Violenza sulle donne, in Italia numeri da incubo: +8%
Inviato: mer dic 22, 2021 8:17 pm
Violenza sulle donne, in Italia numeri da incubo: +8% di femminicidi, uno ogni 72 ore
Il report pubblicato dal Viminale: in crescita del 7% i delitti commessi per mano di un familiare e +10% di violazioni dei divieti da Codice Rosso
di S.S.
Il Giorno 24.11.21
Roma - Un +10% di violazioni dei divieti da "codice rosso" e un terrificante +8% di femminicidi. Sono i numeri da incubo dll'Italia nel report pubblicato dal Viminale per la Giornata contro al violenza sulle donne, che verrà celebrata domani, 25 novembre. In Italia dall'1 gennaio al 21 novembre quest'anno in Italia sono stati commessi 263 omicidi, con 109 vittime donne di cui 93 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 63 hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner, secondo l'ultimo aggiornamento del report"Omicidi volontari" curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, pubblicato online. Un femminicidio ogni 72 ore.
Violenza contro le donne: i dati italiani
Gli omicidi
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli omicidi volontari sono cresciuti del 2% (nel 2020 erano stati 257), quelli con vittime di genere femminile dell'8% (101 le donne uccise lo scorso anno fino al 21 novembre). In crescita anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo (+5%) che passano da 130 a 136 mentre le vittime di genere femminile aumentano del 7% (erano state 87 un anno fa). Le donne vittime del partner o dell'ex quest'anno sono il 7% in più rispetto alle 59 del 2020. Nel solo periodo 15-21 novembre 2021 risultano essere stati registrati 11 omicidi, 9 dei quali commessi in ambito familiare/affettivo; 6 le vittime di genere femminile, 3 delle quali uccise dal partner o da un ex.
Le vittime
Le donne vittime hanno nella maggior parte dei casi tra i 31 e i 44 anni: il 36% tra gennaio e ottobre 2020 e il 34% tra gennaio e ottobre di quest'anno; a seguire le vittime di età compresa tra i 18 e 30 anni (22% in entrambi i periodi) mentre sia nei primi dieci mesi del 2020 sia nei primi dieci mesi di quest'anno, la percentuale di vittime minorenni si attesta all'8%. La percentuale di vittime di nazionalità italiana raggiunge l'80% in entrambi i periodi in analisi. Dall'analisi delle vittime straniere, emerge che, sia nel
periodo gennaio-ottobre 2020 che in quello analogo 2021, predominano quelle di nazionalità romena, seguite da marocchine, albanesi e ucraine. "Al riguardo - osservano gli autori del report - occorre tenere conto della propensione a denunciare, che è verosimilmente diversa a seconda delle diverse nazionalità, della familiarità con la lingua italiana e della facilità nel rapportarsi con le istituzioni".
Codice rosso
Analizzando invece il periodo che va dall'1 gennaio al 31 ottobre sono aumentate del 10% le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (da 1.584 a 1.740) Dall'entrata in vigore del Codice rosso, due anni fa, sono stati 4.234 i casi in tutta Italia, in particolare Sicilia (585), Lazio (452), Lombardia (398), Piemonte (386) e Campania (340) sono le regioni con il maggior numero di violazioni. In forte crescita i reati di deformazione dell'aspetto della persona con lesioni permanenti al viso (+35%, da 46 a 62). Dall'entrata in vigore della legge sul Codice rosso sono stati 143 i delitti di questo tipo commessi. Le vittime donne sono il 22%, gli autori sono nel 92% dei casi di sesso maschile. Cresce anche il reato di costrizione o induzione al matrimonio - introdotto sempre con il Codice rosso - che ha fatto registrare nei primi dieci mesi dell'anno un considerevole aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: +143%, da 7 a 17. L'incremento, viene rilevato, è legato alla progressiva conoscenza della nuova norma e alla maggiore propensione alla denuncia.
Revenge porn
Davvero allarmante - a rendere il quadro ancora più fosco - il fenomeno del revenge porn: sono 1.099 i casi registrati quest'anno fino al 31 ottobre, il 45% in più rispetto ai 759 dello scorso anno. Introdotto anch'esso con la legge sul Codice rosso nel 2019, in 27 mesi di applicazione ha visto complessivamente 2.329 reati denunciati, le vittime sono nel 73% dei casi donne, italiane (87%), maggiorenni (82%). Le regioni in cui, in valori assoluti, si è registrato il maggior numero di violazioni sono in questo caso la Lombardia, la Campania e la Sicilia. Ma rispetto alla popolazione, l'incidenza più alta è in Molise, Sicilia e Sardegna.
Il report pubblicato dal Viminale: in crescita del 7% i delitti commessi per mano di un familiare e +10% di violazioni dei divieti da Codice Rosso
di S.S.
Il Giorno 24.11.21
Roma - Un +10% di violazioni dei divieti da "codice rosso" e un terrificante +8% di femminicidi. Sono i numeri da incubo dll'Italia nel report pubblicato dal Viminale per la Giornata contro al violenza sulle donne, che verrà celebrata domani, 25 novembre. In Italia dall'1 gennaio al 21 novembre quest'anno in Italia sono stati commessi 263 omicidi, con 109 vittime donne di cui 93 uccise in ambito familiare/affettivo; di queste, 63 hanno trovato la morte per mano del partner o dell'ex partner, secondo l'ultimo aggiornamento del report"Omicidi volontari" curato dal Servizio analisi criminale della Direzione centrale della polizia criminale, pubblicato online. Un femminicidio ogni 72 ore.
Violenza contro le donne: i dati italiani
Gli omicidi
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, gli omicidi volontari sono cresciuti del 2% (nel 2020 erano stati 257), quelli con vittime di genere femminile dell'8% (101 le donne uccise lo scorso anno fino al 21 novembre). In crescita anche i delitti commessi in ambito familiare/affettivo (+5%) che passano da 130 a 136 mentre le vittime di genere femminile aumentano del 7% (erano state 87 un anno fa). Le donne vittime del partner o dell'ex quest'anno sono il 7% in più rispetto alle 59 del 2020. Nel solo periodo 15-21 novembre 2021 risultano essere stati registrati 11 omicidi, 9 dei quali commessi in ambito familiare/affettivo; 6 le vittime di genere femminile, 3 delle quali uccise dal partner o da un ex.
Le vittime
Le donne vittime hanno nella maggior parte dei casi tra i 31 e i 44 anni: il 36% tra gennaio e ottobre 2020 e il 34% tra gennaio e ottobre di quest'anno; a seguire le vittime di età compresa tra i 18 e 30 anni (22% in entrambi i periodi) mentre sia nei primi dieci mesi del 2020 sia nei primi dieci mesi di quest'anno, la percentuale di vittime minorenni si attesta all'8%. La percentuale di vittime di nazionalità italiana raggiunge l'80% in entrambi i periodi in analisi. Dall'analisi delle vittime straniere, emerge che, sia nel
periodo gennaio-ottobre 2020 che in quello analogo 2021, predominano quelle di nazionalità romena, seguite da marocchine, albanesi e ucraine. "Al riguardo - osservano gli autori del report - occorre tenere conto della propensione a denunciare, che è verosimilmente diversa a seconda delle diverse nazionalità, della familiarità con la lingua italiana e della facilità nel rapportarsi con le istituzioni".
Codice rosso
Analizzando invece il periodo che va dall'1 gennaio al 31 ottobre sono aumentate del 10% le violazioni dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa (da 1.584 a 1.740) Dall'entrata in vigore del Codice rosso, due anni fa, sono stati 4.234 i casi in tutta Italia, in particolare Sicilia (585), Lazio (452), Lombardia (398), Piemonte (386) e Campania (340) sono le regioni con il maggior numero di violazioni. In forte crescita i reati di deformazione dell'aspetto della persona con lesioni permanenti al viso (+35%, da 46 a 62). Dall'entrata in vigore della legge sul Codice rosso sono stati 143 i delitti di questo tipo commessi. Le vittime donne sono il 22%, gli autori sono nel 92% dei casi di sesso maschile. Cresce anche il reato di costrizione o induzione al matrimonio - introdotto sempre con il Codice rosso - che ha fatto registrare nei primi dieci mesi dell'anno un considerevole aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso: +143%, da 7 a 17. L'incremento, viene rilevato, è legato alla progressiva conoscenza della nuova norma e alla maggiore propensione alla denuncia.
Revenge porn
Davvero allarmante - a rendere il quadro ancora più fosco - il fenomeno del revenge porn: sono 1.099 i casi registrati quest'anno fino al 31 ottobre, il 45% in più rispetto ai 759 dello scorso anno. Introdotto anch'esso con la legge sul Codice rosso nel 2019, in 27 mesi di applicazione ha visto complessivamente 2.329 reati denunciati, le vittime sono nel 73% dei casi donne, italiane (87%), maggiorenni (82%). Le regioni in cui, in valori assoluti, si è registrato il maggior numero di violazioni sono in questo caso la Lombardia, la Campania e la Sicilia. Ma rispetto alla popolazione, l'incidenza più alta è in Molise, Sicilia e Sardegna.