altrettanto va contro la reale responsabilità che questo gruppo ha assunto ripetto al progetto di dare ad abano una nuova opportunità di crescita e di sviluppo. Tutte insieme queste persone hanno cominciato un difficile e, sicuramente travagliato, percorso per poter essere utili alla città. I poteri, le convenienze, le alleanze forti e trasversali che fino ad ora hanno tenuta in ostaggio la città non si possono rompere con la velocità e la chiarezza auspicata, ma forse solo gli ingenui pensavano che tutto sarebbe stato praticabile, senza contraddizioni e fatica.
L'uscita improvvisa di Ivano va contro ad un percorso di fiducia e confronto reciproco maturato in ore e ore di discussione, documenti, valutazioni che hanno fatto di queste persone un gruppo, di singole individualità una forza comune. Non erano la partecipazione, la condivisione il confronto i cavalli di battaglia di Ivano?
Andarsene da soli va proprio contro a questo "lavorare insieme" maturato in questi mesi, trovare una soluzione personale e privata al disaccordo che era comune, e poteva sicuramente essere condiviso e elaborato attraverso una strategia comune, non fa onore a Ivano che é stato per i cittadini un fondamentale riferimento, una garanzia per tutti grazie alla sua esperienza, competenza, spessore etico e civico. Penso che tutti gli elettori di questa lista pur comprendendo le reali motivazioni che lo hanno spinto a questo passo non possano che unirsi per chiedere un sacrificio più GRANDE, che va oltre la posizione umana e personale, la "coerenza" e la decisione presa, il senso del bene comune deve portare oltre il personalismo . Io credo che Ivano queste cose le sappia ed é per questo che tutti noi gli chiediamo di ripensarci, di tenere duro ancora un po', di mettere alla prova questa amministrazione, dare il tempo che serve per decidere assieme come garantire ad abano una possibilità di crescita e sviluppo adeguato . Cambiare idea, o meglio ritornare sulle proprie decisioni, non é un segnale di debolezza o incoerenza, quando il dato di realtà dimostra la chiara necessità di cambiare strategia ci vuole forza e libertà per poterlo fare ... ma noi sappiamo che Ivano le ha....