Massimo Gramellini, "Kamikaze della parola"

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Massimo Gramellini, "Kamikaze della parola"

Messaggioda lidia.pege » mer mar 16, 2022 6:34 pm

Massimo Gramellini, "Kamikaze della parola") Dal mio comodo sgabello italico non riesco nemmeno a immaginare che cosa significhi essere Marina Ovsyannikova, la giornalista russa con due figli adolescenti, quindi con moltissimo da perdere, che nel pieno di una guerra decide di compiere il gesto meraviglioso e scriteriato di irrompere nel Tg della sera con un cartello che inneggia alla pace e smaschera le bugie del regime.
Criticare Putin a casa sua sembrerà provocatorio a chi non ha il coraggio di criticarlo nemmeno a casa nostra. Ma Marina ha fatto di più. Questa «kamikaze» della parola ha registrato un video in cui, anziché vantarsi del suo ardire, ha chiesto scusa ai connazionali per avere propinato loro per anni un sacco di panzane. E invece di esortare la resistenza ucraina ad arrendersi in nome della pace, come propugnano certi neutralisti nostrani, proprio in nome della pace ha esortato i russi a protestare contro il despota, «perché non possono rinchiuderci tutti».
Intanto è possibile che, dopo il processo, rinchiudano lei, a lungo. E il giorno benedetto in cui Putin cadrà nella polvere non è certo alle inaffidabili come Marina che daranno la direzione del Tg: le preferiranno qualche voltagabbana dell’ultimissima ora. Però che donna, che giornalista, e che fegato. Gridare «pace» da qui, mettendo il Cremlino e l’Ucraina sullo stesso piano, è da sofisti. Ma gridare «pace» da lì, rivelando il nome dell’assassino, è da teppisti, come ha detto il portavoce di Putin. In altre parole, da eroi.
Corriere della sera
Lidia Pege
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