Resoconto incontro
Inviato: lun gen 24, 2011 7:12 pm
In allegato trasmetto il resoconto giornalistico, fatto da Monica, e che è stato inviato alla stampa, sull’incontro svoltosi sabato scorso al Kursaal.
Sperando di fare cosa gradita lo giro anche a tutti voi. - Giampietro Bano
Un più stretto raccordo con l’amministrazione locale, una messa in rete delle diverse associazioni
e opportunità che esse rappresentano, una maggiore collaborazione tra il mondo del volontariato
e coloro che sono deputati a governare la città, in poche parole una capacità concreta e chiara di
riconoscere quanto le associazioni di volontariato in “rosa” ovvero il no profit delle donne per le
donne, e non solo, svolgono nel loro impegno di cittadinanza attiva e propositiva nei confronti dei
bisogni e delle emergenze di Abano.
A discutere di questo si sono riunite sabato mattina al Kursaal di Abano terme cinque responsabili
di associazioni di volontariato attivamente impegnate in servizi a supporto dei bisogni della
collettività. Le rappresentanti la lista civica Uomini e donne cittadini per il cambiamento ha
organizzato questo incontro: “ Donne che aiutano le donne” invitando relatrici significative e
rappresentative della solidarietà aponense: Elisabetta Bellinello dell’Associazione Pianeta Donna,
Piera Fracassi Cipresso dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici, Giuliana Pedron del
Movimento Italiano Casalinghe, Gina Peccolo Cusumaro del Centro di Aiuto alla Vita e Anna
Maria Rampazzo di Chandra Itinerari Yoga. Presente in sala, ed invitata ad intervenire, anche
M. Grazia Scanferla in Calzavara Presidente del CEAV (Cancro E Assistenza Volontaria). Le
rappresentanti di queste associazioni hanno avuto modo di descrivere le attività e il punto di vista
della loro Associazione alla presenza di un attento pubblico che si è sentito fortemente coinvolto
dalle storie narrate. Storie che dicono dei saperi e della sensibilità femminile, della capacità di
accogliere, sostenere, accompagnare persone e famiglie in difficoltà, donne che si trovano a
dover convivere con un tumore, con un figlio diversamente abile, con l’angoscia di dover forse
abortire per l’impossibilità di sostenere la nascita e la crescita di un figlio. Oltre 45 sono state, per
esempio, le donne che lo scorso anno sono state sostenute dal CAV, il Centro di Aiuto alla Vita, e
che hanno deciso di non abortire, prese in carico dal centro con l’erogazione di piccoli contributi
mensili, la fornitura settimanale di alimenti di prima necessità e supporto psicologico e sociale. Le
relatrici hanno creato subito un clima di forte empatia e partecipazione con le loro storie di donne;
donne che aiutano donne sapendo trovare le parole, con una concretezza di gesti e una delicatezza
di presenza, capaci di relazioni fedeli, di ascolto e, nello stesso tempo, di azioni determinate,
coraggiose, di testimonianze forti ed esplicite, che mal sopportano gli equilibrismo della politica, le
ideologie che irrigidiscono gli approcci, che dividono la città.
Quello che queste associazioni hanno tutte sottolineato, a fronte di una crisi che mette ancora più
in ginocchio famiglie e persone già in difficoltà, di una solitudine che ormai caratterizza sempre
più la vita di chi sta a margine, è la necessità di una attiva collaborazione con l’Amministrazione
comunale che passa attraverso una conoscenza reciproca e un riconoscimento. Non si chiedono in
prima battuta risorse economiche, che pure mai come ora sarebbero una boccata d’ossigeno per la
sopravvivenza di molte iniziative, ma almeno una messa in rete delle opportunità di confronto e
collaborazione, di spazi, di percorsi di formazione e sensibilizzazione che servono per alzare i livelli
di competenze dei volontari e di relazione all’interno e all’esterno delle diverse associazioni.
La dott.ssa Lazzaretto, che ha coordinato l’incontro, si è impegnata, a nome della lista civica dei
Cittadini, a tradurre queste richieste all’interno del programma elettorale che in questo periodo si
sta formulando in occasione della prossima chiamata alle urne, garantendo un coinvolgimento e un’
attiva partecipazione di queste associazioni nella programmazione delle attività e delle priorità.
Sperando di fare cosa gradita lo giro anche a tutti voi. - Giampietro Bano
Un più stretto raccordo con l’amministrazione locale, una messa in rete delle diverse associazioni
e opportunità che esse rappresentano, una maggiore collaborazione tra il mondo del volontariato
e coloro che sono deputati a governare la città, in poche parole una capacità concreta e chiara di
riconoscere quanto le associazioni di volontariato in “rosa” ovvero il no profit delle donne per le
donne, e non solo, svolgono nel loro impegno di cittadinanza attiva e propositiva nei confronti dei
bisogni e delle emergenze di Abano.
A discutere di questo si sono riunite sabato mattina al Kursaal di Abano terme cinque responsabili
di associazioni di volontariato attivamente impegnate in servizi a supporto dei bisogni della
collettività. Le rappresentanti la lista civica Uomini e donne cittadini per il cambiamento ha
organizzato questo incontro: “ Donne che aiutano le donne” invitando relatrici significative e
rappresentative della solidarietà aponense: Elisabetta Bellinello dell’Associazione Pianeta Donna,
Piera Fracassi Cipresso dell’Associazione Italiana Assistenza Spastici, Giuliana Pedron del
Movimento Italiano Casalinghe, Gina Peccolo Cusumaro del Centro di Aiuto alla Vita e Anna
Maria Rampazzo di Chandra Itinerari Yoga. Presente in sala, ed invitata ad intervenire, anche
M. Grazia Scanferla in Calzavara Presidente del CEAV (Cancro E Assistenza Volontaria). Le
rappresentanti di queste associazioni hanno avuto modo di descrivere le attività e il punto di vista
della loro Associazione alla presenza di un attento pubblico che si è sentito fortemente coinvolto
dalle storie narrate. Storie che dicono dei saperi e della sensibilità femminile, della capacità di
accogliere, sostenere, accompagnare persone e famiglie in difficoltà, donne che si trovano a
dover convivere con un tumore, con un figlio diversamente abile, con l’angoscia di dover forse
abortire per l’impossibilità di sostenere la nascita e la crescita di un figlio. Oltre 45 sono state, per
esempio, le donne che lo scorso anno sono state sostenute dal CAV, il Centro di Aiuto alla Vita, e
che hanno deciso di non abortire, prese in carico dal centro con l’erogazione di piccoli contributi
mensili, la fornitura settimanale di alimenti di prima necessità e supporto psicologico e sociale. Le
relatrici hanno creato subito un clima di forte empatia e partecipazione con le loro storie di donne;
donne che aiutano donne sapendo trovare le parole, con una concretezza di gesti e una delicatezza
di presenza, capaci di relazioni fedeli, di ascolto e, nello stesso tempo, di azioni determinate,
coraggiose, di testimonianze forti ed esplicite, che mal sopportano gli equilibrismo della politica, le
ideologie che irrigidiscono gli approcci, che dividono la città.
Quello che queste associazioni hanno tutte sottolineato, a fronte di una crisi che mette ancora più
in ginocchio famiglie e persone già in difficoltà, di una solitudine che ormai caratterizza sempre
più la vita di chi sta a margine, è la necessità di una attiva collaborazione con l’Amministrazione
comunale che passa attraverso una conoscenza reciproca e un riconoscimento. Non si chiedono in
prima battuta risorse economiche, che pure mai come ora sarebbero una boccata d’ossigeno per la
sopravvivenza di molte iniziative, ma almeno una messa in rete delle opportunità di confronto e
collaborazione, di spazi, di percorsi di formazione e sensibilizzazione che servono per alzare i livelli
di competenze dei volontari e di relazione all’interno e all’esterno delle diverse associazioni.
La dott.ssa Lazzaretto, che ha coordinato l’incontro, si è impegnata, a nome della lista civica dei
Cittadini, a tradurre queste richieste all’interno del programma elettorale che in questo periodo si
sta formulando in occasione della prossima chiamata alle urne, garantendo un coinvolgimento e un’
attiva partecipazione di queste associazioni nella programmazione delle attività e delle priorità.