Coldiretti:frane e alluvioni

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Coldiretti:frane e alluvioni

Messaggioda lidia.pege » lun feb 03, 2014 2:46 pm

La minaccia legata al pericolo di dissesto idrogeologico.Oltre 5 milioni i cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate ad alto rischio: "Sempre più urgente investire nella prevenzion


Frane e alluvioni, per Coldiretti spaventano il 40% degli italianiUna frana dovuta al maltempo
ROMA - Una minaccia che preoccupa il 41% degli italiani: alluvioni e frane spaventano, stando a un'analisi della Coldiretti, quattro italiani su dieci. L'82% dei comuni (6.633 comuni) è a rischio di dissesto idrogeologico: numeri che corrispondono a una superficie di 2.951.700 ettari (9,8% del territorio nazionale). Sono oltre 5 milioni, infatti, i cittadini italiani che ogni giorno vivono o lavorano in aree considerate ad alto rischio. Se in media l'82% dei comuni italiani ha parte del territorio a rischio per frane e alluvioni, "la situazione - precisa la Coldiretti - è peggiore nelle regioni interessate dalla recente ondata di maltempo come la Calabria e la Basilicata dove la percentuale sale 100%, in Toscana e Liguria con il 98% e al 95% in Emilia Romagna".

"In Italia a causa delle frane e delle alluvioni - continua la Coldiretti - sono morte oltre 4mila persone dal 1960 ad oggi. Fra il 1960 e il 2012, tutte le 20 regioni italiane hanno subito eventi fatali". Si tratta di 541 inondazioni in 451 località di 388 Comuni, che hanno causato 1.760 vittime (762 morti, 67 dispersi, 931 feriti), e 812 frane in 747 località di 536 Comuni con 5.368 vittime (3.413 morti compresi i 1.917 dell'evento del Vajont del 1963, 14 dispersi, 1.941 feriti). Le vittime dal 1960 a oggi per frane e inondazioni sono state dunque in totale oltre 4 mila, gli sfollati e i senzatetto per le sole inondazioni superano rispettivamente i 200 mila e i 45 mila secondo i dati elaborati dal Cnr-Irpi.

"Con i cambiamenti climatici - sottolinea la Coldiretti - è sempre più urgente investire nella prevenzione". Eppure negli ultimi 20 anni per ogni miliardo stanziato in prevenzione, spiega l'associazione, "ne sono stati spesi oltre 2,5 per riparare i danni. Il ministero dell'Ambiente che ha quantificato, infatti, in circa 8,4 miliardi di euro i finanziamenti statali dati a politiche di prevenzione, mentre nello stesso periodo si sono spesi 22 miliardi di euro per riparare i danni causati da frane ed alluvioni".

"A questa situazione di fragilità territoriale - dice ancora Coldiretti - non è estraneo il fatto che l'Italia ha perso negli ultimi venti anni 2,15 milioni di ettari di terra coltivata per effetto della cementificazione e dell'abbandono che ha tagliato del 15 per cento le campagne colpite da un modello di sviluppo sbagliato che ha costretto a chiudere 1,2 milioni di aziende agricole nello stesso arco di tempo. Ogni giorno viene sottratta terra agricola per un equivalente di circa 400 campi da calcio (288 ettari) che le zone esposte al pericolo di frane e alluvioni che riguardano ben il 9,8 per cento dell'intero territorio nazionale". "Per proteggere il territorio e i cittadini che vivono l'Italia - conclude la Coldiretti - deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall'abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento del ruolo, economico, ambientale e sociale dell'attività agricola".


03 febbraio 2014
la Repubblica
Lidia Pege
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