Numero verde antitratta contro traffico degli esseri umani
Inviato: dom feb 07, 2021 8:27 pm
Numero verde antitratta contro il traffico degli esseri umani: dati, interventi e modalità di prevenzione
Il fenomeno del traffico degli esseri umani è stato definito dalle Nazioni Unite nel 2000 attraverso i “Protocolli di Palermo”. A differenza del “contrabbando di migranti”, nel quale si procura l’ingresso illegale di una persona in uno Stato senza averne diritto, il fenomeno della tratta vede come vittima la persona stessa.
Numero verde antitratta contro il traffico degli esseri umani: dati, interventi e modalità di prevenzione
06/02/2021 Difesa del popolo
Così, “tratta di persone” indica il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite la minaccia o l’uso della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere a scopo di sfruttamento. Che contempla la prostituzione e altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato, la schiavitù, l’asservimento e persino il fenomeno del prelievo di organi, inesistente in Italia ma dai numeri in netta crescita in varie parti del mondo.
Dagli anni Novanta si comincia a contrastare il fenomeno
Già negli anni ’90 in Italia si è cominciato a contrastare seriamente il fenomeno della tratta, grazie all’impegno di associazioni laiche e cattoliche contro la prostituzione. Dopo il crollo del muro di Berlino c'è stata la “tratta delle bianche”, ovvero l’impiego da parte della criminalità organizzata di giovanissime ragazze dell’Est Europa sbattute nelle strade italiane per la prostituzione. «In quegli anni – racconta Gianfranco Dalla Valle – ci si rese conto che c’era bisogno di mediazione culturale per parlare la lingua di quelle ragazze e di poter dare loro protezione e tutele». A quell’approccio si deve l’articolo 18 della legge 286 del 1998 e l’impegno delle istituzioni, fino alla nascita del Numero verde, 800290290 nel 2000.
Numero verde antitratta. Servizio multilingue attivo 24 ore su 24
Il numero verde nazionale antitratta – accessibile all'800290290 da numero fisso e al 342-7754946 da cellulare – è un servizio anonimo, gratuito e multilingue attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. Un numero verde che fa da punto di raccordo, interloquendo con chi sospetta di essere venuto in contatto con una vittima di tratta, con le forze dell’ordine, con le vittime stesse e gli operatori dei progetti. Le domande vengono immediatamente filtrate per dare le risposte più veloci ed efficaci, anche in caso di emergenza, eventualmente spostando le vittime in località sicure. Accanto al numero verde sono 21 i progetti anti-tratta finanziati in tutta Italia con cui si compone il Sistema nazionale antitratta.
Non solo la prostituzione è interessata dalla tratta
Nel 2019 il sistema nazionale antitratta ha contattato 30 mila persone della popolazione a rischio. 3.723 i profili valutati, 927 le vittime accolte. Numeri in linea con gli anni precedenti. È come sempre la prostituzione l’ambito più interessato dal fenomeno della tratta, ma rispetto agli anni precedenti sale anche la quota di vittime dello sfruttamento lavorativo. Nella prostituzione una percentuale preponderante è composta da nigeriane, condotte in massa a metà degli anni Dieci dalla criminalità organizzata. Nello sfruttamento lavorativo tante le nazionalità interessate: il 79 per cento delle vittime è di sesso maschile e ha un’età media di 30 anni e mezzo, con figli a casa in carico. Il settore predominante è l’agricoltura.
Andrea Canton
Il fenomeno del traffico degli esseri umani è stato definito dalle Nazioni Unite nel 2000 attraverso i “Protocolli di Palermo”. A differenza del “contrabbando di migranti”, nel quale si procura l’ingresso illegale di una persona in uno Stato senza averne diritto, il fenomeno della tratta vede come vittima la persona stessa.
Numero verde antitratta contro il traffico degli esseri umani: dati, interventi e modalità di prevenzione
06/02/2021 Difesa del popolo
Così, “tratta di persone” indica il reclutamento, trasporto, trasferimento, l’ospitare o accogliere persone, tramite la minaccia o l’uso della forza o di altre forme di coercizione, di rapimento, frode, inganno, abuso di potere a scopo di sfruttamento. Che contempla la prostituzione e altre forme di sfruttamento sessuale, il lavoro forzato, la schiavitù, l’asservimento e persino il fenomeno del prelievo di organi, inesistente in Italia ma dai numeri in netta crescita in varie parti del mondo.
Dagli anni Novanta si comincia a contrastare il fenomeno
Già negli anni ’90 in Italia si è cominciato a contrastare seriamente il fenomeno della tratta, grazie all’impegno di associazioni laiche e cattoliche contro la prostituzione. Dopo il crollo del muro di Berlino c'è stata la “tratta delle bianche”, ovvero l’impiego da parte della criminalità organizzata di giovanissime ragazze dell’Est Europa sbattute nelle strade italiane per la prostituzione. «In quegli anni – racconta Gianfranco Dalla Valle – ci si rese conto che c’era bisogno di mediazione culturale per parlare la lingua di quelle ragazze e di poter dare loro protezione e tutele». A quell’approccio si deve l’articolo 18 della legge 286 del 1998 e l’impegno delle istituzioni, fino alla nascita del Numero verde, 800290290 nel 2000.
Numero verde antitratta. Servizio multilingue attivo 24 ore su 24
Il numero verde nazionale antitratta – accessibile all'800290290 da numero fisso e al 342-7754946 da cellulare – è un servizio anonimo, gratuito e multilingue attivo 24 ore su 24 tutti i giorni dell’anno. Un numero verde che fa da punto di raccordo, interloquendo con chi sospetta di essere venuto in contatto con una vittima di tratta, con le forze dell’ordine, con le vittime stesse e gli operatori dei progetti. Le domande vengono immediatamente filtrate per dare le risposte più veloci ed efficaci, anche in caso di emergenza, eventualmente spostando le vittime in località sicure. Accanto al numero verde sono 21 i progetti anti-tratta finanziati in tutta Italia con cui si compone il Sistema nazionale antitratta.
Non solo la prostituzione è interessata dalla tratta
Nel 2019 il sistema nazionale antitratta ha contattato 30 mila persone della popolazione a rischio. 3.723 i profili valutati, 927 le vittime accolte. Numeri in linea con gli anni precedenti. È come sempre la prostituzione l’ambito più interessato dal fenomeno della tratta, ma rispetto agli anni precedenti sale anche la quota di vittime dello sfruttamento lavorativo. Nella prostituzione una percentuale preponderante è composta da nigeriane, condotte in massa a metà degli anni Dieci dalla criminalità organizzata. Nello sfruttamento lavorativo tante le nazionalità interessate: il 79 per cento delle vittime è di sesso maschile e ha un’età media di 30 anni e mezzo, con figli a casa in carico. Il settore predominante è l’agricoltura.
Andrea Canton