Istat: "Speranza di vita scesa di 14 mesi nel 2020"
Inviato: lun mag 03, 2021 5:04 pm
Istat: "Speranza di vita scesa di 14 mesi nel 2020"
Nel 2020 i decessi totali nel Paese sono stati 746 mila, il 18% in più del 2019. Inoltre nascite in calo: negli ultimi 12 anni -30%. A Bergamo, una delle province più colpite dal Covid, per gli uomini la speranza di vita è scesa di 4,3 anni. Ancora peggio a Cremona e Lodi
Il resto del Carlino
Roma, 3 maggio 2021 - La speranza di vita degli italiani nel 2020 è scesa di 14 mesi a causa del Covid. Secondo l'Istat, nel suo report sugli indicatori demografici, l'aumento rischio di mortalità dovuto al Covid avuto effetti su tutte le componenti del ricambio demografico: nel 2020 i decessi totali nel Paese sono stati 746 mila, il 18% in più del 2019. Il Coronavirus ha quindi fatto registrare una "dinamica naturale (nascite-decessi)" negativa nella misura di 342mila unità. Con una speranza di vita dalla nascita che non si vedeva dal 2012.
Nel 2020 la sopravvivenza media viene mostrata in decisa contrazione: la speranza di vita alla nascita scende a 82 anni, 1,2 sotto il livello di due anni fa. Per gli uomini la speranza di vita alla nascita scende a 79,7 anni, ossia 1,4 anni in meno del 2019. Per le donne è di 84,4 anni, uno in meno. La speranza di vita dei 65enni crolla di 19,9 anni: 18,2 per gli uomini e 21.6 per le donne.
Tutte le regioni subiscono un abbassamento:
Calabria: - 0,5 anni (vale a dire 6 mesi di vita media in meno)
Lombardia: - 2,6 anni
Piemonte: - 1,7 anni
Valle d'Aosta: -1,7 anni
Liguria: -1,6 anni
Trentino-Alto Adige: -1,6 anni
Emilia-Romagna: -1,5 anni
Basilicata: -0,3 anni
Lazio: -0,4 anni
Campania: -0,4 anni
Abruzzo: oltre un anno
Puglia: oltre un anno
Campania: oltre un anno
Su base provinciale il rapporto diffusione della pandemia e sopravvivenza persa in base ad anni vissuti è ancora più netta e si distinguono alcune aree del Paese, più colpite nella fase iniziale della pandemia.
La provincia di Bergamo, una delle più colpite nella prima ondata, per gli uomini la speranza di vita alla nascita è più bassa di 4,3 anni rispetto al 2019. Ancora peggio nelle province di Cremona e Lodi, 4,5 anni in meno. Da notare che in queste tre realtà emergono variazioni importanti tra le donne: -3,2 anni per Bergamo e -2,9 anni per Cremona e Lodi. La provincia di Piacenza registra riduzioni della speranza di vita alla nascita nella misura di 3,8 e 2,8 anni, rispettivamente per uomini e donne.
In altre realtà si superano i due anni di perdita, vedi per gli uomini nelle province di Vercelli, Alessandria e Biella in Piemonte, e nelle restanti province lombarde ad eccezione di Monza (che si ferma a -1,7 anni) e delle province di Pordenone, Parma e Pesaro-Urbino. Al Sud la situazione speranza di vita vede un calo superiore ai due anni sono a Foggia ed Enna.
Nascite in calo
Anche nel 2020 si è registrato un calo nelle nascite che porta negli ultimi 12 anni a passare da un picco relativo di 577 mila nati agli attuali 404 mila, cioè il 30% in meno. Il tasso di fecondità è sceso a 1,24 figlio per donna, da 1,27 del 2019 (era 1,40 nel 2008).
Nel 2020 i decessi totali nel Paese sono stati 746 mila, il 18% in più del 2019. Inoltre nascite in calo: negli ultimi 12 anni -30%. A Bergamo, una delle province più colpite dal Covid, per gli uomini la speranza di vita è scesa di 4,3 anni. Ancora peggio a Cremona e Lodi
Il resto del Carlino
Roma, 3 maggio 2021 - La speranza di vita degli italiani nel 2020 è scesa di 14 mesi a causa del Covid. Secondo l'Istat, nel suo report sugli indicatori demografici, l'aumento rischio di mortalità dovuto al Covid avuto effetti su tutte le componenti del ricambio demografico: nel 2020 i decessi totali nel Paese sono stati 746 mila, il 18% in più del 2019. Il Coronavirus ha quindi fatto registrare una "dinamica naturale (nascite-decessi)" negativa nella misura di 342mila unità. Con una speranza di vita dalla nascita che non si vedeva dal 2012.
Nel 2020 la sopravvivenza media viene mostrata in decisa contrazione: la speranza di vita alla nascita scende a 82 anni, 1,2 sotto il livello di due anni fa. Per gli uomini la speranza di vita alla nascita scende a 79,7 anni, ossia 1,4 anni in meno del 2019. Per le donne è di 84,4 anni, uno in meno. La speranza di vita dei 65enni crolla di 19,9 anni: 18,2 per gli uomini e 21.6 per le donne.
Tutte le regioni subiscono un abbassamento:
Calabria: - 0,5 anni (vale a dire 6 mesi di vita media in meno)
Lombardia: - 2,6 anni
Piemonte: - 1,7 anni
Valle d'Aosta: -1,7 anni
Liguria: -1,6 anni
Trentino-Alto Adige: -1,6 anni
Emilia-Romagna: -1,5 anni
Basilicata: -0,3 anni
Lazio: -0,4 anni
Campania: -0,4 anni
Abruzzo: oltre un anno
Puglia: oltre un anno
Campania: oltre un anno
Su base provinciale il rapporto diffusione della pandemia e sopravvivenza persa in base ad anni vissuti è ancora più netta e si distinguono alcune aree del Paese, più colpite nella fase iniziale della pandemia.
La provincia di Bergamo, una delle più colpite nella prima ondata, per gli uomini la speranza di vita alla nascita è più bassa di 4,3 anni rispetto al 2019. Ancora peggio nelle province di Cremona e Lodi, 4,5 anni in meno. Da notare che in queste tre realtà emergono variazioni importanti tra le donne: -3,2 anni per Bergamo e -2,9 anni per Cremona e Lodi. La provincia di Piacenza registra riduzioni della speranza di vita alla nascita nella misura di 3,8 e 2,8 anni, rispettivamente per uomini e donne.
In altre realtà si superano i due anni di perdita, vedi per gli uomini nelle province di Vercelli, Alessandria e Biella in Piemonte, e nelle restanti province lombarde ad eccezione di Monza (che si ferma a -1,7 anni) e delle province di Pordenone, Parma e Pesaro-Urbino. Al Sud la situazione speranza di vita vede un calo superiore ai due anni sono a Foggia ed Enna.
Nascite in calo
Anche nel 2020 si è registrato un calo nelle nascite che porta negli ultimi 12 anni a passare da un picco relativo di 577 mila nati agli attuali 404 mila, cioè il 30% in meno. Il tasso di fecondità è sceso a 1,24 figlio per donna, da 1,27 del 2019 (era 1,40 nel 2008).